Da Cristo pace per il mondo intero.
(In calce testo integrale del discorso.)
Nel suo primo messaggio Urbi et Orbi pasquale, Papa Francesco invoca la fine delle violenze in Siria, Medio Oriente, Africa e Asia. E ricorda la crisi coreana
ANDREA TORNIELLI - CITTÀ DEL VATICANO
«Che grande gioia per me potervi dare questo annuncio: Cristo è risorto! Vorrei che giungesse in ogni casa, in ogni famiglia, specialmente dove c’è più sofferenza, negli ospedali, nelle carceri…». Lo ha detto Papa Francesco, nel messaggio pasquale Urbi et Orbi, che ha pronunciato al termine della messa celebrata sul sagrato di San Pietro.
«Soprattutto - ha detto Bergoglio - vorrei che questo annuncio giungesse a tutti i cuori, perché è lì che Dio vuole seminare questa buona notizia: Gesù è risorto, c’è speranza per te, non sei più sotto il dominio del peccato, del male! Ha vinto l’amore, ha vinto la misericordia! Sempre vince la misericordia di Dio!». «Che cosa significa che Gesù è risorto?», si è chiesto il Papa. «Significa che l’amore di Dio è più forte del male e della stessa morte; significa che l’amore di Dio può trasformare la nostra vita, far fiorire quelle zone di deserto che ci sono nel nostro cuore. E questo può farlo l'amore di Dio!».
Quanti deserti, «anche oggi - ha continuato Francesco - l’essere
umano deve attraversare! Soprattutto il deserto che c’è dentro di lui, quando manca l’amore per Dio e per il prossimo, quando manca la consapevolezza di essere custode di tutto ciò che il Creatore ci ha donato e ci dona. Ma la misericordia di Dio può far fiorire anche la terra più arida, può ridare vita alle ossa inaridite». «Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio - ha detto ancora il Papa - lasciamoci amare da Gesù, lasciamo che la potenza del suo amore trasformi anche la nostra vita; e diventiamo strumenti di questa misericordia, canali attraverso i quali Dio possa irrigare la terra, custodire tutto il creato e far fiorire la giustizia e la pace».
umano deve attraversare! Soprattutto il deserto che c’è dentro di lui, quando manca l’amore per Dio e per il prossimo, quando manca la consapevolezza di essere custode di tutto ciò che il Creatore ci ha donato e ci dona. Ma la misericordia di Dio può far fiorire anche la terra più arida, può ridare vita alle ossa inaridite». «Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio - ha detto ancora il Papa - lasciamoci amare da Gesù, lasciamo che la potenza del suo amore trasformi anche la nostra vita; e diventiamo strumenti di questa misericordia, canali attraverso i quali Dio possa irrigare la terra, custodire tutto il creato e far fiorire la giustizia e la pace».