da L'ECO DI BERGAMO,17.12.2011
Boom di furti
a Carvico
Si rinforzano
le telecamere
Ladri scatenati nelle case
Tutti i colpi tra le 18 e le 19
Per i controlli 100 mila euro
CarvicoRemo Traina
Emergenza furti a Carvico. Dall'inizio del mese imperversano i ladri che, in particolare dalle 18 alle 19, s'introducono nelle case per rubare oro e soldi, senza risparmiare le casseforti.
Il giorno di Santa Lucia, in località Tezze, sono stati segnalati almeno tre colpi: «Sono entrati tra le 18,30 e le 19 – racconta una donna che abita in una palazzina di via Monsignor Cattaneo ed è tata presa di mira dai ladri –. A quell'ora ci siamo seduti a tavola e quando mio figlio è tornato dal lavoro mi ha chiesto perché erano aperte due finestre. Mi sono precipitata subito nella mia camera e ho trovato i cassetti del comò in disordine: hanno rubato tutto il mio oro, i miei ricordi e i soldi, tra i quali la pensione di mio marito. Il danno supera i 10 mila euro». Al figlio, che abita nella stessa palazzina, nel mese di settembre avevano già rubato la motocicletta.
La scorsa settimana i ladri hanno visitato un po' tutto il paese nel centro storico, in via Manzoni e in via San Martino. Anche in questo caso i malviventi hanno agito dalle 18 alle 19, mentre i proprietari erano fuori. Oltre a rubare i gioielli, hanno sfondato il portellone della cassaforte e rubato i soldi. «Siamo usciti un'ora e quando siamo rientrati abbiamo trovato la casa sottosopra – racconta una vittima –: hanno tentato di smurare la cassaforte con attrezzi da cantiere, non ci sono riusciti e così l'hanno sfondata a mazzate». Stesso sistema per un'altra famiglia che abita nelle vicinanze.
Questi i furti segnalati dalla gente di Carvico, dove un mese fa i ladri erano entrati anche in casa di Roberto Locatelli, campione mondiale di motociclismo. I colpi vengono denunciati alla stazione dei carabinieri di Calusco, che di sera pattugliano le vie del paese.
Nuove telecamere
«Sappiamo di questa esplosione di furti nelle case dei nostri cittadini – evidenzia l'assessore alla Sicurezza, Domenico Regazzi – proprio in questi giorni è partito un progetto che prevede un potenziamento della videosorveglianza, con un costo di 100 mila euro. Il piano prevede numerose telecamere nelle zone più a rischio del paese, sperando che scoraggino i malviventi, i quali, oltre a rubare nelle case, rubano anche in luoghi pubblici come il cimitero, dove sono sparite centinaia di metri quadrati di rame».
DOMANDA:
ANCHE L'AMMINISTRAZIONE DI VILLA D'ADDA PENSA DI PRENDERE PROVVEDIMENTI ADEGUATI?
Se per "provvedimenti adeguati" si intende il posizionamento di telecamere per le vie del paese, speriamo di no!
RispondiEliminaPerché mai una telecamera dovrebbe scoraggiare un malintenzionato che passa di lì?
A parte il fatto che, a meno che non sia completamente pirla, può fare in modo di non farsi riconoscere e, comunque, non agirebbe certo sotto l'occhio del grande fratello, il ladro sa bene che, quand'anche venisse pizzicato, avrebbe al massimo l'unico disagio di doversi recare dal giudice per sentirsi dire che è stato birichino e niente più.
Gli ulteriori (evidentemente ne hanno già spesi altri) 100mila euro in telecamere non sono poca cosa ed a me paiono completamente ed inutilmente sprecati. Tenendo conto anche della gestione e della manutenzione, probabilmente costerebbe meno un'assicurazione collettiva contro il furto.
La questione mi ricorda molto un cortometraggio muto di Charlot: Il vetraio che si faceva precedere dal monello.
Meglio sarebbe se i Comuni in sinergia concentrassero le risorse per la sicurezza attraverso la sorveglianza istituzionale: Carabinieri e Polizia Locale, per intenderci.
A villa d'Adda non c'è bisogno di provvedimenti adeguati.
RispondiEliminaC'è già il vicesindaco che fa le ronde nei boschi per controllare se ci sono i bracconieri!