Tutti in campo col «roverino»
Un gioco tipico degli scoutLunedì 11 Giugno 2012
L'ECO DI BERGAMO,11 maggio 2012
La scuola è finita e le vacanze, perlomeno per gli studenti che non dovranno affrontare la maturità, sono già nell'aria. Un clima di relax che si respirava in tutte le sue forme ieri, alla festa «Ora è tempo per noi» organizzata al Lazzaretto dalla Consulta studentesca provinciale. Ragazzi che giocavano a carte – dalla classica scala quaranta a «uno» –, qualcuno anche con l'aquilone, altri intenti ad ascoltare la musica chiacchierando del più e del meno, altri ancora cercavano di prendere i (pochi) spiragli di sole sdraiati sul prato del Lazzaretto. I ragazzi erano perlopiù intenti a giocare ai tornei di calcio, basket e, novità, roverino. Quest'ultimo è un gioco che trova le sue origini nel mondo degli scout. Il roverino è infatti un cerchio di corda intrecciata – spesso per praticità sostituito da un tubo di gomma ripiegato a cerchio – dal quale prende il nome il gioco. Ma in cosa consiste? Alcuni lo paragonano alla pallamano, altri al rugby. Uno sport che si pratica solitamente all'aperto e il cui scopo è quello di fare più punti possibili mandando il roverino in porta agli avversari. Chi prende in mano il roverino può fare solo due passi tenendolo in mano, al terzo deve lanciarlo. I passaggi devono essere effettuati solo con le mani e verso qualsiasi componente della propria squadra, tranne il portiere. Il roverino non può essere passato di mano in mano ma deve essere lanciato.
Nessun commento:
Posta un commento