LA BATTAGLIA SBAGLIATA DEI GRILLINI.
ALBERTO KRALI
ALBERTO KRALI
Per chi non l'avesse capito, la partita per l'Italia in recessione è l'euro. Se sommiamo i voti del Movimento 5 Stelle con quelli dei berlusconiani e degli astenuti, le elezioni hanno detto chiaro che la maggioranza degli italiani è disposta a lasciare la moneta unica. È però una maggioranza oscillante, perché il Pdl ha brandito l'arma del malcontento per raccogliere voti, ma è aperto a tutto e a tutti: basta che Berlusconi la faccia franca. Gli astenuti sono fisiologici: sono tanti perché nauseati dai partiti. Il nocciolo duro degli antieuro sono i grillini. Il motivo è semplice: l'uscita dalla moneta unica è il collasso necessario per rivendicare la purezza della rivoluzione. I fronti in guerra sono due: da una parte il reddito fisso, pensionati, impiegati e funzionari statali che fondano le loro fortune sulla stabilità della moneta, e dall'altro le piccole imprese, il popolo dell'Iva falcidiato dalla mancanza di lavoro e costretto a chiudere e licenziare. Se la crisi avanza su questo binario, per loro non vi sarà scampo. A questi si aggiungono i giovani, che non costituiscono una categoria professionale e non hanno rappresentanza. Sono i perdenti del presente e del futuro: quelli che disertano le assemblee del centrosinistra e del centrodestra e affollano le piazze di Grillo. Con l'uscita dall'euro la partita si rovescerebbe, perché i redditi fissi verrebbero falcidiati dalla svalutazione e dell'inflazione, mentre si aprirebbero prospettive per le piccole imprese che, senza una moneta forte, potrebbero recuperare competitività nei prezzi. Torneremmo al capitalismo straccione che, incapace di aumentare produttività attraverso l'innovazione, si affida alle svalutazioni competitive. Un mondo che ha portato l'Italia alla grande crisi valutaria del '92. L'idea dell'euro nasce allora come antidoto alle miserie della liretta facile. Un risultato, però, l'uscita dall'euro nel breve termine l'ottiene: aumenta il lavoro e l'occupazione, e ai giovani si aprono possibilità d'impiego. Per essere competitivi le vie sono due e l'ha detto Draghi l'altro ieri al vertice dell'Eurogruppo: o si aumenta la produttività con la ricerca, l'innovazione e la formazione professionale, oppure si tagliano i costi del lavoro e quindi i salari. Ce n'è una terza che il capo della Bce ovviamente esorcizza, e cioè la strada dell'uscita dall'euro. Una via che si chiama inflazione e porta il Paese a giocare in serie B e a competere con i Paesi poveri, la cui unica arma è la manodopera. Quella a prezzi stracciati che neanche un'Italia a turbo-inflazione potrebbe eguagliare. Chi la tiene la concorrenza di Paesi che una volta erano il Terzo mondo? Una povertà che s'affaccia al benessere e preme con bassi costi di manodopera e con crescente innovazione di prodotto. Perché una cosa va capita: il Muro di Berlino non difendeva i Paesi che erano al di là, ma noi che eravamo nella parte protetta del mondo. Quando la cortina di ferro è caduta, il capitalismo è diventato di tutti, anche dei comunisti cinesi e miliardi di uomini affamati si sono messi in competizione con l'Occidente. L'Italia con i suoi 60 milioni di abitanti è 27ª nella graduatoria mondiale. Un nulla al cospetto di Cina, India, Sudamerica. E questo vale anche per la ricca Germania. Angela Merkel l'ha capito: il rigore non basta se avanza il populismo. Così a Bruxelles, l'altro ieri, s'è lanciata: si può derogare dai vincoli di bilancio se si fanno investimenti produttivi. Ecco perché Berlino si terrà i caotici italiani e, a dispetto di Grillo, sosterrà l'euro.
rimanere nell euro ma cambiare il rapporto nefasto troppo alto fatto dall nostro amico prodi e da quelli che ne concordarono il rapporto in lira
RispondiEliminaallora si che si comincerà a risorgere
i pensionati a coppia o sing non devono superare i 2000 euri e questo dev essere il tetto massimo visto che un operaio ne prende 1000-1200..
la balla dell pensionamento e riforma fornero appoggiata dall pd.pdl.monti togliere e riformulare con base quella che c era prima: perchè morire prima dell pensionamento e prendere una pensione da fame dopo aver lavorato e spaccato la schiena una vita è VERGOGNOSO DA SCHIAVI
e tutti paghino le tasse con un controllo style ghestapo da parte dei comuni
questo lo vogliono ... no e allora rivoluzione
libero
vi voglio ricordare che in germania nei supermercati il prezzo medio dei prodotti è decisamente inferiore ai nostri e le BALLE cjhe costa di più non le duicano!!! e la paga di un operaio viaggia sui circa 2700.2800 euri
RispondiEliminacosè che non funziona da noi......... ritornando al discorso precedente in primis il rapporto o la dichiarazione di morte di prodi e suoi consociati che calò le braghe con l euro
adesso si torna indietro e si riformula tutto o non gli paghiamo il debito o gli diamo alla merkel e pincopallini quello che possiamo..
libero