Maxisconto Eni nel weekend
Oggi e domani, in modalità iperself, la verde a 1,6 euro e il gasolio a 1,5.
Plauso dei consumatori
L'ad Scaroni: «Aiuto alle famiglie».
I concorrenti muovono l'Antitrust.
E i piccoli gestori: rischio sciopero
L'ECO DI BERGAMO,Sabato 16 Giugno 20
- «Insopportabile»: così è il prezzo dei carburanti secondo le associazioni dei consumatori. E proprio questo rilevano in una nota congiunta Adusbef e Federconsumatori per apprezzare l'iniziativa di Eni che propone uno «scontone» – come l'ha chiamato l'ad Paolo Scaroni – di 20 cent nei weekend estivi in 3 mila impianti in Italia e dunque anche in quelli della Bergamasca. La compagnia petrolifera propone lo sconto per chi farà rifornimento dalle 13 del sabato alle 24 della domenica in modalità iperself, vale a dire dopo aver effettuato il pagamento in contanti o con il bancomat con gli appositi strumenti, fino a esaurimento scorte. Da oggi, dunque, via all'iniziativa, intitolata «Riparti con Eni»: fino a domani la benzina costerà 1,6 euro al litro e il gasolio 1,5 euro, per un risparmio medio di 10 euro a pieno. Ogni settimana l'azienda deciderà il prezzo da applicare nel weekend. Scelta di andare incontro ai consumatori anche dall'Iper: a Brembate ha aperto il primo «Iperstation stop and go» con la benzina senza piombo a 1,559 al litro e il diesel a 1,499 al litro.Ben venga lo «scontone», dicono i consumatori, anche se è solo «un piccolo passo avanti». Dovrà essere seguito «da un riadeguamento al ribasso da parte di tutti gli altri operatori e anche dalla stessa Eni al di fuori di questo circuito di vendita. Il margine per una diminuzione dei prezzi esiste, e questa operazione lo dimostra. Ora ci aspettiamo un aumento della competitività e delle promozioni da parte di tutti i distributori». Conseguenze ben chiare ai concorrenti di Eni, che hanno subito chiesto l'intervento dell'Antitrust e paventato l'ipotesi dello sciopero.
Scaroni ha spiegato che Eni venderà «al di sotto dei propri costi» e che l'iniziativa è prima di tutto un «gesto per le famiglie italiane che vivono un momento di grande difficoltà», ma anche un «investimento reputazionale e commerciale» che darà dei ritorni, nonostante una perdita potenziale non lontana da 180 milioni di euro. L'obiettivo è attirare i clienti nelle Eni station per far scoprire anche i prodotti no-oil: «Cominceranno a venire d'estate, magari lo faranno anche in autunno e inverno», si è augurato Scaroni, prevedendo quindi un incremento della quota di mercato, attualmente al 30%.
Si può immaginare che l'iniziativa venga ben accolta dagli automobilisti italiani. E una buona accoglienza è quella che ha manifestato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera: «Il mio apprezzamento c'è», ha detto, aggiungendo poi che «il costo dei carburanti è già andato giù più velocemente dei prezzi di mercato».
Accanto al plauso dei consumatori, c'è però la reazione negativa dei concorrenti dell'azienda petrolifera, Assopetroli in testa, che rappresenta i distributori indipendenti (50% della rete, comprese le pompe bianche): il presidente Franco Ferrari Agardi chiede all'Antitrust di vigilare, perché l'iniziativa, che potrebbe rappresentare «un'operazione di dumping», «non fermi lo sviluppo della concorrenza». Negativa anche la reazione del Coordinamento nazionale unitario dei Gestori: i piccoli distributori temono «un processo di espulsione già avviato di decine di migliaia di lavoratori e delle piccole imprese di gestione dal settore» e annunciano lo stato di agitazione.
Si può immaginare che l'iniziativa venga ben accolta dagli automobilisti italiani. E una buona accoglienza è quella che ha manifestato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera: «Il mio apprezzamento c'è», ha detto, aggiungendo poi che «il costo dei carburanti è già andato giù più velocemente dei prezzi di mercato».
Accanto al plauso dei consumatori, c'è però la reazione negativa dei concorrenti dell'azienda petrolifera, Assopetroli in testa, che rappresenta i distributori indipendenti (50% della rete, comprese le pompe bianche): il presidente Franco Ferrari Agardi chiede all'Antitrust di vigilare, perché l'iniziativa, che potrebbe rappresentare «un'operazione di dumping», «non fermi lo sviluppo della concorrenza». Negativa anche la reazione del Coordinamento nazionale unitario dei Gestori: i piccoli distributori temono «un processo di espulsione già avviato di decine di migliaia di lavoratori e delle piccole imprese di gestione dal settore» e annunciano lo stato di agitazione.
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