Curno, dimissioni in massa.
Il Comune commissariato.
Ieri mattina nove consiglieri hanno ufficialmente lasciato l'incarico...
Il sindaco Gandolfi: mi sento tradito. Si vota il 6 e 7 maggio
Da L'ECO DI BERGAMO, 20 Marzo 2012
Curno
Remo Traina
Ore 9 del mattino di lunedì 19 marzo: nove consiglieri comunali si presentano all'ufficio Protocollo del Comune e presentano le dimissioni. Un gesto al quale seguirà il commissariamento del Municipio, anche se tra un paio di mesi Curno sarebbe comunque andata al rinnovo delle cariche con le elezioni del 6-7 maggio.
I consiglieri sono Roberto Pedretti e Chiara Leidi (Lega Nord-Lega Lombarda), Annamaria Morelli, Perlita Serra, Vito Conti, Aldo Benedetti (Insieme per cambiare Curno), Domenico Cangelli (Idv) Fausto Corti e l'assessore Giovanni Locatelli (Pdl).
I segnali che hanno portato al clamoroso gesto di ieri mattina erano nell'aria da tempo.
Soprattutto dal 2009 ad oggi il governo di Curno ha vissuto una conflittualità dentro la maggioranza e un confronto difficile con le opposizioni. A partire dal duro scontro tra il sindaco Angelo Gandolfi e l'allora vicesindaco Roberto Pedretti sulla famosa «ispezione» alla moschea, in seguito al quale il primo cittadino ritirò le deleghe all'esponente leghista. Da allora lo scontro è sempre stato intenso: prima la spaccatura nelle file della maggioranza, con il tandem Maria Donizetti e Angelo Fassi rimasti a fianco del sindaco che li ha nominati assessori, e con Pedretti e Chiara Leidi passati nel giro di un anno nelle fila della minoranza. Il resto della maggioranza non ha dimostrato particolare compattezza in occasione di alcuni passaggi particolarmente delicati, come l'approvazione del piano integrato Bodega (ribattezzato da taluni «ecomostro»), o l'accordo bonario con i privati per realizzare la rotonda di via Merena.
Il «tradimento»
Sabato mattina la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: la maggioranza è andata sotto su una proposta delle minoranze di stralciare l'adozione del Pgt. Il tempo di un weekend e ieri mattina i giochi erano già fatti con le dimissioni di massa. Il Comune avrà un commissario prefettizio.
Il sindaco Angelo Gandolfi parla apertamente di tradimento politico e ha affidato il suo pensiero a un originale comunicato stampa in cui parla in terza persona: «Gesù aveva dodici apostoli. Li scelse lui, uno tradì – si legge nel comunicato –. Gandolfi aveva undici consiglieri, ma non li scelse lui. I consiglieri furono designati dai partiti. Tradirono in molti». Gandolfi aggiunge: «Il paragone non sembri irriverente. È evidente che non si vuol paragonare Gandolfi a Gesù: l'analogia riguarda il tradimento; la differenza riguarda il meccanismo di cooptazione dei discepoli».
Di tradimento parla anche Roberto Pedretti: «Gandolfi ha trattato il Consiglio comunale come la giostra dei burattini in totale disprezzo di tutti i suoi consiglieri e di tutti i cittadini. È da tempo che cerca di passare per vittima, ma lui è il colpevole e con lui chi lo ha sostenuto fino ad oggi. Colpevole di tradimento del programma elettorale che lo aveva portato ad essere sindaco. I cittadini di Curno sono più intelligenti del sindaco che hanno sopportato sino ad oggi e il 6 e7 maggio sapranno scegliere per cambiare. Finalmente».
L'opposizione
«Abbiamo rassegnato le dimissioni da consigliere comunale; avremmo voluto farlo sabato subito dopo la paradossale gestione e conclusione del consiglio comunale, ma l'Ufficio protocollo era ormai chiuso a quell'ora e abbiamo dovuto rimandare – evidenzia Annamaria Morelli a nome del suo gruppo –. Le dimissioni sono per noi la logica conseguenza di una situazione mortificante per il ruolo e l'istituzione: sabato, dopo l'approvazione della nostra proposta di ritiro dell'adozione del Pgt, il sindaco, che presiede il Consiglio, ha abbandonato l'aula senza aggiungere motivazioni, altri membri della ormai dissolta maggioranza se ne sono andati (l'assessore Sara Carrara addirittura prima del voto) e nessuno ha gestito gli ultimi due punti dell'ordine del giorno. In spregio ai consiglieri rimasti e al folto pubblico ancora presente».
Su questa linea anche Domenico Cangelli dell'Idv.
La maggioranza
Per il capogruppo di maggioranza Ferruccio Innocenti (Pdl) le rotture traumatiche non sono certamente positive: «Credo che sia stato un grosso sbaglio non discutere il Pgt sabato mattina, niente precludeva alla nuova amministrazione la possibilità di modificarlo e renderlo idoneo al loro progetto politico. Questa sera (ieri, ndr) ci troviamo con il nostro gruppo e alla luce di quanto accaduto prenderemo le decisioni più opportune per partecipare alle elezioni comunali di inizio maggio». «Che la situazione a Curno fosse ingestibile comunque da tempo era chiaro a tutti, compreso al sindaco che ha preferito fare la finta vittima per arrivare alla situazione in cui siamo oggi – rincara l'ex assessore Locatelli –. Negli ultimi due consigli comunali, però, tutto è scemato e abbiamo deciso di dimetterci».
Sulle dimissioni interviene anche l'ex assessore Angelo Fassi che evidenzia grande sconcerto per l'inedita alleanza formata dai dimissionari: «Ma è la dimostrazione di quanto forte e temuta sia la candidatura di Angelo Gandolfi. Infatti che altro senso potrebbe avere la sceneggiata odierna con i relativi rischi politici che ne derivano se non essere il tentativo di bloccare l'erosione dei consensi da parte di un candidato pragmatico ed efficace, ma soprattutto onesto, qual è Angelo Gandolfi»? A questo punto, l'ultima parola la diranno le urne.
Chissà se pure alcuni consiglieri della maggioranza del comune di Villa d'Adda,si sono chiesti,in uno impeto di orgoglioso amor proprio,se non sia il caso di mollare tutto e mandare a casa questa amministrazione inefficente ed inefficace?
Certamente ci vuole una buona dose di coraggio....
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