Crolla il mercato della casa:
- 26%
Continua a peggiorare la crisi dell'edilizia: nel 2012 gli investimenti in costruzioni in Italia sono in calo del 6% rispetto all'anno scorso, dopo una riduzione del 5,3% già registrata nel 2011. Lo affermano dati dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance). Sempre secondo le stime fornite dall'Ance, emerse nel corso di un convegno sul «Piano città» lanciato dal governo, dall'inizio della crisi, cioè nel periodo 2008-2012, il calo di investimenti nel settore è stato del 25,8%, con un crollo per le nuove abitazioni (-44%) e la sola tenuta delle spese (+ 9%) per le manutenzioni straordinarie. Insomma, si sistemano gli edifici già esistenti (anche se il 37% delle abitazioni in Italia è considerato vecchio perché edificato negli anni che vanno dal 1946 al 1971) e si costruisce molto meno, anche se il saldo tra nuove famiglie e case segnerebbe un deficit di queste ultime, con una necessità teorica di quasi seicentomila nuove case per far fronte alla domanda.
La crisi travolge il mattone
La vendita di case fa -27%
Il trimestre peggiore da quando si fanno le rilevazioni
Crolla anche il mercato della casa, la casa che è il grande amore degli italiani quando si tratta di investire, e questo dimostra - se ce n’era bisogno - che la crisi è proprio nera. Dice l’Agenzia del territorio (cioè il catasto) che il settore immobiliare va di male in peggio e nel terzo trimestre del 2012 le compravendite registrano la caduta più forte da quando viene rilevato il loro numero, cioè dal 2004.
Fra luglio e settembre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2011 gli affari immobiliari sono scesi del 25,8% complessivo e in particolare nel settore residenziale, cioè per le abitazioni, il tonfo è del 26,8%.
Il terzo trimestre peggiora i già forti ribassi dei primi due (c’era stato un -24,9% complessivo nel secondo trimestre e un -25,3% per la sola edilizia residenziale)..
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Sarebbe interessante scoprire come va il mercato immobiliare a Villa d'Adda,dove in questi ultimi anni le amministrazioni Carissimi e Carsaniga hanno permesso una cementificazione a dir poco selvaggia ed ora ci sono centinaia di unità abitative invendute...
Andate a Vedere in via messo quanti appartamenti hanno venduto in questi anni...stanno facendo la muffa
RispondiEliminaIn troppi hanno speculato per troppo tempo sull'affare casa e queste sono le logiche conseguenze. Ci troviamo con tante case brutte e costose e se gli speculatori riescono a sopravvivere grazie ai lauti e vergognosi ricavi dei tempi passati,i lavoratori del settore edile rimangono purtroppo in piazza. I comuni poi che puntavano sulle comode entrate degli oneri di urbanizzazione, ora sono nella cacca, compresi i nostri bravi e lungimiranti amministratori .
RispondiEliminaA loro ci andrebbero aggiunti degli incompetenti tecnici comunali che hanno concesso licenze come fossero noccioline,sicuramente pensando ai lauti ritorni per le loro tasche.
EliminaE al centro commerciale di via Zappello,allora?
RispondiEliminaMi sembra che ci sia ancora molto invenduto.
Mandiamoli in pensione questi fautori del cemento! Non hanno ancora capito cosa significhi rispettare l'ambiente e cosa voglia dire sobrietà.
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