La tesoriera di voghera
Giorgio Gandola - L'ECO DI BERGAMO.
Sarebbero bastate la concretezza, la risparmiosità, la saggezza della casalinga di Voghera per gestire le casse di un partito italiano. Tanto entra, tanto esce. Lista della spesa: questo si compra, questo no. Se a gestirli fosse stata la casalinga di Voghera tratteggiata con inimitabile stile da Arbasino adesso i partiti non sarebbero in preda al panico. E invece lo sono perchè il governo ha deciso di tagliare il finanziamento pubblico. È la prima vittoria di Beppe Grillo, è l'imposizione al Parlamento di un'agenda inedita che parte dalle aspettative della maggioranza degli italiani. Basta denaro a pioggia, milioni di euro che finiscono in ostriche e champagne o in imbarazzanti party in maschera, esempi degradanti di una politica degli aperitivi, incapace di offrire risposte alle aspettative degli italiani. Basta finanziamento pubblico. Così, mentre il Pdl non fa una piega (per forza, è sufficiente il finanziamento privato di Berlusconi), il Pd vede spalancarsi l'abisso. Si teme la cassa integrazione dei 180 dipendenti e l'ex tesoriere Ugo Sposetti sottolinea: «Resterà a casa chi fa le pulizie o risponde al telefono per mille euro al mese». È un'implicita ammissione di colpa. È come dire: fino a quando potevamo fare debiti e attingere alle tasche di Pantalone stavamo in piedi, adesso non più. Domandina dal fondo della sala: se non siete capaci di far quadrare i conti del partito come pensate di far quadrare quelli del Paese?
Non ci hanno mai pensato a far quadrare i conti del Paese che, appunto, non quadrano da troppo tempo. L'unica loro preoccupazione è stata rastrellare risorse per strafogarsi nel lusso più sfrenato sfruttando, per buon peso, il lavoro di chi li serviva a mille euro al mese. E poi sono gli altri i "padroni" cattivi.
RispondiEliminaI compagni del PD, devono solo mettere in pratica quanto predicato sino ad ora. Loro che vivevano per il popolo, adesso restituiscano quanto hanno incassato indegnamente;vendano gli appatamenti intestati ai figli, alle mogli,alle amanti, ai familiari delle amanti e con il ricavato consentano ai loro dipendenti sciaquini (perche' solo costoro diventano loro servi) di sopravvivere. Altrimenti aprano imprese agricole e incomincino tutti assieme a zappare, a mungere, a coltivare cavoli. Solo cosi' capiranno come hanno costretto a vivere milioni di italiani.
RispondiEliminaNon cantiamo vittoria prima del tempo.Nell' articolo da voi inseritomanca quando viene tolto il finanziamento (2017) le forme di compensazione che si sono creati.
RispondiEliminaSarà la stessa cosa fatta dalla regione che si è dovuta diminiure lo stipendio ma si è aumentato il rimborso spese.
l.e.o
logico se uno è abituato a prendere rubli a iosa come farà a saper gestire e quei polli che li votano che ci trovano in questi.. forse un gruzzolo anche per loro peccato che non riceveranno mai niente solo disoccupazzione e tasse e tra poco finirà anche la pensione
RispondiEliminapenso che facciano fare l eutanasia obbligatoria o un vaccino che ti fa morire sopra i 70 anni cosi lavori e smetti e poi muori subito
mort tua vita mea
che tristezza di un sistema in declino cosi sistemano un pò i conti
libero