VIA L'IMU SULLA PRIMA CASA A GIUGNO.
Niente Imu a giugno, stop all’aumento dell’Iva e riforme costituzionali in tempi stretti: diciotto mesi. Questi in sintesi gli obiettivi prioritari del presidente del ConsiglioEnrico Letta nel suo discorso di insediamento in Parlamento di lunedì 29 aprile dopo di che il nuovo Governo ha ottenuto la fiducia dalla Camera con 453 s', 153 no (Movimento 5 stelle e Sel) mentre la Lega si è astenuta.
Niente Imu a giugno, stop all’aumento dell’Iva e riforme costituzionali in tempi stretti: diciotto mesi. Questi in sintesi gli obiettivi prioritari del presidente del ConsiglioEnrico Letta nel suo discorso di insediamento in Parlamento di lunedì 29 aprile dopo di che il nuovo Governo ha ottenuto la fiducia dalla Camera con 453 s', 153 no (Movimento 5 stelle e Sel) mentre la Lega si è astenuta.
Nel programma del governo Letta svettano anche la riduzione della tassazione sul lavoro stabile, in particolare per giovani e per i nuovi assunti, la legge elettorale “Non si può più andare al voto con il Porcellum” e infine un’apertura al reddito minimo per le famiglie bisognose. Il discorso di Letta abbraccia diversi temi che sono rimasti aperti da mesi e che chiedono interventi. Di fronte a tante emergenze Letta si sente come Davide nella valle di Elah, in attesa di affrontare Golia. Ma non teme le prove che lo aspettano.
IL GRAZIE A NAPOLITANO E A BERSANI
“Quella del presidente Napolitano è stata - lo sappiamo - una scelta eccezionale afferma Letta -. Eccezionale perché tale è il momento che l'Italia e l'Europa si trovano a vivere oggi. Di fronte all'emergenza il presidente della Repubblica ci ha invitato a parlare il linguaggio della verità. Ci ha chiesto di offrire in extremis, al Paese e al mondo, una testimonianza di volontà di servizio e senso di responsabilità”. “Non potrei iniziare questo discorso, in un passaggio cosi impegnativo, senza un accenno personale ed esprimere un senso di gratitudine profonda verso chi con generosità e senso antico della parola "lealtà" mi sostiene anche in questo difficile passaggio: Pierluigi Bersani”. L’EUROPA E LA FINANZA
“L'Europa può tornare ad essere motore di sviluppo sostenibile - e quindi di speranza e di costruzione di futuro - solo se finalmente si apre. Il destino di tutto il continente è strettamente legato. Non ci possono essere vincitori e vinti se l'Europa fallisce questa prova. Saremmo tutti perdenti: sia nel Sud che nel Nord del continente”. Non manca un invito ad una maggiore integrazione verso un'Europa Federale: “Il rischio di un'unione monetaria senza unione politica e unione bancaria diventeranno insostenibili: come la crisi di questi cinque anni ci ha mostrato”.
POLITICHE PER I GIOVANI
“Senza crescita e coesione l'Italia è perduta. Il Paese, invece, può farcela” rimarca Letta. “La riduzione fiscale senza indebitamento sarà un obiettivo continuo e a tutto campo – aggiunge -. Anzitutto, quindi, ridurre le tasse sul lavoro, in particolare su quello stabile e quello per i giovani neo assunti. Poi una politica fiscale della casa che limiti gli effetti recessivi in un settore strategico come quello dell'edilizia, con includere incentivi per ristrutturazioni ecologiche e affitti e mutui agevolati per giovani coppie”.
PRIMA RATA IMU, IVA E PATTO DI STABILITA’
“Bisogna superare l'attuale sistema di tassazione della prima casa – evidenzia il presidente del Consiglio - intanto con lo stop ai pagamenti di giugno per dare il tempo a Governo e Parlamento di elaborare insieme e applicare rapidamente una riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti. Misure ulteriori dovrebbero essere il pagamento di parte dei debiti delle Amministrazioni pubbliche; l'allentamento del Patto di stabilità interno; la rinuncia all'inasprimento dell'Iva; l'aumento delle dotazioni del Fondo Centrale di Garanzie per le piccole e medie imprese e del Fondo di Solidarietà per i mutui. Ma questi provvedimenti - sebbene necessari nel breve termine - non sono sufficienti”.
GIUSTIZIA
“La giustizia deve essere giustizia innanzitutto per i cittadini – rimarca il premier -. La ripresa ritornerà anche se i cittadini e gli imprenditori italiani e stranieri saranno convinti di potersi rimettere con fiducia ai tempi e al merito delle decisioni della giustizia italiana. E tutto questo funzionerà se la smetteremo di avere una situazione carceraria intollerabile ed eccessi di condanne da parte della Corte dei diritti dell'uomo. Ricordiamoci sempre che siamo il paese di Cesare Beccaria!”.
INDUSTRIA, RICERCA E SVILUPPO
“Per rilanciare il futuro industriale del Paese, bisogna scommettere sullo spirito imprenditoriale e innovare e investire in ricerca e sviluppo – prosegue Letta -. Per questo intendiamo lanciare un grande piano pluriennale per l'innovazione e la ricerca, finanziato tramite project bonds. La ricerca italiana può e deve rinascere nei nuovi settori di sviluppo, come ad esempio l'agenda digitale, lo sviluppo verde, le nanotecnologie, l'aerospaziale, il biomedicale. Si tratta di fare una politica industriale moderna, che valorizzi i grandi attori ma anche e soprattutto le piccole e medie imprese che sono e rimarranno il vero motore dello sviluppo italiano. Oltre all'alta tecnologia bisogna investire su ambiente ed energia”.
MENO BUROCRAZIA
“Tutta l'impresa italiana, per crescere, ha bisogno di più semplicità, di un'alleanza tra la pubblica amministrazione e la società, senza tollerare le sacche di privilegio – evidenzia il premier -. La burocrazia non deve opprimere la voglia creativa degli italiani ed è per questo che bisognerà rivedere l'intero sistema delle autorizzazioni. Bisogna snellire le procedure e avere fiducia in chi ha voglia di investire, creare, offrire posti di lavoro”.
CULTURA E TURISMO COME RISORSA
“Dobbiamo rilanciare il turismo e, soprattutto, attrarre investimenti. Rimuoviamo quegli ostacoli che fanno sì che l'Italia per molti non sia una scelta di vita. Questo significa puntare sulla cultura, motore e moltiplicatore dello sviluppo, o sulle straordinarie realtà dell'agro-alimentare – sottolinea Letta -. Questo significa valorizzare e custodire l'ambiente, il paesaggio, l'arte, l'architettura, le eccellenze enogastronomiche, le infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali e aeroportuali”.
LA RIFORMA DELLA POLITICA
“Vorrei che questo governo inaugurasse una fase nuova nella vita della Repubblica. Non il canto del cigno di un sistema imploso sulle sue troppe degenerazioni, ma un primo impegno per la ricostruzione della politica e del nostro modo di percepirci come comunità – afferma Letta -. La verità è che la politica ha commesso troppi errori. Si è erosa, giorno dopo giorno, la credibilità della politica e delle istituzioni, vittime di un presentismo - vale a dire dell'ossessione del consenso immediato - che bloccato il Paese”. Per cominciare – secondo Letta: “bisogna recuperare decenza, sobrietà, scrupolo, senso dell'onore e del servizio e, infine, la banalità della gestione di un buon padre di famiglia”.
“Vedo oggi una via stretta, ma possibile, per una riforma anche radicale del sistema istituzionale e del sistema politico – conclude Letta -. Un imperativo deve essere chiaro a tutti noi fin dal primo momento: in questa materia negli ultimi decenni abbiamo assistito troppe volte all'avvio di percorsi riformatori che si presentavano come risolutori, che nelle intenzioni anche sincere di chi li proponeva, promettevano di regalarci istituzioni più efficienti e capaci di decidere, oltre che maggiormente vicine ai cittadini, e che invece si sono infranti contro veti reciproci, chiusure partigiane, prese di posizione strumentali e contrapposizioni dannose nonostante i reiterati richiami del Presidente della Repubblica”
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Vuoi vedere che anche in politica e' finito il periodo di inverno (per noi) e si e' imboccata una nuova via? il buon senso sembra prevalere sui comandamenti dell'alta finanza e l'interesse degli italiani essere tenuto in considerazione. Aspettiamo con impazienza, sperando che la montagna non abbia partorito il solito topolino.
RispondiEliminanon ti preoccupare la matrix ti da il dolcetto ma peccato che si sono dimenticati tutte le pietanzeche ci so no prima a quello ci pensano loro...
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