Venti Comuni insieme per tutelare il verde tra Adda e Brembo.
Pronto lo studio per creare la Rete ecologica
Individua luoghi di pregio e aree critiche
Servirà per avviare interventi specifici nella zona
ANGELO MONZANI l'ECO DI BERGAMO,25.08.2013
Pronto lo studio per creare la Rete ecologica
Individua luoghi di pregio e aree critiche
Servirà per avviare interventi specifici nella zona
ANGELO MONZANI l'ECO DI BERGAMO,25.08.2013
Venti Comuni posti tra
i fiumi
Adda e Brembo e il Monte Canto
hanno deciso di ricreare la Rete
ecologica intercomunale per
la salvaguardia degli ambienti
naturali, dei quali si
vuole evitare la frammentazione.
Per questo hanno
creato un gruppo di
lavoro che recentemente
ha portato a
termine il progetto, in
conformità con la Rete
ecologica della Regione
Lombardia, che
avrà lo scopo di garantire
la connettività naturale tra le
principali aree. Lo studio territoriale
è stato effettuato dal Plis del
basso corso del fiume Brembo e
dai Comuni di Filago(capofila),
Boltiere, Bonate Sotto, Dalmine,
Madone, Osio Sopra e Osio
Sotto (questi sette fanno parte
del Plis basso Brembo),Ambivere,
Calusco d’Adda, Chignolo
d’Isola, Curno, Mapello, Medolago,
Ponte San Pietro, Presezzo,
Solza, Sotto il Monte,
Terno d’Isola, Treviolo e Villa
d’Adda.
L’obiettivo principale è la difesa
e la valorizzazione
della biodiversità
nel territorio bergamasco
dell’Isola tra
Adda e Brembo, e di
alcuni Comuni limitrofi.
I risultati dello studio,
coordinato dall’architetto
Bernardelli
e dall’ufficio tecnico
del Plis del basso corso
del Fiume Brembo, verranno
presentati nel convegno pubblico
previsto il 20 settembre al Castello
di Solza.
«In quella data, a seguito di
un’approfondita analisi dei risultati
ottenuti, il gruppo di lavoro
presenterà le aree individuate di
maggiore valenza naturale e
quelle che evidenziano maggiori
criticità, per le quali avviare il reperimento
dei fondi per progetti
di ricostituzione della rete ecologica
locale con la realizzazione
di nuovi sistemi verdi diffusi, costituiti
da boschi, siepi interpoderali
e fasce boscate, stagni ed
aree umide, sottopassaggi stradali
per piccola fauna ed altri accorgimenti
finalizzati all’attenuazione
degli investimenti di
mammiferi, uccelli e anfibi da
parte dei veicoli in circolazione e
altre opere coerenti con la tutela
e la valorizzazione della naturalità
diffusa – spiega Martina
Gelfi di Legambiente Cerca
Brembo, che fa parte del gruppo
di lavoro per il progetto "Tutelare
e valorizzare la biodiversità tra
Adda e Brembo" –. Si sono presi
in esame vari aspetti: dalle strutture
vegetali naturali e seminaturali
alla fauna, dal sottosuolo
alla pianificazione urbanistica e
alle infrastrutture». Sulla qualità
di alcuni corsi d’acqua il progetto
ha ottenuto anche la collaborazione
della società Consulenze
Ambientali di Scanzorosciate,
che ha partecipato all’approfondimento
di torrenti quali Lesina,
Dordo, Buliga, Grandone, oltre
che della roggia Brembilla e dei
fiumi principali: Brembo e Adda.
Terminate le indagini territoriali
si è proceduto alla sintesi finale.
Il progetto ha avuto inizio
tramite i bandi 2011 della Fondazione
Cariplo sull’attuazione della
Rete ecologica regionale, associando
i 20 Comuni come unica
entità territoriale, per uno studio
complessivo delle caratteristiche
territoriali del sottobacino idrografico
tra Adda e Brembo. ■
Adda e Brembo e il Monte Canto
hanno deciso di ricreare la Rete
ecologica intercomunale per
la salvaguardia degli ambienti
naturali, dei quali si
vuole evitare la frammentazione.
Per questo hanno
creato un gruppo di
lavoro che recentemente
ha portato a
termine il progetto, in
conformità con la Rete
ecologica della Regione
Lombardia, che
avrà lo scopo di garantire
la connettività naturale tra le
principali aree. Lo studio territoriale
è stato effettuato dal Plis del
basso corso del fiume Brembo e
dai Comuni di Filago(capofila),
Boltiere, Bonate Sotto, Dalmine,
Madone, Osio Sopra e Osio
Sotto (questi sette fanno parte
del Plis basso Brembo),Ambivere,
Calusco d’Adda, Chignolo
d’Isola, Curno, Mapello, Medolago,
Ponte San Pietro, Presezzo,
Solza, Sotto il Monte,
Terno d’Isola, Treviolo e Villa
d’Adda.
L’obiettivo principale è la difesa
e la valorizzazione
della biodiversità
nel territorio bergamasco
dell’Isola tra
Adda e Brembo, e di
alcuni Comuni limitrofi.
I risultati dello studio,
coordinato dall’architetto
Bernardelli
e dall’ufficio tecnico
del Plis del basso corso
del Fiume Brembo, verranno
presentati nel convegno pubblico
previsto il 20 settembre al Castello
di Solza.
«In quella data, a seguito di
un’approfondita analisi dei risultati
ottenuti, il gruppo di lavoro
presenterà le aree individuate di
maggiore valenza naturale e
quelle che evidenziano maggiori
criticità, per le quali avviare il reperimento
dei fondi per progetti
di ricostituzione della rete ecologica
locale con la realizzazione
di nuovi sistemi verdi diffusi, costituiti
da boschi, siepi interpoderali
e fasce boscate, stagni ed
aree umide, sottopassaggi stradali
per piccola fauna ed altri accorgimenti
finalizzati all’attenuazione
degli investimenti di
mammiferi, uccelli e anfibi da
parte dei veicoli in circolazione e
altre opere coerenti con la tutela
e la valorizzazione della naturalità
diffusa – spiega Martina
Gelfi di Legambiente Cerca
Brembo, che fa parte del gruppo
di lavoro per il progetto "Tutelare
e valorizzare la biodiversità tra
Adda e Brembo" –. Si sono presi
in esame vari aspetti: dalle strutture
vegetali naturali e seminaturali
alla fauna, dal sottosuolo
alla pianificazione urbanistica e
alle infrastrutture». Sulla qualità
di alcuni corsi d’acqua il progetto
ha ottenuto anche la collaborazione
della società Consulenze
Ambientali di Scanzorosciate,
che ha partecipato all’approfondimento
di torrenti quali Lesina,
Dordo, Buliga, Grandone, oltre
che della roggia Brembilla e dei
fiumi principali: Brembo e Adda.
Terminate le indagini territoriali
si è proceduto alla sintesi finale.
Il progetto ha avuto inizio
tramite i bandi 2011 della Fondazione
Cariplo sull’attuazione della
Rete ecologica regionale, associando
i 20 Comuni come unica
entità territoriale, per uno studio
complessivo delle caratteristiche
territoriali del sottobacino idrografico
tra Adda e Brembo. ■
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