Il dottore poeta della musica italiana
Roma, 29 mar. - (Ign) -
Si è spento a 77 anni nella sua
amata Milano Enzo Jannacci. Cantautore, cabarettista, oltre che
cardiologo, è stato tra i professionisti della scena musicale italiana.
Era un poeta della canzone, cantava gli ultimi e le mille storie della
sua città. Con oltre cinquant'anni di carriera alle spalle, ha regalato
indimenticabili successi come 'Vengo anch'io. No, tu no' e 'Ho visto un
re'.
Centinaia i messaggi di cordoglio su Twitter. C'è chi lo ricorda con delle strofe delle sue canzoni. C'è chi scrive sul popolare social network che 'el portava i scarp del tennis' e chi ricorda che 'sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al Re'. C'è chi confessa con un tweet "l'ho sempre voluto sposare" e chi saluta il 'milanese', lo Jannacci milanista doc. Anche il Milan e i suoi tifosi si stringono nell'ultimo saluto al popolarissimo cantautore con un semplice 'Ciao Enzo'. Jannacci era un grande tifoso della squadra rossonera e ne scrisse l'inno nel 1984.
Anche l'amico Fabio Fazio vuole salutarlo con un 'cinguettio': "Enzo Jannacci era un genio. Le sue parole che non riuscivano a star dietro ai suoi pensieri. La sua poesia ha inventato un mondo bellissimo".
Tutta la comunità si stringe nell'abbraccio riportando alla memoria quel suo "si potrebbe andare tutti al suo funerale". "Stavolta sì - chiosa la sua gente su Twitter - vedremo che la gente piange davvero".
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