Giri di vite e nuovi ticket
per gli ospedali lombardi.
da BERGAMONEWS
per gli ospedali lombardi.
da BERGAMONEWS
Lunedì 21 novembre il direttore generale dell’assessorato regionale alla Sanità Carlo Lucchina e l’assessore Luciano Bresciani hanno illustrato ai direttori generali delle Asl e degli ospedali lombardi le nuove direttive per far fronte ai tagli alla sanità approvati nei mesi scorsi dall’ex governo Berlusconi. In base a quanto stabilito, dal prossimo anno verrà introdotto un ticket di 66 euro per alcune prestazioni in day hospital finora gratuite, come gli interventi alla cataratta, al tunnel carpale, alle vene varicose, le artroscopie diagnostiche ed alcune riabilitazioni. Inoltre è previsto un giro di vite sui tetti di spesa annuale per prestazioni extra budget come quelle di oncologia e maternità (con tetto massimo del 5% del budget precedente) e sui farmaci ospedalieri ad alto costo (tra cui quelli oncologici), la riduzione del 5% del budget per la “prostatica”, tagli fino al 10% sui posti letto per le prestazioni meno urgenti e sul personale delle unità operative, la diminuzione del budget generale per i ricoveri e l’aggregazione delle Asl e degli ospedali lombardi. Verrà anche introdotta una norma per fissare in tempi certi il giudizio delle commissioni etiche sulle sperimentazioni di nuovi farmaci (pena la decadenza dei direttori generali delle aziende ospedaliere), mentre si punterà a ridurre del 10% le consulenze e le forme di lavoro atipiche a favore delle assunzioni a tempo indeterminato. “Più territorio, meno ospedale” riassume l’assessore Bresciani “Questo l’obiettivo delle nuove regole. Mi rendo conto che stiamo attraversando una fase economicamente delicatissima, ma non ci sottraiamo alla responsabilità di governare con trasparenza. Aumenteremo le esenzioni per i familiari a carico di titolari di pensione sociale”. Altri, tuttavia, non giudicano così positivamente la manovra. “Il rischio è che si facciano pagare sempre di più le prestazioni sanitarie e sociosanitarie ai cittadini lombardi” ribatte il consigliere regionale del Pd Alessandro Alfieri “In Lombardia, a parte il caso degli ultrasessantacinquenni con reddito inferiore ai 36mila euro, ricchi e poveri pagano uguale. Il rischio è che vada in soffitta il modello universalistico della sanità lombarda”. L’aspetto più preoccupante della manovra è il ticket sui ricoveri diurni, riorganizzando così il day hospital come “una macro attività ambulatoriale complessa” come illustrato da Lucchina e Bresciani “La riscossione del ticket avverrà attraverso Equitalia, pagamento anticipato e recupero dell’evasione dal ticket nel caso sia dovuto”. Alfieri fa notare il rischio della “possibile introduzione di nuovi ticket sui ricoveri dovuta ai tagli di otto miliardi al fondo sanitario nazionale per il 2013-14 contenuto nella manovra estiva di Berlusconi e Bossi. Una soluzione alternativa sarebbe aprire una riflessione per utilizzare la contrattazione aziendale e spostare quote per finanziare fondi che coprano prestazioni sanitarie o sociosanitarie”.
Martedì, 22 Novembre, 2011 Autore: Redazione BergaamoNews
Martedì, 22 Novembre, 2011 Autore: Redazione BergaamoNews
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