Bergamo ultima in Italia per la presenza di agenti
«Bergamo gode del triste primato di ultima provincia italiana per rapporto fra cittadini e numero di rappresentanti delle forze di polizia, con un solo operatore ogni 2780 abitanti: siamo il fanalino di coda del Paese, il Governo deve intervenire dando più risorse per contrastare la criminalità organizzata». A dirlo è il consigliere provinciale del Popolo della Libertà Matteo Oriani, che ha presentato un ordine del giorno durante la scorsa seduta del parlamentino di Via Tasso chiedendo al Governo maggiori risorse per le forze dell’ordine del nostro territorio, escludendo gli investimenti per la sicurezza dai tagli. L’ordine del giorno è stato approvato da tutti i consiglieri, che hanno stabilito di inviare una lettera al Governo su questo tema.
«Dopo quanto emerso durante la seduta straordinaria sulle mafie nessuno può negare che ci sia il rischio concreto di sempre maggiori infiltrazioni della criminalità organizzata nella bergamasca. – afferma Oriani – Il fatto è che i delinquenti vanno dove ci sono soldi e affari: i sistemi economici floridi attirano chi vorrebbe sfruttarli da parassiti, e Bergamo è un invitante territorio di conquista. Per evitare di essere colonizzati da ‘ndrangheta e affini dobbiamo chiudere tutte le vie, e purtroppo con le scarse risorse di cui possono disporre le Forze dell’Ordine non possiamo chiedere i miracoli». Secondo Oriani, infatti, «polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno svolto, nonostante mezzi e risorse non idonei ad operare al meglio, un ottimo lavoro: dobbiamo essere loro grati. Ma sono troppo pochi e la situazione andrà peggiorando: dai dati diffusi dai sindacati di polizia l’età media degli operatori della sicurezza nella nostra provincia è di 45 anni, contro una media nazionale di 42, mentre il Governo ha bloccato il turnover degli agenti di polizia, portando di fatto ad un ulteriore invecchiamento delle attuali forze sul nostro territorio».
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