Povera una famiglia italiana su dieci:
disastro al Sud, una su quattro.
Povera più di una famiglia italiana su dieci. E' l'allarme lanciato nel suo rapporto dall'Istat, da cui emerge che l'11,1% delle famiglie italiane, pari a 2 milioni 782mila nuclei, è povero in termini relativi. Un dato che coinvolge oltre otto milioni di persone, cioè il 13,6% della popolazione. All’interno di questa percentuale, il 5,2% delle famiglie è povero in termini assoluti. Un dato significativo è la stabilità della povertà, sia relativa che assoluta, la quale tuttavia deriva da un peggioramento della povertà relativa per le famiglie in cui non ci sono redditi da lavoro e in cui ci sono operai e da un contemporaneo miglioramento delle condizioni delle famiglie di impiegati e dirigenti.
Sud sul lastrico - A soffrire è soprattutto il Mezzogiorno. Sono quasi due milioni (un milione 863mila) le famiglie del Sud Italia che vivono in condizioni di povertà relativa, pari al 23,3% di tutti i nuclei residenti nel Meridione. Una condizione diffusa soprattutto tra le famiglie più ampie, con tre o più figli minorenni, che si conferma anche in associazione con bassi livelli d’istruzione e bassi profili professionali. Dal documento Istat emerge inoltre che al Sud aumenta anche l’intensità delle povertà, passata dal 21,5% del 2010 al 22,3% del 2011: un dato che indica quanto la spesa media mensile equivalente delle famiglie povere si collochi al di sotto della linea di povertà. Nel caso delle famiglie del Mezzogiorno, nel 2011, la spesa media mensile equivalente è stata pari a 785,94 euro contro gli 827,43 del Nord e gli 808,72 del Centro.
Da LIBERO.it
Le famiglie mafiose che posseggono "solo" redditi milionari da attività illecite evidentemente non dichiarabili (inconfessabili), sono automaticamente "povere", così come tutta la filiera dai capi bastone ai galoppini (che non vivono d'aria e non hanno un cedolino paga da esibire).
RispondiEliminaDico questo non per qualunquismo ma semplicemente per esemplificare che basta taroccare i dati, peraltro facilmente taroccabili, per avere risultati distorti o fuorvianti.
Esistono più livelli di falsità, nell'ordine:
le bugie, le menzogne e le statistiche.
Perchè il vostro blog non informa e sponsorizza iniziative come l'attuale raccolta di firme per il referendum per la diminuzione degli stipendi d'oro della casta e dei nostri parlamentari, togliendogli circa 3500 euro a testa al mese? Mancano solo 10 giorni per la raccolta di altre 300.000 firme poi scadrà il tempo utile e forse non si farà a tempo, e voi non dite niente????? Perchè non lo sapete o perchè fate finta di non sapere e partecipate anche voi al gioco dei nostri politici che stanno boicottando l'iniziativa come pure giornali e televisioni ?????? Date anche voi opportuno risalto e divulgate l'informazione, dimostrando di non essere di parte, basta recarsi nel proprio comune e chiedere di firmare. In molti comuni poi fingono di non sapere nulla, attenzione è un bluff per non far raccoglere le firme.
RispondiEliminaE chissa' se c'entra il fatto che la maggioranza del lavoro nero e' al sud...probabilmente hanno un nesso le due cose!
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