CHE NE PENSANO TECNICI E AMMINISTRATORI DI VILLA D'ADDA?
Stop a nuove edificazioni.
«La priorità è la tutela del territorio, e incentivare la riqualificazione delle abitazioni».
Daniele Belotti, assessore regionale a Territorio e Urbanistica, dalla Bèrghem Fest di Alzano, non ha dubbi sulla necessità di bloccare il consumo di suolo e, al tempo stesso, «garantire il futuro alle 375 mila famiglie che lavorano nel settore dell'edilizia».
E per sostenere il comparto, la Regione ha definito un Piano casa dove si punta su incentivi, semplificazioni e deroghe. «Siamo di fronte a una crisi profondissima», ha ricordato Belotti. Ma, le leggi regionali, da sole, non bastano: «Se i soldi non vengono messi in circolo arriviamo all'invenduto». In questo caso, la responsabilità, per l'assessore bergamasco, è delle banche, sempre meno disposte a concedere mutui. «In Bergamasca – ha proseguito – ci sono 21 mila alloggi invenduti. Sono nuovi, ma in realtà sono già vecchi perché i livelli energetici non sono più convenienti». Il futuro dell'edilizia, per Belotti, passa quindi dalla riqualificazione. Un pensiero condiviso anche dal presidente Ance Bergamo Ottorino Bettineschi. Che ha rilevato come un'alta percentuale del patrimonio immobiliare sia «obsoleto».
Le strategie
«C'è un patrimonio esistente da riqualificare – ha spiegato –. Il suolo è una risorsa». La riqualificazione, ha proseguito Bettineschi, deve essere promossa con politiche incentivanti, «e la Regione sta facendo già molto». Ma servono sforzi maggiori «perché la riqualificazione deve costare meno rispetto al consumo di suolo». Considerando che si deve quindi «intervenire» su case già abitate, si devono disegnare progetti condivisi con le istituzioni. L'assessore all'Agricoltura Giulio De Capitani ha puntato l'attenzione sulla valorizzazione del suolo agricolo:
«I Comuni devono uscire dalla logica che per sopravvivere si deve fare cassa con gli oneri di urbanizzazione.
Se vogliono conservare le zone agricole basta che lo decidano mettendo vincoli di non edificabilità». Le aree agricole, ha evidenziato il collega ai Sistemi verdi e paesaggio Alessandro Colucci, occupano il 60% del territorio dei Parchi. «La sfida – ha affermato – è tutelare il territorio garantendo lo sviluppo economico». Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia, ha ricordato che, in passato, non si vedeva che «la vera fonte di ricchezza non era nel sottosuolo, ma il suolo stesso».
Stop a nuove edificazioni.
«Sistemare l'invenduto»
L'ECO DI NERGAMO,Giovedì 30 Agosto 2012
Daniele Belotti, assessore regionale a Territorio e Urbanistica, dalla Bèrghem Fest di Alzano, non ha dubbi sulla necessità di bloccare il consumo di suolo e, al tempo stesso, «garantire il futuro alle 375 mila famiglie che lavorano nel settore dell'edilizia».
E per sostenere il comparto, la Regione ha definito un Piano casa dove si punta su incentivi, semplificazioni e deroghe. «Siamo di fronte a una crisi profondissima», ha ricordato Belotti. Ma, le leggi regionali, da sole, non bastano: «Se i soldi non vengono messi in circolo arriviamo all'invenduto». In questo caso, la responsabilità, per l'assessore bergamasco, è delle banche, sempre meno disposte a concedere mutui. «In Bergamasca – ha proseguito – ci sono 21 mila alloggi invenduti. Sono nuovi, ma in realtà sono già vecchi perché i livelli energetici non sono più convenienti». Il futuro dell'edilizia, per Belotti, passa quindi dalla riqualificazione. Un pensiero condiviso anche dal presidente Ance Bergamo Ottorino Bettineschi. Che ha rilevato come un'alta percentuale del patrimonio immobiliare sia «obsoleto».
Le strategie
«C'è un patrimonio esistente da riqualificare – ha spiegato –. Il suolo è una risorsa». La riqualificazione, ha proseguito Bettineschi, deve essere promossa con politiche incentivanti, «e la Regione sta facendo già molto». Ma servono sforzi maggiori «perché la riqualificazione deve costare meno rispetto al consumo di suolo». Considerando che si deve quindi «intervenire» su case già abitate, si devono disegnare progetti condivisi con le istituzioni. L'assessore all'Agricoltura Giulio De Capitani ha puntato l'attenzione sulla valorizzazione del suolo agricolo:
«I Comuni devono uscire dalla logica che per sopravvivere si deve fare cassa con gli oneri di urbanizzazione.
Se vogliono conservare le zone agricole basta che lo decidano mettendo vincoli di non edificabilità». Le aree agricole, ha evidenziato il collega ai Sistemi verdi e paesaggio Alessandro Colucci, occupano il 60% del territorio dei Parchi. «La sfida – ha affermato – è tutelare il territorio garantendo lo sviluppo economico». Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia, ha ricordato che, in passato, non si vedeva che «la vera fonte di ricchezza non era nel sottosuolo, ma il suolo stesso».
A. Lo.
su edificabilità cè solo una soluzione a villa d adda prima sparisce l attuale amministrazione e meglio è per tutti sono stati disgustosi,
RispondiEliminami viene il dubbio non vorrei che dietro a tutto questo ci sia stato un pò di magna magna .......
libero
"Cassa con gli oneri di urbanizzazione". E' quello che si continua a fare in Villa d'Adda, ma non si rendono conto che hanno rovinato un paese?
RispondiEliminaA forza di fare cassa con gli oneri, tutti i comuni sono alla banca rotta.La salvaguardia del territorio è un fatto essenziale per la sopravvivenza dei popoli, sia perchè il terreno agricolo da rendita indispensabile alla sopravvivenza tutti gli anni e mantiene l'equilibrio della natura.Quindi, dulcis in fundo, il nuovo P.G.T. di Villa d'Adda è completamente da rifare.
RispondiEliminacassa?magari fosse così.A forza di scomputare oneri alle imprese in cambio di opere che senza la loro speculazione neanche servirebbero,ci ritroviamo sul groppone strade che paghiamo indirettamente senza che questi signori si degnino di pagare qualcosa a vantaggio di tutta la comunità.gli oneri possono essere scomputati se in cambio si costruisce qualcosa in più per tutti!Se fai una strada o un parcheggio che serve solo ai residenti del PL che beneficio ne ha la comunità?Non costruendo niente non servirebbe niente.Comunque complimenti all'assessore regionale"dopo set fete l'à capit che l'è polenta".
RispondiElimina