NON SE NE PUO' PIU'!
"Abito da poco a Villa d'Adda e mi sto convincendo che qui non esistono regole per quei rompini della pubblicità!
Quasi ogni giorno la nostra cassette per la posta viene stipata da manifestini pubblicitari di varie dimensioni che intasano la cassetta al punto che le poche volte che succede al postino di doverci inserire la posta non ci sta più nemmeno un francobollo.
Anche stamattina ho sorpreso un uomo di colore che imbucava manifestini e non si accontentava di infilarne uno solo!
No,addirittura quattro! Così fa più in fretta a smaltirli.
Io chiedo se voi siete in grado di dirmi se esiste la possibilità che qualcuno del comune,ad esempio la polizia municipale,possa impedire questo noioso inconveniente.
Siamo stufi di dover quasi ogni giorno ritirare pacchi di carta inutile.
Potete far qualcosa per evitarci questo grossissimo fastidio?
Grazie. A.... G...."
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Purtroppo pure noi siamo assillati da questo fastidio ed abbiamo più volte invitato i distributori a desistere;ma è come parlare ai muri!
Chiediamo a qualche amministratore,se ci legge, e ai consiglieri del gruppo El@ se esiste qualche possibilità per evitare questo disturbo ai cittadini.
blogger
ABBIAMO RICEVUTO DA UN LETTORE E RIPORTIAMO:
"un bell articolo al riguardo
Da qualche giorno le aziende possono inviare pubblicità postale a chiunque non abbia negato il consenso, previa iscrizione al registro delle opposizioni. Si preannuncia il moltiplicarsi della posta spazzatura nelle cassette postali degli italiani. Occorrono nuove strategie per difendersi dallo spamming cartaceo.
Anche se per qualcuno la pubblicità nella cassetta della posta è utile, per molti altri è considerata solo un impiccio.
Non c’è dubbio che per il consumatore può effettivamente risultare utile consultare i volantini pubblicitari, poichè in tal modo può comparare i prezzi di più punti vendita e approfittare di sconti, offerte e promozioni e comprare dove trova il prezzo più conveniente.
Di contro, molti i risvolti negativi della pubblicità postale. Innanzitutto la posta spazzatura spesso fuoriesce in parte dalla cassetta con il rischio per il cittadino di perdere la posta vera. Oltre a ciò la posta indesiderata è un utile indicatore per ladri e malintenzionati che da una cassetta delle lettere intasata possono rilevare la prolungata assenza di persone all’interno di una casa.
Si può affermare quindi che lo spamming cartaceo in taluni casi arrechi anche danno alla sicurezza. Bisogna considerare inoltre la perdita di tempo derivante dalla necessità di smaltire la posta spazzatura, per la quale poi si deve anche pagare la tassa sui rifiuti, poichè questo implica un aumento della quantità di carta da riciclare a proprie spese.
Per non parlare poi dell’impatto ambientale causato dall’abbattimento di alberi per la produzione della carta che comunque ha il suo impatto anche quando viene riciclata (stampa, consegna, smaltimento, ecc).
Non a caso la pubblicità cartacea è considerata quella che procura il più alto costo in assoluto in termini di inquinamento. Inoltre c’è da dire che al giorno d’oggi i volantini digitali di tutti i centri commerciali (e non solo) sono disponibili su internet, sempre aggiornati e accessibili a tutti con pochi click del mouse.
Tutte le precisazioni fatte finora sono rivolte a coloro che ancora tifano per la pubblicità cartacea ed accettano il compromesso di avere la propria cassetta della posta sempre intasata per non farsi sfuggire nessuna offerta.
Come combattere la pubblicità postale
Per evitare che con le nuove norme la cassetta delle lettere venga inondata (a dire il vero la cosa succedeva anche prima) da spazzatura pubblicitaria, la prima cosa da fare è iscriversi al registro delle opposizioni dove a breve sarà possibile comunicare, oltre al proprio numero di telefono anche l’indirizzo di casa.
Purtroppo c’è da dire che il registro almeno fino ad ora non è che abbia funzionando al meglio, visto che numerosi utenti nonostante abbiano richiesto di non ricevere pubblicità continuano ad essere bombardati telefonicamente. Si spera che col tempo le cose migliorino.
Fatto il primo passo, la mossa successiva consiste nell’apporre sulla cassetta della posta una targhetta adesiva, magari scritta in più lingue, con la dicitura: No Pubblicità - I trasgressori sono passibili di sanzioni e denuncia come previsto dalla Legge.
libero"
"Abito da poco a Villa d'Adda e mi sto convincendo che qui non esistono regole per quei rompini della pubblicità!
Quasi ogni giorno la nostra cassette per la posta viene stipata da manifestini pubblicitari di varie dimensioni che intasano la cassetta al punto che le poche volte che succede al postino di doverci inserire la posta non ci sta più nemmeno un francobollo.
Anche stamattina ho sorpreso un uomo di colore che imbucava manifestini e non si accontentava di infilarne uno solo!
No,addirittura quattro! Così fa più in fretta a smaltirli.
Io chiedo se voi siete in grado di dirmi se esiste la possibilità che qualcuno del comune,ad esempio la polizia municipale,possa impedire questo noioso inconveniente.
Siamo stufi di dover quasi ogni giorno ritirare pacchi di carta inutile.
Potete far qualcosa per evitarci questo grossissimo fastidio?
Grazie. A.... G...."
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Purtroppo pure noi siamo assillati da questo fastidio ed abbiamo più volte invitato i distributori a desistere;ma è come parlare ai muri!
Chiediamo a qualche amministratore,se ci legge, e ai consiglieri del gruppo El@ se esiste qualche possibilità per evitare questo disturbo ai cittadini.
blogger
ABBIAMO RICEVUTO DA UN LETTORE E RIPORTIAMO:
"un bell articolo al riguardo
Da qualche giorno le aziende possono inviare pubblicità postale a chiunque non abbia negato il consenso, previa iscrizione al registro delle opposizioni. Si preannuncia il moltiplicarsi della posta spazzatura nelle cassette postali degli italiani. Occorrono nuove strategie per difendersi dallo spamming cartaceo.
Anche se per qualcuno la pubblicità nella cassetta della posta è utile, per molti altri è considerata solo un impiccio.
Non c’è dubbio che per il consumatore può effettivamente risultare utile consultare i volantini pubblicitari, poichè in tal modo può comparare i prezzi di più punti vendita e approfittare di sconti, offerte e promozioni e comprare dove trova il prezzo più conveniente.
Di contro, molti i risvolti negativi della pubblicità postale. Innanzitutto la posta spazzatura spesso fuoriesce in parte dalla cassetta con il rischio per il cittadino di perdere la posta vera. Oltre a ciò la posta indesiderata è un utile indicatore per ladri e malintenzionati che da una cassetta delle lettere intasata possono rilevare la prolungata assenza di persone all’interno di una casa.
Si può affermare quindi che lo spamming cartaceo in taluni casi arrechi anche danno alla sicurezza. Bisogna considerare inoltre la perdita di tempo derivante dalla necessità di smaltire la posta spazzatura, per la quale poi si deve anche pagare la tassa sui rifiuti, poichè questo implica un aumento della quantità di carta da riciclare a proprie spese.
Per non parlare poi dell’impatto ambientale causato dall’abbattimento di alberi per la produzione della carta che comunque ha il suo impatto anche quando viene riciclata (stampa, consegna, smaltimento, ecc).
Non a caso la pubblicità cartacea è considerata quella che procura il più alto costo in assoluto in termini di inquinamento. Inoltre c’è da dire che al giorno d’oggi i volantini digitali di tutti i centri commerciali (e non solo) sono disponibili su internet, sempre aggiornati e accessibili a tutti con pochi click del mouse.
Tutte le precisazioni fatte finora sono rivolte a coloro che ancora tifano per la pubblicità cartacea ed accettano il compromesso di avere la propria cassetta della posta sempre intasata per non farsi sfuggire nessuna offerta.
Come combattere la pubblicità postale
Per evitare che con le nuove norme la cassetta delle lettere venga inondata (a dire il vero la cosa succedeva anche prima) da spazzatura pubblicitaria, la prima cosa da fare è iscriversi al registro delle opposizioni dove a breve sarà possibile comunicare, oltre al proprio numero di telefono anche l’indirizzo di casa.
Purtroppo c’è da dire che il registro almeno fino ad ora non è che abbia funzionando al meglio, visto che numerosi utenti nonostante abbiano richiesto di non ricevere pubblicità continuano ad essere bombardati telefonicamente. Si spera che col tempo le cose migliorino.
Fatto il primo passo, la mossa successiva consiste nell’apporre sulla cassetta della posta una targhetta adesiva, magari scritta in più lingue, con la dicitura: No Pubblicità - I trasgressori sono passibili di sanzioni e denuncia come previsto dalla Legge.
libero"
Si potrebbe piazzare all'inizio della via un apposito cassonetto con la scritta: "PUBBLICITA' PER TUTTA LA VIA - XX FAMIGLIE", così gli addetti farebbero molto prima a distribuirla e la raccolta rifiuti a smaltirla con sollievo per gli zebedei di tutti.
RispondiEliminaSi otterrebbe anche il non secondario risultato di scoraggiare i proponenti, che si renderebbero conto dell'inutilità della distribuzione, con risparmio di carta e di alberi.
Il Danno non è svuotare le cassette della posta ogni tanto, il danno è che il postino poi non sa dove infilare la corrispondenza perchè nella cassetta non c’è un millimetro di spazio! Io ho messo il messaggio "no pubblicità" ma credo che quelli non sappiano leggere l'italiano e la cassetta è comunque piena, e non va bene.La cassetta della posta serve per ricevere la posta con nominativo ed indirizzo del destinatario. Spesso detta cassetta è talmente infarcita di volantini e giornali pubblicitari che risulta impossibile usarla per quello a cui è destinata.
RispondiEliminaho cercato di spiegare gentilmente ad un giovane africano di non mettere la pubblicità mezza fuori in cassetta , perché fa entrare la pioggia..
RispondiEliminacon gentilezza e sintesi mi ha spiegato che il suo “controllore” se passa e non vede i depliants ” gli fa un c..o così e quello è un lavoro senza contratto.
Non ho saputo cosa obiettare, gli ho stretto la mano e augurato buon lavoro…
Non lamentatevi della publicità nelle cassette c’è qualcuno che vive facendo questo lavoro e ci mantiene a stento anche delle famiglie, bisogna smetterla di pensare solo a se stessi, basta un po di tolleranza e applicare il detto vivi e lascia vivere
RispondiEliminaun bell articolo al riguardo
RispondiEliminaDa qualche giorno le aziende possono inviare pubblicità postale a chiunque non abbia negato il consenso, previa iscrizione al registro delle opposizioni. Si preannuncia il moltiplicarsi della posta spazzatura nelle cassette postali degli italiani. Occorrono nuove strategie per difendersi dallo spamming cartaceo.
Anche se per qualcuno la pubblicità nella cassetta della posta è utile, per molti altri è considerata solo un impiccio.
Non c’è dubbio che per il consumatore può effettivamente risultare utile consultare i volantini pubblicitari, poichè in tal modo può comparare i prezzi di più punti vendita e approfittare di sconti, offerte e promozioni e comprare dove trova il prezzo più conveniente.
Di contro, molti i risvolti negativi della pubblicità postale. Innanzitutto la posta spazzatura spesso fuoriesce in parte dalla cassetta con il rischio per il cittadino di perdere la posta vera. Oltre a ciò la posta indesiderata è un utile indicatore per ladri e malintenzionati che da una cassetta delle lettere intasata possono rilevare la prolungata assenza di persone all’interno di una casa.
Si può affermare quindi che lo spamming cartaceo in taluni casi arrechi anche danno alla sicurezza. Bisogna considerare inoltre la perdita di tempo derivante dalla necessità di smaltire la posta spazzatura, per la quale poi si deve anche pagare la tassa sui rifiuti, poichè questo implica un aumento della quantità di carta da riciclare a proprie spese.
Per non parlare poi dell’impatto ambientale causato dall’abbattimento di alberi per la produzione della carta che comunque ha il suo impatto anche quando viene riciclata (stampa, consegna, smaltimento, ecc).
Non a caso la pubblicità cartacea è considerata quella che procura il più alto costo in assoluto in termini di inquinamento. Inoltre c’è da dire che al giorno d’oggi i volantini digitali di tutti i centri commerciali (e non solo) sono disponibili su internet, sempre aggiornati e accessibili a tutti con pochi click del mouse.
Tutte le precisazioni fatte finora sono rivolte a coloro che ancora tifano per la pubblicità cartacea ed accettano il compromesso di avere la propria cassetta della posta sempre intasata per non farsi sfuggire nessuna offerta.
Come combattere la pubblicità postale
Per evitare che con le nuove norme la cassetta delle lettere venga inondata (a dire il vero la cosa succedeva anche prima) da spazzatura pubblicitaria, la prima cosa da fare è iscriversi al registro delle opposizioni dove a breve sarà possibile comunicare, oltre al proprio numero di telefono anche l’indirizzo di casa.
Purtroppo c’è da dire che il registro almeno fino ad ora non è che abbia funzionando al meglio, visto che numerosi utenti nonostante abbiano richiesto di non ricevere pubblicità continuano ad essere bombardati telefonicamente. Si spera che col tempo le cose migliorino.
Fatto il primo passo, la mossa successiva consiste nell’apporre sulla cassetta della posta una targhetta adesiva, magari scritta in più lingue, con la dicitura: No Pubblicità - I trasgressori sono passibili di sanzioni e denuncia come previsto dalla Legge.
libero
Informatevi su cosa prendono quei ragazzi che infialno la pubblicità , vi posso assicurare che gli schiavi dell'antico egizio erano meglio renumerati , perdipiù se non lasciano in bella vista la pubblicità i loro "datori di lavoro" non gli retribuiscono il lavoro , non spargiamo la voce che ne mettono 3 o 4 altrimenti gli salta la paga( e non è una battuta).
RispondiEliminaPrendono veramente poco, prendono pochi ma veramante pochi (siamo nell'ordine di 1/2 centesimi)centesimi di euro a volantino distribuito, la maggior parte di noi per quella cifra non scenderebbe in cantina a prendere l'acqua. E' fastidioso non lo metto in dubbio ma provo una tale pena per loro che non me la sento di chiedere nessun intervento anche perchè i primi a rimetterci sono quelle persone che con pioggia o sole si smazzano un lavoraccio ricompensati con uno sputo. Mi pare assurdo invece che con internet etc.. certe aziende riccorrano ancora a questo tipo di pubblicità.
Non ha senso giustificare il disagio che questa pratica provoca con la pietà per queste persone biecamente sfruttate.
RispondiEliminaSenza persone da sfruttare non esisterebbero gli sfruttatori così come senza sfruttatori non esisterebbero gli sfruttati.
Il difetto sta a monte: dovrebbe essere normale lasciare in pace un cittadino e non pretendere che questi debba dichiarare che non desidera essere disturbato per stare tranquillo.
Con questo modo di pensare si giustificano anche i testimoni (a loro dire) di Geova che ti fanno uscire dalla doccia la domenica mattina per chiederti se secondo te si starebbe meglio al mondo senza rompipalle intorno.