Non ci resta che prender lezioni dal Belgio
Giorgio Gandola ,L'ECO DI BERGAMO
Dovevano essere le elezioni della svolta e infatti dopo due settimane, in Italia, nulla sembra più come prima. Qualche esempio. I tre partiti di minoranza relativa (nessuno che sia stato capace di ottenere una maggioranza) rivendicano il diritto di veto su tutto infischiandosene di un Paese che desidera-anela-supplica proposte serie per uscire dalla crisi. Il Pd lascia che Bersani cuocia a fuoco lento e commetta l'errore di andare a chiedere la fiducia in Parlamento per incenerirlo definitivamente a meno di un mese da una vittoria così di Pirro che lo stesso Pirrosi sarebbe vergognato. Il vento nuovo nel partito spira impetuoso: accantonato Renzi, l'unico che avrebbe corso il rischio di vincere a mani basse (e che è così poco di sinistra da piacere persino a Rupert Murdoch), ecco dei virgulti che vestono alla marinara come Massimo D'Alema e Rosy Bindi. Li immaginiamo mentre impostano la rivoluzione digitale per arginare lo tsunami Grillo cercando di capire dal libretto delle istruzioni come funziona un videoregistratore sistema pal. Il Pdl naviga a vista. Non ha la più pallida idea di come essere utile al Paese e fa di tutto per dimostrarlo. Berlusconi offre la sua collaborazione a destra e a manca, ma nessuno ha intenzione di prenderla sul serio, anche perchè il suo senso del nuovo significa pur sempre Scilipoti e Razzi in prima fila. La dialettica interna si snoda su temi fondamentali come la compravendita dei parlamentari, le condanne del leader e una manifestazione di piazza da organizzare. Per sollecitare il Pd a formare un governo? Niente affatto, per protestare contro i magistrati, che secondo lui non possono che essere «eversivi e comunisti». Svolta originale, alla quale i pubblici ministeri reagiscono con atteggiamento come sempre britannico: gli mandano una visita fiscale in ospedale. Il modo migliore per trasmettere agli italiani un senso di fiducia nei confronti dei poteri dello Stato in questa difficile stagione dominata dall'antipolitica. A proposito, e Grillo? Lui sta come gli altri. Nel senso che non ha la benché minima idea di come passare dalla rupture (chiamiamola così) alla proposta. Le sue truppe new age assediano il Parlamento individuato con Google map e non vedono l'ora di entrarci per mettere su Facebook foto digitali con dedica. Fin qui tutto facile. Nebbia in Val Padana sulle strategie di opposizione, sulle alleanze (anche momentanee), sulle commissioni, sui metodi da applicare per costringere i vecchi marpioni a ridurre le spese della politica. Il teutonico Enrico Bondi ci ha provato ma è riuscito a racimolare 400 milioni, lo 0,4% di ciò che serviva, una miseria. Anzi una presa in giro. In tutto ciò l'Italia è così cambiata che il leader del movimento moralizzatore è già costretto a spiegare l'esistenza di quattro società anonime a nome della cognata e dell'autista (che non si chiama Belsito) in Costarica, uno dei paradisi turisticamente e finanziariamente più affascinanti del mondo. Di solito ci si va con l'offshore, ma non è detto che tutto ciò non sia una calunnia. È proprio cambiata l'aria, dopo le elezioni? Siamo inguaribilmente mediterranei e a poco a poco lo stanno diventando anche gli altri. Per esempio gli svedesi che confezionano polpette con la carne di cavallo senza indicarlo sull'etichetta. Per esempio i tedeschi, affascinati dal nuovo partito antieuro deciso a presentarsi alle elezioni per sorpassare a destra kanzlerin Merkel. Per esempio i titani finanziari dell'agenzia Fitch, che per sentirsi vivi hanno tagliato ancora una volta il rating dell'Italia nell'indifferenza generale. Qualcuno li avverta che le loro mosse sono meno originali di una partita a ruzzle, lo scarabeo digitale che spopola sui telefonini. A questo punto, in attesa della rinascita o della fine (pervasi da un sano fatalismo), non ci resta che ricordare al caro lettore come il Belgio sia riuscito a superare la crisi più profonda della sua storia: con 530 giorni senza governo. Alla fine ci si abitua.
gli eventi che si prospettano non sono molto buoni ci sono una marea di tasse poi aumento iva e varie da pagare "grazie" al precedente governo monti con pd,pdl
RispondiEliminase tutto rimane cosi si avvicina l inferno sempre più disoccupati e poveri
ritengo le elezioni con riforma elettorale immediate l unica soluzione valida gira le scatole che lor signori lo sapevano che nessuno avrebbe governato e cosi altri piccioli ..
a meno che il grillo simpatizsinistra da sempre non si aggreghi ai suoi parenti dell pd
libero