«Moro», aperta la camera ardente.
da L'ECO DI BERGAMO,18/4/2012Con un largo anticipo rispetto all'orario annunciato, è stata aperta dopo le 7 nella chiesa di Monterosso la camera ardente che ospita la salma di Piermario Morosini, il giocatore morto a Pescara. Fra i primi ad accorrere la gente del quartiere - giovani e anziani -, che conosceva bene il «Moro». Dalle 9,30 è poi iniziato il grande afflusso - ormai costante - di persone commosse e in lacrime per dare il proprio saluto, il proprio omaggio a Piermario.
Davanti alla bara, tantissimi fiori. Lo zio Abramo ha voluto raccontare ancora una volta il grande carattere e l'umiltà di Piermario che aveva già avuto la disgrazia di perdere i genitori. In mezzo alla gente, Alessandro Ruggeri figlio di Ivan, il dg Spagnolo, l'allenatore della Primavera Gallo e tantissimi tifosi. E poi ancora tutta la squadra del Brescia, l'ex allenatore Gigi Maifredi, Omar Torri dell'AlbinoLeffe, Fausto Rossini ex nerazzurro, Marino e Michele Magrin.
La camera ardente rimarrà fino alle 22. Alle 21 ci sarà una veglia di preghiera tenuta dai giovani (con i giocatori della classe '85-'86) che hanno preparato collage di foto e striscioni per quel campione che era uno di loro, che anche una volta toccato il successo non si sottraeva a una partitella al campetto o alle gite del Cre.
Domani alle 11 sarà poi il momento dell'ultimo saluto. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un cuscino di fiori. Esponenti del mondo sportivo e istituzionale saranno presenti, come anche giocatori e tifosi del Pescara, del Livorno, dell'Udinese (con un volo charter), dell'Atalanta, della polisportiva del Monterosso. In rappresentanza della federcalcio, invece, ci saranno anche il presidente Giancarlo Abete, il ct azzurro Cesare Prandelli e il vice presidente Demetrio Albertini.
E gli amici, la sorella maggiore, i familiari di Pagazzano e di Milano, conoscenti e anche chi quel giovane non lo conosceva di persona, ma lo stimava. Sono attesi circa 20 mila partecipanti e per questa ragione nel pomeriggio di ieri si è tenuto un vertice tra carabinieri, polizia locale e di Stato per gestire ogni possibile disagio alla viabilità (via Barbarigo sarà chiusa al traffico, come via Leonardo da Vinci).
La parrocchiale ha una capacità di 600 persone, altre duemila dovrebbero trovare posto nell'arena esterna, le restanti nel cortile, sul piazzale e per le strade. Saranno installati tre maxischermi per permettere di seguire il funerale che, con un intervento scritto del vescovo Francesco Beschi, sarà celebrato da don Luciano Manenti, per 14 anni curato di Monterosso.
«Era una persona di grande riservatezza e compostezza – ricorda – non sbandierava mai i suoi sentimenti e non ha mai strumentalizzato le sue vicende personali, nemmeno i suoi successi». È sempre rimasto uno del quartiere, nonostante le vittorie: «Non siamo stati per lui una seconda famiglia, perché per lui la sua famiglia era sempre presente anche quando è mancata. Eravamo amici, persone che si volevano bene». L'oratorio è stato un punto di riferimento: «Perché questo luogo sa ancora dare grande forza. È stato importante per lui come lo è ancora per i giovani di oggi che qui trovano gli stimoli per riscoprire la gioia del dare».
DIRETTA DI BERGAMO TV
I funerali di Piermario Morosini saranno trasmessi in diretta da Bergamo Tv. La famiglia ha infatti dato l'autorizzazione alle telecamere in chiesa in considerazione del grande affetto dimostrato da tutta Italia e del massiccio afflusso previsto per l'ultimo saluto a Morosini.
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