Napolitano e il piano C
Un governo del presidente
con premier Cancellieri
Dalle urne è emerso un Parlamento con nessuna maggioranza certa. Tre blocchi (Pdl, Pd e M5S) arroccati sulle proprie posizioni che esprimono veti e nessuna proposta di collaborazione. Il Paese però è nell’emergenza e non può rimanere a lungo ancora senza una guida, un governo. Anche perché a metà aprile si dovrà eleggere il nuovo presidente della Repubblica.
E così Napolitano, dopo aver preso atto dell’impossibilità di Bersani di costituire un governo, pensa di ricorrere ad un governo del presidente. L’idea è di riproporre un modello simile al Governo Monti, ma senza Monti, che raccolse larghe intese in Parlamento per far fronte a questioni urgenti e immediate, non ultima una legge elettorale che consenta nel giro di poco tempo di ridare la voce al popolo sovrano.
A chi affidare questo compito? Tra i papabili spunta con sempre maggior insistenza la figura diAnnamaria Cancellieri, ministro dell’Interno e con una lunga esperienza in campo istituzionale. Cancellieri è stata anche Prefetto di Bergamo, oltre che di Vicenza, Brescia, Catania, Genova, Parma e Bologna. Proprio nel capoluogo emiliano svolse talmente bene il compito di commissario prefettizio in Comune che molti cittadini la invitarono a scendere in politica per diventare primo cittadino di Bologna. Non se ne fece nulla. Cancellieri ha un alto senso dello Stato e del servizio alle istituzioni. Proprio per il suo profilo sarebbe gradita sia a Destra che a Sinistra, e in quanto ai grillini potrebbero appoggiarla per alcune riforme che affronterebbe a breve.
La soluzione Cancellieri pare sempre più prendere quota nelle ultime ore. Una volta affidato il governo al “prefetto” Cancellieri il Parlamento potrebbe cercare di trovare una quadra per il futuro inquilino del Quirinale. Napolitano conta i giorni che mancano alla fine del suo mandato. Un settennato costellato di molte crisi, dove il ruolo del Capo dello Stato non si è limitato alla semplice figura del “notaio”.
Se la Cancellieri sarà il prossimo premier c’è da chiedersi se il suo governo rimarrà ostaggio, come avvenne per il governo Monti, dei veti del Parlamento. Napolitano sa che i suoi appelli per la nuova elettorale sono finiti nel vuoto. Ma ora deve cercare di uscire da questo impasse sotto gli occhi di un’Europa che fatica sempre più a comprendere la politica del Bel Paese.
La Cancellieri è ministro in carica dl governo Monti ed è corresponsabile di ciò che di male è stato fatto (il bene, se c'è, si scorda presto). Inoltre deve condividere le critiche, anche aspre, che il governo Monti ha ricevuto durante e dopo la campagna elettorale. Non credo che sia la figura migliore per risolvere il busillis.
RispondiEliminaVia Bersani, via Berlusconi e governo di scopo con poche riforme da realizzare velocemente, prima delle quali la riforma elettorale e tagli reali ai costi (e sprechi) della politica.