Lavoro, il Papa in campo per i disoccupati «Spesso vittime della sete di profitto»
CITTÀ DEL VATICANO
«Penso a quanti sono disoccupati, spesso a causa di una mentalità egoista che cerca il profitto ad ogni costo». Con un messaggio su Twitter, rivolto ai suoi oltre sei milioni di follower, Papa Francesco ha ribadito ieri la sua vicinanza a quanti soffrono per la mancanza di lavoro, tema cui ha dedicato i suoi discorsi di mercoledì, festa del Primo Maggio, per la Chiesa ricorrenza di San Giuseppe lavoratore, con un forte appello alla politica perché dia «nuovo slancio per l'occupazione». Mercoledì nella messa mattutina a Santa Marta, il Papa ha sottolineato che «il lavoro è qualcosa di più che guadagnarsi il pane»: «Il lavoro ci dà la dignità», ha detto, mentre «quelli che non lavorano non hanno questa dignità». «Ma tanti sono quelli che vogliono lavorare e non possono – ha proseguito –. Questo è un peso per la nostra coscienza, perché quando la società è organizzata in tal modo, che non tutti hanno la possibilità di lavorare, di essere unti della dignità del lavoro, quella società non va bene: non è giusta! Va contro lo stesso Dio, che ha voluto che la nostra dignità incominci di qua». La dignità, ha proseguito il Papa, «non ce la dà il potere, il denaro, la cultura no! La dignità ce la dà il lavoro!», e un lavoro degno, perché oggi tanti «sistemi sociali, politici ed economici hanno fatto una scelta che significa sfruttare la persona». Per Bergoglio, «non pagare il giusto, non dare lavoro, perché soltanto si guarda ai bilanci, ai bilanci dell'impresa, soltanto si guarda a quanto io posso approfittare: quello va contro Dio!». E ricordando la tragedia di Dacca, il Papa ha tuonato contro «questa schiavitù». E sulla dignità del lavoro, si è soffermato anche nell'udienza generale in Piazza San Pietro, di fronte a una grande folla di fedeli. Con in più il pensiero «a quanti, e non solo giovani, sono disoccupati, molte volte a causa di una concezione economicistica della società, che cerca il profitto egoista, al di fuori dei parametri della giustizia sociale». Quindi il suo appello: «Desidero rivolgere a tutti l'invito alla solidarietà, e ai responsabili della cosa pubblica l'incoraggiamento a fare ogni sforzo pere dare nuovo slancio all'occupazione; questo significa – ha aggiunto Bergoglio – preoccuparsi per la dignità della persona». Non è mancato anche un richiamo «contro la tratta delle persone, all'interno della quale figura il "lavoro schiavo"». Ieri, poi, il suo nuovo tweet per esprimere ancora vicinanza ai «disoccupati, spesso a causa di una mentalità egoista che cerca il profitto ad ogni costo».
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