Parte un esposto al prefetto. Il sindaco: le regole vanno rispettate
da L'ECO DI BERGAMO,Martedì 10 Gennaio 2012
Villa d'Adda
Angelo Monzani
Si accende la polemica a Villa d'Adda tra il gruppo di opposizione «Ela» e la maggioranza sull'accesso ai documenti amministrativi: la minoranza ha infatti presentato un esposto al prefetto, evidenziando che il regolamento sarebbe troppo restrittivo e di fatto ostacolerebbe quanti hanno necessità di visionare i documenti del Comune.
La disputa è iniziata il 22 dicembre 2010 quando l'amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Adelvalda Carsaniga, approvò il nuovo regolamento per l'accesso ai documenti amministrativi del Comune di Villa d'Adda, contrastato dal gruppo di opposizione «Ela», ma mai impugnato. Il regolamento stabilisce che il responsabile del procedimento è il segretario comunale che, sulla base della richiesta, individua il funzionario responsabile, o in sua assenza, il dipendente addetto del medesimo ufficio. È prevista anche la sospensione per tre mesi all'anno della possibilità di accesso ai documenti: dal 1° luglio al 31 agosto e dal 20 dicembre al 10 gennaio.
«Questo regolamento ostacola la consegna dei documenti amministrativi richiesti e un episodio avvenuto martedì 3 gennaio ha fatto traboccare il vaso della nostra pazienza – spiega Stefano Castelletti del gruppo Ela –: assieme al consigliere Antonio Posa mi sono recato all'ufficio segreteria per accedere in modo informale ad un atto protocollato in data 6 dicembre 2011, citato sulla determina 116 del 15 dicembre 2011. Faccio presente che per evadere la richiesta è sufficiente che la dipendente della segreteria, senza formalità, digiti sul server comunale il numero di protocollo richiesto, già scannerizzato in fase di protocollo, e quindi lo stampi: un'operazione che richiede al massimo due minuti. Invece, per l'ennesimo diniego, ci troviamo costretti a chiamare le forze dell'ordine per denunciare l'accaduto».
L'esposto al prefetto
A quel punto entra in scena il sindaco «che ribadisce – racconta ancora Castelletti – che finché non rientra il segretario comunale nessuno ha accesso ai documenti. Noi ribadiamo il diritto, ma il sindaco inizia a leggere il regolamento aggiungendo che finché nessuno impugna il regolamento le cose andranno avanti così. A fronte di quanto accaduto, noi abbiamo presentato un esposto, tenendo conto che nel Consiglio comunale del 22 dicembre 2010 vi era stato l'impegno del segretario comunale alla digitalizzazione dei documenti e al conseguente accesso telematico degli stessi, fatto che a distanza di un anno non è ancora accaduto».
L'esposto del gruppo «Ela» (Antonio Posa, Fabio Villa, Stefano Castelletti e Massimiliano Biffi) è stato inviato al prefetto Camillo Andreana, al dipartimento per gli Affari interni e territoriali, e ai carabinieri di Calusco d'Adda.
Il sindaco: regole da rispettare
Il sindaco di Villa d'Adda, Adelvalda Carsaniga, replica: «C'è un regolamento e si deve rispettare. I consiglieri Posa e Castelletti sanno di questo regolamento per il quale non hanno fatto nessun ricorso oltre al voto contrario in Consiglio. La prassi è chiara: si fa richiesta e se il responsabile d'ufficio non ha altre occupazioni autorizza l'accesso. La richiesta di un accesso telematico sarà esaudita a breve: la società che gestisce il software del Comune sta lavorando per permettere ai consiglieri di accedere tramite una password ai documenti».
da L'ECO DI BERGAMO,Martedì 10 Gennaio 2012
Villa d'Adda
Angelo Monzani
Si accende la polemica a Villa d'Adda tra il gruppo di opposizione «Ela» e la maggioranza sull'accesso ai documenti amministrativi: la minoranza ha infatti presentato un esposto al prefetto, evidenziando che il regolamento sarebbe troppo restrittivo e di fatto ostacolerebbe quanti hanno necessità di visionare i documenti del Comune.
La disputa è iniziata il 22 dicembre 2010 quando l'amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Adelvalda Carsaniga, approvò il nuovo regolamento per l'accesso ai documenti amministrativi del Comune di Villa d'Adda, contrastato dal gruppo di opposizione «Ela», ma mai impugnato. Il regolamento stabilisce che il responsabile del procedimento è il segretario comunale che, sulla base della richiesta, individua il funzionario responsabile, o in sua assenza, il dipendente addetto del medesimo ufficio. È prevista anche la sospensione per tre mesi all'anno della possibilità di accesso ai documenti: dal 1° luglio al 31 agosto e dal 20 dicembre al 10 gennaio.
«Questo regolamento ostacola la consegna dei documenti amministrativi richiesti e un episodio avvenuto martedì 3 gennaio ha fatto traboccare il vaso della nostra pazienza – spiega Stefano Castelletti del gruppo Ela –: assieme al consigliere Antonio Posa mi sono recato all'ufficio segreteria per accedere in modo informale ad un atto protocollato in data 6 dicembre 2011, citato sulla determina 116 del 15 dicembre 2011. Faccio presente che per evadere la richiesta è sufficiente che la dipendente della segreteria, senza formalità, digiti sul server comunale il numero di protocollo richiesto, già scannerizzato in fase di protocollo, e quindi lo stampi: un'operazione che richiede al massimo due minuti. Invece, per l'ennesimo diniego, ci troviamo costretti a chiamare le forze dell'ordine per denunciare l'accaduto».
L'esposto al prefetto
A quel punto entra in scena il sindaco «che ribadisce – racconta ancora Castelletti – che finché non rientra il segretario comunale nessuno ha accesso ai documenti. Noi ribadiamo il diritto, ma il sindaco inizia a leggere il regolamento aggiungendo che finché nessuno impugna il regolamento le cose andranno avanti così. A fronte di quanto accaduto, noi abbiamo presentato un esposto, tenendo conto che nel Consiglio comunale del 22 dicembre 2010 vi era stato l'impegno del segretario comunale alla digitalizzazione dei documenti e al conseguente accesso telematico degli stessi, fatto che a distanza di un anno non è ancora accaduto».
L'esposto del gruppo «Ela» (Antonio Posa, Fabio Villa, Stefano Castelletti e Massimiliano Biffi) è stato inviato al prefetto Camillo Andreana, al dipartimento per gli Affari interni e territoriali, e ai carabinieri di Calusco d'Adda.
Il sindaco: regole da rispettare
Il sindaco di Villa d'Adda, Adelvalda Carsaniga, replica: «C'è un regolamento e si deve rispettare. I consiglieri Posa e Castelletti sanno di questo regolamento per il quale non hanno fatto nessun ricorso oltre al voto contrario in Consiglio. La prassi è chiara: si fa richiesta e se il responsabile d'ufficio non ha altre occupazioni autorizza l'accesso. La richiesta di un accesso telematico sarà esaudita a breve: la società che gestisce il software del Comune sta lavorando per permettere ai consiglieri di accedere tramite una password ai documenti».
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Lla faccia della TRASPARENZA!
RispondiEliminaChissà cos'hanno da nascondere......
Speriamo che il Prefetto li radrizzi,che è ora!
Quello che hanno seminato raccoglieranno!
RispondiEliminaAlle prossime elezioni questi burattini verranno mandati a casa e poi si troveranno in minoranza in comune.
Vedremo se avranno il coraggio di fare storie quando gli verrà negato l'accesso ai documenti come fanno loro ra facendosi scudo di un regolamento-farsa.
RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO,cara sindachessa!
Sono purtroppo sicuro che il Prefetto non fara' niente ora, come non ha mai fatto niente prima.Basterebbe fare un giro in prefettura per vedere come si lavori......Credo che Villa d'Adda sia l'unico paese dove per avere una documentazione, un consigliere di minoranza debba confidare nella buona luna del segretario comunale,praticamente costantemente assente dal comune in quanto si occupa di ben tre paesi contemporaneamente (con tre relativi superstipendi ....Al comune di Villa d'Adda dovrebbe costare circa 60.000 euro l'anno; se rapportato alle ore di presenza fate voi quanto ci costa quotidianamente la sua assenza.tornando al regolamento imposto dal regime, FRANCESCO ARRIGONI in consiglio comunale ha strappato tantissime pagine del regolamento, sotto gli occhi inebetiti dalla maggioranza per cui non rimaneva altro da fare che darlo in testa ai compagni amministratori.
RispondiEliminaSono purtroppo sicuro che il Prefetto non fara' niente ora, come non ha mai fatto niente prima.Basterebbe fare un giro in prefettura per vedere come si lavori......Credo che Villa d'Adda sia l'unico paese dove per avere una documentazione, un consigliere di minoranza debba confidare nella buona luna del segretario comunale,praticamente costantemente assente dal comune in quanto si occupa di ben tre paesi contemporaneamente (con tre relativi superstipendi ....Al comune di Villa d'Adda dovrebbe costare circa 60.000 euro l'anno; se rapportato alle ore di presenza fate voi quanto ci costa quotidianamente la sua assenza.tornando al regolamento imposto dal regime, FRANCESCO ARRIGONI in consiglio comunale ha strappato tantissime pagine del regolamento, sotto gli occhi inebetiti dalla maggioranza per cui non rimaneva altro da fare che darlo in testa ai compagni amministratori.
RispondiEliminaChe indecenza! Ma non si rendono conto che le marionette fanno ridere. La maggior parte della popolazione che li ha votati , sono delusi. La saggezza, la trasparenza è alla base di qualsiasi rapporto di collaborazione. Questo loro modo di fare,e non è solo di adesso, non porta avanti una politica intelligente e sobria a favore della comunità civile. Deludenti!
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