26.000 insegnanti di sostegno, wireless, libri in prestito e mutui per costruire nuove scuole
Da gennaio assunzioni per il personale Ata. Borse di studio per i meritevoli
Quattrocento milioni per rendere la scuola italiana più “moderna e funzionale”, visto che “è il luogo oltre la casa dove i nostri figli passano la maggior parte del loro tempo”, come ha sottolineato il premier Enrico Letta: ecco cosa mette in campo il decreto scuola appena varato dal Consiglio dei ministri. Una parte consistente dei fondi va al diritto allo studio, sia degli studenti universitari che di quelli delle scuole superiori: borse di studio e bonus andranno a chi è svantaggiato ma anche a chi è meritevole. E poi ci sono interventi contro la dispersione scolastica, per l’orientamento, per l’edilizia (che sarà sostenuta dalla Banca europea degli investimenti), e ovviamente per consolidare e sostenere insegnanti e ausiliari: i docenti potranno andare al museo gratuitamente per accrescere le proprie competenze. Mentre il bonus maturità, che avrebbe creato “troppe iniquità”, è stato abolito fin da quest’anno. Ma andiamo con ordine.
WELFARE DELLO STUDENTE – Cento
milioni sono stati stanziati per aumentare il Fondo per le borse di
studio degli studenti universitari a partire dall’anno prossimo e per
gli anni successivi. “Vogliamo aiutare gli studenti medi, con contributi
per viaggi, ristorantii,
tutto ciò che può aiutare chi deve trasferirsi in un’altra città per
poter proseguire la propria formazione “, spiega il ministro
all’Istruzione Maria Chiara Carrozza. In questo progetto saranno
investiti 15 milioni. Altri 15 milioni saranno spesi, sempre per le
scuole superiori, per aumentare la connettività wireless.
Mentre sei
milioni sono stati destinati agli studenti iscritti alle scuole di alta
formazione artistica, musicale e coreutica, con una graduatoria per
l’assegnazione di specifiche borse di studio
LIBRI DI TESTO- Contro
il caro libri, gli studenti potranno usare anche i libri delle edizioni
precedenti, dando così spazio alla compravendita dei libri usati. Ma i
docenti, volendo, potranno anche sostituire i libri con altri materiali,
come estratti fotocopiati, diminuendo così i costi complessivi dei
libri da acquistare. I tetti di spesa dovranno essere assicurati dai
dirigenti scolastici, che potranno mettere il veto alle delibere del
collegio dei docenti che superano certi limiti. Mentre otto milioni
verranno usati per finanziare l’acquisto, da parte di licei e istituti
professionali, di libri di testo e e-book da dare in comodato d’uso agli
alunni più disagiati economicamente.
DISPERSIONE SCOLASTICA – “La scuola deve essere aperta tutto il giorno, per essere il luogo che i ragazzi vogliono frequentare”: così il ministro per gli Affari regionali Graziano Del Rio, che ha supportato il finanziamento di 15 milioni (3,6 per il 2013, 11,4 per il 2014) per la lotta alla dispersione scolastica. Anche grazie ad accordi con associazioni sportive e culturali, gli istituti dovranno rappresentare il perno della vita giovanile dei quartieri, con programmi di educazione motoria di qualità. Ma anche con il coinvolgimento di musei e fondazioni: l’anno prossimo ci saranno 3 milioni a disposizione per finanziare progetti didattici nei musei e nei siti di interesse storico, culturale e archeologico. E altri 13,2 milioni (3,3 per il 2014 e 9,9 per il 2015) per potenziare l’insegnamento della geografia generale ed economica, che suscita forte interesse da parte degli studenti.
DISPERSIONE SCOLASTICA – “La scuola deve essere aperta tutto il giorno, per essere il luogo che i ragazzi vogliono frequentare”: così il ministro per gli Affari regionali Graziano Del Rio, che ha supportato il finanziamento di 15 milioni (3,6 per il 2013, 11,4 per il 2014) per la lotta alla dispersione scolastica. Anche grazie ad accordi con associazioni sportive e culturali, gli istituti dovranno rappresentare il perno della vita giovanile dei quartieri, con programmi di educazione motoria di qualità. Ma anche con il coinvolgimento di musei e fondazioni: l’anno prossimo ci saranno 3 milioni a disposizione per finanziare progetti didattici nei musei e nei siti di interesse storico, culturale e archeologico. E altri 13,2 milioni (3,3 per il 2014 e 9,9 per il 2015) per potenziare l’insegnamento della geografia generale ed economica, che suscita forte interesse da parte degli studenti.
VIA IL BONUS- Niente
più bonus maturità per gli studenti in procinto di affrontare i test di
ammissione all’università. Ma in compenso i ragazzi saranno spinti a
effettuare le proprie scelte di futuro con maggiore consapevolezza:
saranno spesi 6,6 milioni ( di cui 1,6 per il 2013 e gli altri per
l’anno prossimo) per orientare gli studenti fin dal quarto anno di
scuola superiore, coinvolgendo anche le Camere di commercio e le agenzie
del lavoro. In quest’ottica, viene potenziata anche l’alternanza
scuola-lavoro.
NO AL FUMO -
Tutti gli spazi di pertinenza della scuola, compresi i cortili, saranno
vietati al fumo. E le sigarette elettroniche saranno equiparate a
quelle normali: pena multe salate, i cui proventi andranno investiti
nella prevenzione. “L’idea è che le scuole- spiega il ministro alla
Salute Beatrice Lorenzin – diventino sempre più portatrici di campagne
per la tutela della salute”.
PRESIDI E INSEGNANTI – Oltre
al diritto allo studio, il decreto affronta le problematiche di chi la
scuola contribuisce a crearla, tutti i giorni. Anche se si tratta di
“prime risposte”, come ha sottolineato Letta, il governo si impegna a
definire un piano triennale di immissioni in ruolo di personale docente,
educativo e Ata (ausiliari tecnico-amministrativi): si tratta di 69
mila persone che saranno stabilizzate entro il 2016. Immediatamente, via
libera all’immissione in ruolo di 26 mila insegnanti di sostegno per
l’assistenza di oltre 52 mila ragazzi disabili. Attenzione anche alla
formazione degli insegnanti: 10 milioni saranno utilizzati nel 2014 per
accrescere le competenze digitali, la preparazione per aiutare i ragazzi
ad alternare studio e lavoro, e la capacità di affrontare gli studenti
ad alto rischio socio-educativo. Altri dieci milioni serviranno per
garantire l’accesso gratuito dei docenti nei musei e nei siti culturali.
Per quanto riguarda i presidi, nelle regioni in cui i concorsi non si
sono ancora conclusi, saranno assegnati incarichi temporanei a reggenti
assistiti da docenti incaricati, esonerati dall’insegnamento. Ma per il
futuro cambierà la procedura: i dirigenti scolastici saranno selezionati
annualmente attraverso un corso concorso di formazione della scuola
nazionale dell’Amministrazione.
SPAZIO AGLI IMMIGRATI – Una
parte del provvedimento facilita la permanenza nel nostro Paese degli
studenti stranieri, che potranno vedersi rinnovato il permesso di
soggiorno per tutto il periodo in cui frequentano i corsi di formazione o
specializzazione. “Così si rende competitivo il nostro sistema
universitario”; spiega il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge.
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