Tre giorni a pregare.
Quelli che la festa non vuol dire sballo
Villa d'Adda
Tre giornate fra preghiera e riflessione, senza negarsi l'esplosione di gioia per il nuovo anno. Si rinnova a Villa d'Adda la proposta di «Capodanno alternativo» della Comunità Shalom, che raduna centinaia di giovani provenienti da ogni parte d'Italia. Quest'anno l'invito esplicito è a «Vivere e non autoconsumarsi», ponendo cioè consapevolezza del proprio essere, all'insegna di un impegno convinto ed efficace del proprio tempo.
«L'iniziativa – spiegano gli organizzatori – è stata ideata da suor Rosalina, animatrice di Shalom, per offrire l'opportunità ai ragazzi della comunità di condividere giornate di festa con altri giovani, ma anche con i propri fratelli o parenti. Ogni anno questa esperienza coinvolge spiritualmente ed emotivamente sempre più giovani ed è occasione di riscoperta e rinascita alla fede».
L'invito che viaggia attraverso il tamtam mediatico dei social network (è aperta una pagina su Facebook) chiede a chi vuole mettersi in gioco di «vivere e non sopravvivere» per «essere qualcuno e non qualcosa». A guidare gli incontri saranno presenti don Pierluigi Cameroni, don Marco Busca, don Patrizio Rota Scalabrini e don Massimo Mattioli, don Gigi Gaia, don Samuele e suor Rosalina. Il programma prevede l'accoglienza dei partecipanti a partire dalle 15 di domenica. Alle 18,30 don Massimo celebrerà la Messa, nel corso della quale la riflessione sarà legata al tema del tempo e alla sua accezione non necessariamente fisica o biologica. Lunedì 31 dicembre don Gigi Gaia terrà alle 10,30 un incontro di catechesi seguito da gruppi di lavoro. Nel pomeriggio, alle 16,30, la catechesi di don Samuele, la cena e la Messa delle 23,30 con don Patrizio Rota Scalabrini. Al termine il saluto al nuovo anno con fuochi, falò, balli e cioccolata finale. Il giorno di Capodanno alle 12,30 la recita comunitaria dell'ora media e la Messa conclusiva alle 16,30 con don Marco Brusca. Per informazioni e iscrizioni 030.7301741, www.comunitashalom.it.
L'ECO DI BERGAMO, Venerdì 28 Dicembre 2012
Quelli che la festa non vuol dire sballo
Villa d'Adda
Tre giornate fra preghiera e riflessione, senza negarsi l'esplosione di gioia per il nuovo anno. Si rinnova a Villa d'Adda la proposta di «Capodanno alternativo» della Comunità Shalom, che raduna centinaia di giovani provenienti da ogni parte d'Italia. Quest'anno l'invito esplicito è a «Vivere e non autoconsumarsi», ponendo cioè consapevolezza del proprio essere, all'insegna di un impegno convinto ed efficace del proprio tempo.
«L'iniziativa – spiegano gli organizzatori – è stata ideata da suor Rosalina, animatrice di Shalom, per offrire l'opportunità ai ragazzi della comunità di condividere giornate di festa con altri giovani, ma anche con i propri fratelli o parenti. Ogni anno questa esperienza coinvolge spiritualmente ed emotivamente sempre più giovani ed è occasione di riscoperta e rinascita alla fede».
L'invito che viaggia attraverso il tamtam mediatico dei social network (è aperta una pagina su Facebook) chiede a chi vuole mettersi in gioco di «vivere e non sopravvivere» per «essere qualcuno e non qualcosa». A guidare gli incontri saranno presenti don Pierluigi Cameroni, don Marco Busca, don Patrizio Rota Scalabrini e don Massimo Mattioli, don Gigi Gaia, don Samuele e suor Rosalina. Il programma prevede l'accoglienza dei partecipanti a partire dalle 15 di domenica. Alle 18,30 don Massimo celebrerà la Messa, nel corso della quale la riflessione sarà legata al tema del tempo e alla sua accezione non necessariamente fisica o biologica. Lunedì 31 dicembre don Gigi Gaia terrà alle 10,30 un incontro di catechesi seguito da gruppi di lavoro. Nel pomeriggio, alle 16,30, la catechesi di don Samuele, la cena e la Messa delle 23,30 con don Patrizio Rota Scalabrini. Al termine il saluto al nuovo anno con fuochi, falò, balli e cioccolata finale. Il giorno di Capodanno alle 12,30 la recita comunitaria dell'ora media e la Messa conclusiva alle 16,30 con don Marco Brusca. Per informazioni e iscrizioni 030.7301741, www.comunitashalom.it.
L'ECO DI BERGAMO, Venerdì 28 Dicembre 2012
Dopo tanti insulti lanciati al gruppo el@, finalmente un comportamento consono alla sua scelta di vita.
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