Barriere solo architettoniche?
20 marzo 2012
Quando c’è aria di crisi si salvi chi può. Vengono meno alcuni principi e comportamenti acquisiti con fatica nel tempo e che hanno rappresentato una conquista culturale e civile per tutti.
Due temi urbanistici particolarmente sentiti e che hanno determinato un notevole dibattito culturale e politico sono stati il recupero del centro storico e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Temi che sembrano ormai superati e che appaiono non attuali, da non meritare la sufficiente attenzione.La conservazione, il riuso e la necessità di rivitalizzare il centro storico: argomenti che sembrano ormai interessare poco. Dove sono finite le riunioni, le commissioni, i dibattiti, ma soprattutto le azioni, su questi temi?
Temi che sono fondamentali per progredire culturalmente e civilmente. Se oggi città e paesi hanno acquisito un minimo di sensibilità ed adottato misure conseguenti è solo grazie a quel periodo di interesse e dinamismo.
Occorre rilanciare un’azione forte di riappropriazione degli spazi e di fruibilità generalizzata; perchè barriera architettonica è barriera culturale per tutti, e barriera fisica per molti: per la mamma con il bimbo, per l’anziano, per l’ipovedente. E perchè dietro la barriera architettonica, o meglio insieme, c’è un concetto di uso del luogo pubblico più ampio, che mette al centro la persona: piazze vivibili, piste ciclabili, parchi accessibili, parcheggi funzionali ma non invasivi.
Quando c’è aria di crisi si salvi chi può. Vengono meno alcuni principi e comportamenti acquisiti con fatica nel tempo e che hanno rappresentato una conquista culturale e civile per tutti.
Due temi urbanistici particolarmente sentiti e che hanno determinato un notevole dibattito culturale e politico sono stati il recupero del centro storico e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Temi che sembrano ormai superati e che appaiono non attuali, da non meritare la sufficiente attenzione.
Temi che sono fondamentali per progredire culturalmente e civilmente. Se oggi città e paesi hanno acquisito un minimo di sensibilità ed adottato misure conseguenti è solo grazie a quel periodo di interesse e dinamismo.
Occorre rilanciare un’azione forte di riappropriazione degli spazi e di fruibilità generalizzata; perchè barriera architettonica è barriera culturale per tutti, e barriera fisica per molti: per la mamma con il bimbo, per l’anziano, per l’ipovedente. E perchè dietro la barriera architettonica, o meglio insieme, c’è un concetto di uso del luogo pubblico più ampio, che mette al centro la persona: piazze vivibili, piste ciclabili, parchi accessibili, parcheggi funzionali ma non invasivi.
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