“Care e inutili”, l’Europa è pronta
a mandare in pensione le monetine
Quattro scenari per la possibile uscita di scena dei pezzi da uno
e due centesimi. Tra le ipotesi
un’emissione a costi ridotti
e due centesimi. Tra le ipotesi
un’emissione a costi ridotti
Quattro scenari per continuare a emettere o ritirare le monete da uno o due centesimi. È su questi che la Commissione europea sta lavorando, in risposta ad una richiesta dell’Europarlamento e del Consiglio dei ministri perché indagasse sui costi e sull«accettabilità» da parte dell’opinione pubblica delle monetine. «La Commissione - ha fatto sapere il commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn - ha consultato le associazioni dei consumatori e degli imprenditori, i ministeri del Tesoro, la zecca e le banche centrali sui pro e contro per continuare ad emettere le monete da uno e due centesimi».
Dopo questa consultazione, «ne parleremo con i Paesi membri e vedremo se emergerà una chiara preferenza sulla quale fondare la proposta legislativa». I quattro scenari cui lavora l’esecutivo di Bruxelles sono il mantenimento dello status quo, per continuare a coniare le monetine alle stesse condizioni di oggi, senza alcuna modifica legale o materiale, l’emissione a costi ridotti, attraverso l’utilizzo di materiali diversi, il ritiro rapido delle monetine, per cui cesserebbe la loro emissione ed i centesimi in circolazione sarebbero ritirati entro un periodo molto breve, la scomparsa graduale, con la fine delle emissioni mentre continuerebbero ad avere valore legale fino a quando sparirebbero del tutto.
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