Gli amministratori rinunciano a gettoni e indennità di carica
E pure ai
rimborsi per viaggi e telefoni. I risparmi al sociale
Lurano, il Consiglio costa zero
Come il sindaco e gli assessori
Lurano
Patrik Pozzi
Volontari della politica. Così potranno d'ora in poi definirsi il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali di Lurano. Tutti quanti, infatti, hanno deciso di rinunciare a qualsiasi emolumento per il loro ruolo di amministratori.
Il sindaco Dimitri Bugini e gli assessori si sono azzerati l'indennità. I consiglieri (tutti della maggioranza dal momento che, alle ultime elezioni, si è presentata una sola lista civica) hanno rinunciato al loro gettone di presenza. In realtà la lodevole decisione presa dall'amministrazione comunale non è recente, ma risale al primo giugno. Ma sindaco, assessori e consiglieri avevano tenuto la cosa riservata. Il motivo? Evitare di suscitare troppo clamore e quindi di far risultare il loro gesto solo come un'operazione per accaparrarsi favori e simpatie. Soprattutto nell'attuale momento in cui continuano a emergere scandali legati allo spreco di denaro pubblico.
«Per mantenere la cosa sotto traccia – spiega il primo cittadino – non abbiamo fatto nemmeno una delibera. Abbiamo semplicemente comunicato la nostra decisione all'ufficio ragioneria, inviandogli una lettera».
Il Comune di Lurano non è, comunque, nuovo a questo tipo di decisioni. Sindaco e assessori, in carica dal 2009, si erano già ridotti, in tre tranche, la loro indennità del 60%. Ora hanno deciso di fare a meno anche del rimanente 40. E i consiglieri, come detto, del gettone di presenza. Per le casse comunali, questo azzeramento di tutti gli emolumenti significherà un risparmio di circa 12 mila euro che verranno in parte investiti nel progetto «Profili di comunità», finalizzato a sviluppare politiche di aggregazione giovanile. I soldi rimanenti andranno a integrare altri capitoli di bilancio dedicati a scuola, sociale e cultura. «La nostra priorità – afferma Bugini – è evitare un calo della qualità dei servizi offerti a tutte le categorie sociali del paese». L'azzeramento delle indennità rimarrà in vigore fino alla fine del mandato dell'amministrazione comunale previsto nel 2014.
Fino ad allora, sindaco e Giunta continueranno anche a non prendere nessun rimborso spese per spostamenti in auto o telefonate fatte per motivi istituzionali.
L'ECO DI BERGAMO,21 ottobre 2012
Complimenti, a volte capita "raramente" di vedere una mosca bianca, ma addirittura uno sciame è quasi impossibile.
RispondiEliminaSperiamo sia di esempio anche per altri.
E' un buon esempio per tutti gli amministratori dei piccoli comuni, che riescono a proseguire con il loro lavoro, ma piu' importante e' amministrare con oculatezza per non buttare al vento centinaia di migliaia di euro come e' successo nel nostro paese. ritengo comunque che per maggior tranquillita', andrebbero corrisposte le spese sostenute ( certamente non la benzina consumata per andare in Comune), anche per non dare l'occasione o il pretesto di sporcare le mani con la marmellata che si maneggia stando in amministrazione
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