BUON VOTO!
È un'arma importante, il voto, non sprechiamolo.
Altrimenti ci resterà solo la magra consolazione di lamentarci della casta politica «dopo», ad assemblee elette.
Ricordiamocene quando ci troveremo nel seggio con la scheda e la matita in mano.
Torniamo a essere cittadini consapevoli delle nostre responsabilità civili e sociali.
Torniamo a essere cittadini consapevoli delle nostre responsabilità civili e sociali.
Altrimenti continueremo a essere sudditi....
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BUONGIORNO
23/02/2013
Impopolare
Cari elettori, mi chiamo Parlante Grillo, ma non sono parente né candidato, quindi posso concedermi il lusso di sussurrare alcune scomodità. Tutti coloro che ci chiedono il voto, chi più chi meno, usano lo stesso trucco: farci credere che noi siamo i buoni. I cattivi sono sempre gli altri e cambiano in base alla platea - si va dai comunisti ai commercialisti - ma si tratta di razze aliene. La più diffusa è quella dei politici, creature mostruose propagatesi prendendo a prestito i corpi di Fiorito e Lusi, le giacche di Formigoni e la grammatica di Scilipoti. Il messaggio è semplice: non è il sistema a essere marcio, ma chi lo guida. Basta mettere i buoni al posto dei cattivi e tutto cambierà.
C’è un punto però che mi lascia perplesso. A quanto ammonta l’esercito dei cattivi? I politici sono alcune migliaia, ma seppur famelici e infaticabili, non possono essere riusciti da soli a combinare questo guaio. Evasori, mafiosi, corruttori, affondatori d’imprese, ciechi che ci vedono, figli di, incapaci, figli di incapaci, burocrati inamovibili. Un aiutino da costoro (oltre che da chi li ha sempre votati ben sapendo chi erano) i cattivi lo avranno ricevuto? E siamo sicuri che in mezzo ai buoni non si annidi qualche esponente delle categorie succitate, magari quel signore che sta gridando «Morte alla Casta» e per gridarlo meglio ha lasciato l’auto nel posto riservato ai disabili? Non suggerisco di astenersi o di scappare all’estero, ma di dare un voto adulto: senza deleghe in bianco e senza illusioni che non siano quella di cambiare un po’ l’aria nelle stanze chiuse del potere. Senza dimenticare che nel bene e nel male voteremo degli italiani: come loro, ma anche come noi.
Votare o non votare, votare in un senso o in un altro, non sposta di molto la situazione se dietro al voto o all’astensione non c’è un impegno costante al cambiamento personale e complessivo che dura 365 giorni all’anno e non aspetta solo il momento di fare una croce su di una scheda.
RispondiEliminachi dissenta a tutte le buone ragioni ..domanda personale il perchè in italia un disoccupato non possa prendere un mensile di sostentamento dignitoso come avviene nell resto d europa ???
perchè si deve lavorare per poi prendere una miseria sempre chè sia ancora in vita : francia danno 85 % dell ultima retribuzione italia forse il 50
siamo in europa solo per sputare sangue o cosa
DITEMELO votateli votateli .. cè grillo pilotato bene ad hoc da chi prima sponsorizzava prodi.. ovvio blabla di sinistra
libero