Non si chiude più
Autovelox e limite ai 50
L'asse
interurbano non chiude.
Per evitare code e disagi la strada rimarrà aperta, verrà installato un autovelox per evitare che venga superato il limite dei 50 all’ora. È stata definita "la soluzione meno dolorosa" quella presa lunedì mattina dal presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano per porre finalmente una toppa all’annoso problema della viabilità che, da anni, interessa il viadotto sul Brembo, nel tratto che attraversa i paesi di Bonate Sopra e Treviolo. Di comune accordo anche i sindaci dell’Isola, che hanno condiviso l’installazione dell’autovelox nel punto più critico del percorso. "Dobbiamo considerare le necessità di tutti e la sicurezza sia degli automobilisti, sia di chi poi svolgerà i lavori - spiega il presidente -. E preciso che sono contro queste strumentazioni, perché non è certo il nostro obiettivo quello di mettere le mani nelle tasche della gente".
Ma i problemi sull’asse sono molteplici: partendo dalla pavimentazione stradale, più simile ad un campo minato tra fratture e microcrateri, passando ai danni acustici per gli abitanti della zona, fino al problema sicurezza che riguarda gli automobilisti stessi. "Come ormai si sa l'Anas ha indetto un bando per appaltare i lavori dell’area, le buste saranno aperte il 7 febbraio e poi ci vorranno altri 40 giorni per espletare tutte le formalità burocratiche - conferma Pirovano - sperando che non ci siano ricorsi al Tar, visto che siamo in Italia". I lavori che verranno messi in cantiere saranno sostenuti con un investimento che si aggira fra i 500 e i 700 mila euro, e interesseranno complessivamente 3 chilometri di strada (1,5 per ciascun senso di marcia), con 12 mila metri quadrati di superficie che andranno prima fresati. Il viadotto è ormai da tempo il pungolo di critiche e lamentele, e da un anno a questa parte la Provincia aveva già deciso di intervenire con una riduzione del limite di velocità, passando da 90 a 50 chilometri orari. "Già gli scorsi mesi erano stati fatti anche dei rilievi monometrici, sulla base dei quali sono state constatate punte di rumori invivibili".
Categorica la posizione del sindaco di Bonate Sotto Livio Mangili: "Mettere un multavelox con un limite di velocità è la soluzione migliore, un’eventuale chiusura del tratto creerebbe danni e disagi enormi". E precisa: "qualsiasi tipo di rallentamento va poi ad influire sulla strada provinciale che da Ponte san Pietro porta a Capriate, e anche il mio comune ne risente". Ritardi per chi va al lavoro o a scuola, accumulo di stress e tensione, rischio incidenti ed inquinamento acustico: le operazioni sul viadotto non possono aspettare oltre, e serve per questo un intervento intensivo: "non è pensabile rappezzare ogni giorno le buche dell’asfalto - conclude Pirovano - servono dei lavori per mettere fine ai disagi che da lungo tempo interessano questa strada". Tra i principali interessati, infine, anche Gianfranco Masper, sindaco di Treviolo: "a livello generale i problemi di traffico e acustica finiscono per scaricarsi sul mio paese, le buche della pavimentazione stradale provocano non solo pericoli per gli automobilisti ma anche rumori che impediscono alla gente di dormire la notte. Detto questo, non si può nemmeno pensare di chiudere l’asse".
Cristiano Gamba - Bergamonews
Per evitare code e disagi la strada rimarrà aperta, verrà installato un autovelox per evitare che venga superato il limite dei 50 all’ora. È stata definita "la soluzione meno dolorosa" quella presa lunedì mattina dal presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano per porre finalmente una toppa all’annoso problema della viabilità che, da anni, interessa il viadotto sul Brembo, nel tratto che attraversa i paesi di Bonate Sopra e Treviolo. Di comune accordo anche i sindaci dell’Isola, che hanno condiviso l’installazione dell’autovelox nel punto più critico del percorso. "Dobbiamo considerare le necessità di tutti e la sicurezza sia degli automobilisti, sia di chi poi svolgerà i lavori - spiega il presidente -. E preciso che sono contro queste strumentazioni, perché non è certo il nostro obiettivo quello di mettere le mani nelle tasche della gente".
Ma i problemi sull’asse sono molteplici: partendo dalla pavimentazione stradale, più simile ad un campo minato tra fratture e microcrateri, passando ai danni acustici per gli abitanti della zona, fino al problema sicurezza che riguarda gli automobilisti stessi. "Come ormai si sa l'Anas ha indetto un bando per appaltare i lavori dell’area, le buste saranno aperte il 7 febbraio e poi ci vorranno altri 40 giorni per espletare tutte le formalità burocratiche - conferma Pirovano - sperando che non ci siano ricorsi al Tar, visto che siamo in Italia". I lavori che verranno messi in cantiere saranno sostenuti con un investimento che si aggira fra i 500 e i 700 mila euro, e interesseranno complessivamente 3 chilometri di strada (1,5 per ciascun senso di marcia), con 12 mila metri quadrati di superficie che andranno prima fresati. Il viadotto è ormai da tempo il pungolo di critiche e lamentele, e da un anno a questa parte la Provincia aveva già deciso di intervenire con una riduzione del limite di velocità, passando da 90 a 50 chilometri orari. "Già gli scorsi mesi erano stati fatti anche dei rilievi monometrici, sulla base dei quali sono state constatate punte di rumori invivibili".
Categorica la posizione del sindaco di Bonate Sotto Livio Mangili: "Mettere un multavelox con un limite di velocità è la soluzione migliore, un’eventuale chiusura del tratto creerebbe danni e disagi enormi". E precisa: "qualsiasi tipo di rallentamento va poi ad influire sulla strada provinciale che da Ponte san Pietro porta a Capriate, e anche il mio comune ne risente". Ritardi per chi va al lavoro o a scuola, accumulo di stress e tensione, rischio incidenti ed inquinamento acustico: le operazioni sul viadotto non possono aspettare oltre, e serve per questo un intervento intensivo: "non è pensabile rappezzare ogni giorno le buche dell’asfalto - conclude Pirovano - servono dei lavori per mettere fine ai disagi che da lungo tempo interessano questa strada". Tra i principali interessati, infine, anche Gianfranco Masper, sindaco di Treviolo: "a livello generale i problemi di traffico e acustica finiscono per scaricarsi sul mio paese, le buche della pavimentazione stradale provocano non solo pericoli per gli automobilisti ma anche rumori che impediscono alla gente di dormire la notte. Detto questo, non si può nemmeno pensare di chiudere l’asse".
Cristiano Gamba - Bergamonews
Certo che se dopo un appalto, servono 40 giorni per sistemare le pratiche, per eseguire i lavori, cosa servono 3 anni? Sveglia Pirovano , datti una mossa e controlla soprattutto che il rifacimento dell'asfalto venga fatto meglio di prima.
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