VILLA D’ADDA.
CHIACCHIERATA CON ANTONIO PERICO
Titolare dell’OMONIMA AZIENDA AGRICOLA della ROSSERA di
VILLA D’ADDA.
Pensando di fare cosa gradita ai parecchi
vignaioli,pensionati ed hobbysti,villadaddesi e limitrofi,abbiamo visitato le
cantine nei sotterranei del palazzo della Rossera e abbiamo chiesto al signor
Antonio,esperto titolato in materia e gentilmente disponibilissimo, informazioni che
riteniamo sicuramente utili soprattutto per chi si interessa della coltivazione
della vite.
Cantina dell'Azienda Perico
I vitigni normalmente impiantati nei vigneti locali sono il Merlot
e il Cabernet,che risultano particolarmente adatti ai nostri terreni.
Ultimamente qualche coltivatore sta introducendo il Rebo,vitigno che per tipologia e periodo di maturazione si avvicina
maggiormente al Merlot. Si tratta comunque di vitigni che danno solitamente
rese soddisfacenti,sia come quantità che come qualità.
Siccome la maggior parte dei nostri vigneti sono a terrazzamenti,secondo
il signor Perico non andrebbero vangati
o zappati,come spesso succede,per fertilizzare le viti ed utilizzare il terreno
per l’ortaglia. Smuovere il terreno,infatti,favorisce gli smottamenti delle
balze in seguito alle piogge persistenti. Per la fertilizzazione delle viti è
sufficiente lasciare sul terreno l’erba sfalciata periodicamente,che diventa un
ottimo fertilizzante e favorisce la stabilità delle balze.
Le malattie che maggiormente possono colpire i nostri
vigneti sono l’oidio, detto anche
mal bianco,la peronospora e la flavescenza
dorata(una pericolosa malattia della vite
che in questi ultimi anni ha iniziato a colpire anche il nostro territorio),che
si combattono con prodotti da irrorare periodicamente sulle viti e sui
grappoli.
Tutti i prodotti normalmente in commercio sono efficaci,ma,secondo l’esperto,bisogna
saperli usare correttamente.Occorre infatti controllare i dosaggi e il giusto
periodo per l’irrorazione;la quale,secondo Antonio Perico andrebbe preferibilmente
eseguita con mezzi idonei,abbandonando,se possibile,le pompe a mano,che spesso presentano
perdite di liquidi(che sono comunque tossici per noi) che vanno a finire sugli indumenti
e i vestiti,con conseguenti rischi per la salute.
Più sicuro ed efficare sarebbe l’uso
di atomizzatori,con i quali si risparmia tempo e prodotto ehanno maggiore efficacia.
In merito poi alla lotta contro la flavescenza dorata(la famosa “cicalina”),sembra
da noi,purtroppo,alquanto lungi dall’essere debellata.Questo anche perché nelle
vicinanze dei vigneti coltivati e trattati esistono terreni incolti o vigneti
abbandonati dove l’insetto prospera e poi si trasferisce nei vigneti sani
terminato l’effetto dei trattamenti anticicalina. Secondo il nostro esperto
Perico sembra (incredibile,ma vero)che dove è ancora in uso il tradizionale
trattamento con solfato di rame e calcina le viti risultino più resistenti agli attacchi di questo insetto e si presentano comunque più sane e
rigogliose.
Per quanto riguarda la vendemmia,il Signor Perico suggerisce
indicativamente che l’uva può considerarsi matura al punto giusto quando la
gradazione zuccherina supera i 20 gradi zuccherini. Gli strumenti
più usati per queste misurazioni sono il rifrattometro e il mostimetro.
Nel periodo della maturazione le misurazioni vanno effettuate quasi ogni giorno; quando il contenuto in zucchero, misurato con uno dei due strumenti, si mantiene costante per 2 o 3 giorni siamo nel momento ottimale per la vendemmia.
Una volta stabilito il grado zuccherino si può calcolare con buona approssimazione il contenuto in alcol del futuro vino.
Visto che 1 parte di zucchero, produce tramite fermentazione 0,6 parti di alcol, basterà moltiplicare il grado zuccherino misurato per 0,6 per conoscere il probabile grado alcolico del vino che sarà prodotto.
Nel periodo della maturazione le misurazioni vanno effettuate quasi ogni giorno; quando il contenuto in zucchero, misurato con uno dei due strumenti, si mantiene costante per 2 o 3 giorni siamo nel momento ottimale per la vendemmia.
Una volta stabilito il grado zuccherino si può calcolare con buona approssimazione il contenuto in alcol del futuro vino.
Visto che 1 parte di zucchero, produce tramite fermentazione 0,6 parti di alcol, basterà moltiplicare il grado zuccherino misurato per 0,6 per conoscere il probabile grado alcolico del vino che sarà prodotto.
La pigiatura andrebbe fatta con pigiaderapatrici,in modo che
i raspi vengano eliminati e non rimangano nei tini durante la fermentazione. Nella
vinificazione in rosso, la
svinatura dev'essere eseguita assai tempestivamente
anche perchè dalla scelta del momento in cui si compie dipende in parte la
qualità del vino. Il persistere delle vinacce nel mosto, infatti, fa aumentare
il sapore tannico, il corpo e il colore. Secondo il tipo di prodotto
desiderato, dunque, la svinatura può essere fatta dopo 6-8 giorni dall'inizio della
fermentazione, o anche anticipata qualora si voglia un vino rosso di modesta
intensità colorante e non molto ricco di corpo. In questo caso la si esegue
dopo un massimo di 3-4 giorni,
quando, in realtà, il mosto è ancora abbastanza lontano dalla sua totale
trasformazione in vino. La completa trasformazione degli zuccheri si effettua
successivamente, in assenza di vinacce, nella fase lenta della fermentazione.
Cantina Perico:torchio elettrico.
La torchiatura dovrebbe essere abbastanza leggera,onde
evitare di avere poi un vino con troppo alta concentrazione di tannino che lo
renderebbe troppo “duro” e amaro.
La potatura delle viti,infine,andrebbe,sempre secondo il
nostro esperto,eseguita alla caduta delle foglie,perché effettuata a foglie
ancora verdi si corre il rischio di indebolire e rovinare i vitigni,dato che la
foglia è importantissima,rappresentando in pratica i polmoni della vite e non
andrebbe quindi tolta prima del termine del suo ciclo vitale.
Il vino prodotto nei nostri vigneti,per concludere,si presta
ottimamente anche per l’invecchiamento,che andrebbe effettuato in barriques di
legno,che non è difficile reperire nel mercato dell’usato garantito a prezzi
ragionevoli(una barrique di circa 250 litri quasi nuova si può trovare al
prezzo di circa 80 €).
La Rossera di Villa d'Adda
NOTIZIE SULL’AZIENDA:
L’Azienda Agricola ANTONIO PERICO produce e commercializza
vini rossi Cabernet e Merlot (con indicazione geografica tipica del consorzio VALCALEPIO,in
cui è inserito anche il territorio di Villa d’Adda),vini bianchi,olio d’oliva
di produzione propria in uliveti della Toscana,miele di produzione locale e
legna da ardere.
L’azienda concede anche il taglio,sotto supervisione,di
boschi di sua proprietà a privati che ne facciano richiesta.
Ringraziamo sentitamente il Signor Antonio Perico per la sua disponibilità e gentilezza.
ottimo vino ma un plauso particolare alla vendemmiatrice i miei complimenti
RispondiEliminalibero
Per la prossima vendemmia puoi offrirti per aiutarla!
EliminaComplimenti al sig. Antonio che ha saputo conservare e tramandare l'arte dei viticoltori, contribuendo pure alla conservazione del territorio che altri barbari hanno invece deturpato. A costoro, anziche' degustare il buon vino prodotto, bisognerebbe far bere solo acqua rossa di Hidrogest.
RispondiEliminaE poi questi paladini del cemento per cercare di mettersi la coscienza a posto compreno le barbatelle e le regalano ai pensionati dicendo che sono il regalo del sindaco e dell'assessore,mentre le comprano coi soldi di tutti noi!
EliminaMa cosa credono questi bugiardoni:che i pensionati siano tutti imbecilli?
RispondiEliminaProprio come quell'ignorantone coinvolto nella pappamangia dei lottizzi che scriveva lettere anonime ad un pensionato vignaiolo che commentava negativamente le scelte cementificatrici dell'attuale amministrazione.
RispondiEliminaQuesto poco anonimo burino aveva il coraggio di scrivere:"Critichi il sindaco.Però ti fanno comodo le viti che ti regala"
Le viti non le regala il sindaco!
Informati,ignorantone!
V.A.
Complimenti al Sig. Antonio Perico: meriterebbe l'istituzione di un assessorato per la tutela del territorio - agricoltura e turismo. Infondo Villa d'Adda per la bella tipologia geologica collinare e boschiva e per i meravigliosi panorami potrebbe essere vocata al turismo "verde".
RispondiElimina