«Da aprile tariffe del gas meno care del 6-7%»
Roma
Si va verso un taglio del 6-7% delle bollette del gas pagate dalle famiglie e dalle piccole imprese a partire dal prossimo aprile. Lo hanno riportato alcuni quotidiani, spiegando che l'Autorità per l'Energia sta preparando la riforma del calcolo dei prezzi.
Su iniziativa dell'Autorità di settore, starebbe maturando un cambiamento del modo di calcolare il prezzo del metro cubo di metano che interesserà all'incirca un terzo dei consumi nazionali. Cioè la maggior parte di quelli domestici. L'obiettivo del presidente Guido Bortoni è di arrivare a introdurre il nuovo sistema dal secondo quadrimestre 2013.
Il tutto, si apprende ancora, sarebbe frutto di un provvedimento allo studio dell'Autorità che metterà in pratica l'indicazione contenuta nel decreto Sviluppo: trasferire il prima possibile alle famiglie, alle partite Iva e alle piccole imprese che non sono passati al mercato libero i cambiamenti di prezzo avvenuti sul mercato all'ingrosso.
Più di un analista fa notare che quella che da più parti viene descritta come «la rivoluzione del gas», per sottolineare l'aspetto assolutamente incontrovertibile di un calo di un costo per la «normale amministrazione» familiare, è certamente notizia lieta. Soprattutto nello scenario di una pressione fiscale pari al 55%, la più alta del mondo, sui soggetti fisici e quindi anche le famiglie. Ma a ben vedere qualche sbavatura è lecito sottolinearla: lo sgravo avviene con tre anni di ritardo rispetto al cambio dei prezzi sul panorama internazionale. Fino al mese di novembre 2011, quando l'Autorità per l'energia decide di redistribuire questo extra-profitto nelle tasche delle famiglie, delle imprese e di tutti coloro che usufruiscono del combustibile. In tutto questo tempo questo tesoretto va sì nelle casse di Eni, quindi quelle pubbliche, ma anche in quelle del mercato delle società a mercato libero. Quest'ultime sono il «frutto» dello smembramento di Eni e Eni Snam Rete Gas, ossia dello scorporo dell'apparato di vendita del gas da quello del trasporto.
L'ECO DI BERGAMO, Sabato 24 Novembre 2012
Roma
Si va verso un taglio del 6-7% delle bollette del gas pagate dalle famiglie e dalle piccole imprese a partire dal prossimo aprile. Lo hanno riportato alcuni quotidiani, spiegando che l'Autorità per l'Energia sta preparando la riforma del calcolo dei prezzi.
Su iniziativa dell'Autorità di settore, starebbe maturando un cambiamento del modo di calcolare il prezzo del metro cubo di metano che interesserà all'incirca un terzo dei consumi nazionali. Cioè la maggior parte di quelli domestici. L'obiettivo del presidente Guido Bortoni è di arrivare a introdurre il nuovo sistema dal secondo quadrimestre 2013.
Il tutto, si apprende ancora, sarebbe frutto di un provvedimento allo studio dell'Autorità che metterà in pratica l'indicazione contenuta nel decreto Sviluppo: trasferire il prima possibile alle famiglie, alle partite Iva e alle piccole imprese che non sono passati al mercato libero i cambiamenti di prezzo avvenuti sul mercato all'ingrosso.
Più di un analista fa notare che quella che da più parti viene descritta come «la rivoluzione del gas», per sottolineare l'aspetto assolutamente incontrovertibile di un calo di un costo per la «normale amministrazione» familiare, è certamente notizia lieta. Soprattutto nello scenario di una pressione fiscale pari al 55%, la più alta del mondo, sui soggetti fisici e quindi anche le famiglie. Ma a ben vedere qualche sbavatura è lecito sottolinearla: lo sgravo avviene con tre anni di ritardo rispetto al cambio dei prezzi sul panorama internazionale. Fino al mese di novembre 2011, quando l'Autorità per l'energia decide di redistribuire questo extra-profitto nelle tasche delle famiglie, delle imprese e di tutti coloro che usufruiscono del combustibile. In tutto questo tempo questo tesoretto va sì nelle casse di Eni, quindi quelle pubbliche, ma anche in quelle del mercato delle società a mercato libero. Quest'ultime sono il «frutto» dello smembramento di Eni e Eni Snam Rete Gas, ossia dello scorporo dell'apparato di vendita del gas da quello del trasporto.
L'ECO DI BERGAMO, Sabato 24 Novembre 2012
Sicuramente se la riduzione del prezzo fosse avvenuta a partire da dicembre 2012, noi saremmo stati piu' contenti e loro piu' credibili. Ridurre il costo del gas ad aprile quando le famiglie lo usano solo per fare la pastasciutta e' la solita presa per i fondelli.
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