Con Formigoni se ne va
la carta dei servizi
della Lombardia
Non serve più: la carta regionale dei servizi della Lombardia, voluta e attuata dall'ex governatore Roberto Formigoni, che
ci fa compagnia nel portafoglio da una quindicina d'anni ora va in
pensione. Verrà sostituita dalla nuova tessera sanitaria nazionale che
sarà distribuita dall'autunno, via via fino al 2016.
Lo hanno confermato i vertici di Lombardia informatica nel corso di un’audizione alla commissione Bilancio del Pirellone.
La nuova carta sarà di colore azzurro e la parte anteriore riporterà gli stessi dati contenuti nell’attuale “Crs”, distribuiti in modo leggermente diverso fatta eccezione per il “codice assistito” e con la possibilità di leggerli in braille.
In dieci anni la tessera regionale è costata 1,5 miliardi di euro. Ma dei ben 9,5 milioni di lombardi che l’hanno ricevuta, con tanto di lettera autografa dell’ex governatore Roberto Formigoni, in realtà solo duecentomila l’hanno usata per i servizi promessi: prenotare visite, firmare documenti, presentare pratiche, evitare code e soprattutto scegliere il medico di base o accedere ai finanziamenti per la disoccupazione.
Per accedere a tutto ciò, infatti, è ancora necessario andare agli sportelli delle Asl per chiedere un codice pin e ricevere un apparecchio da collegare al proprio computer. Una procedura che ha finito per scoraggiare la maggior parte dei cittadini.
Così la carta, vanto dell’ex governatore, ha finito per sostituire solo il codice fiscale e consentire l’acquisto delle sigarette nei distributori automatici.
Lo hanno confermato i vertici di Lombardia informatica nel corso di un’audizione alla commissione Bilancio del Pirellone.
La nuova carta sarà di colore azzurro e la parte anteriore riporterà gli stessi dati contenuti nell’attuale “Crs”, distribuiti in modo leggermente diverso fatta eccezione per il “codice assistito” e con la possibilità di leggerli in braille.
In dieci anni la tessera regionale è costata 1,5 miliardi di euro. Ma dei ben 9,5 milioni di lombardi che l’hanno ricevuta, con tanto di lettera autografa dell’ex governatore Roberto Formigoni, in realtà solo duecentomila l’hanno usata per i servizi promessi: prenotare visite, firmare documenti, presentare pratiche, evitare code e soprattutto scegliere il medico di base o accedere ai finanziamenti per la disoccupazione.
Per accedere a tutto ciò, infatti, è ancora necessario andare agli sportelli delle Asl per chiedere un codice pin e ricevere un apparecchio da collegare al proprio computer. Una procedura che ha finito per scoraggiare la maggior parte dei cittadini.
Così la carta, vanto dell’ex governatore, ha finito per sostituire solo il codice fiscale e consentire l’acquisto delle sigarette nei distributori automatici.
Giovedì, 30 Maggio, 2013 - BERGAMONEWS
Un miliardo e mezzo di Euro che finiscono nel cesso, così alla fine i cessi si intasano e ci si trova nella merda fino al collo come ora.
RispondiEliminaIngenuamente speriamo che la nuova tessera sia veramente facilmente utilizzabile per gli scopi prefissi così da costituire un'utilità per il cittadino e non serva ancora ad ingrassare i soliti noti.
Chi vive sperando....