La risposta del giorno.
La bellezza
del monte Canto
e i «fontanì»
scomparsi
L'ECO DI BERGAMO,Mercoledì 08 Agosto 2012
Spettabile redazione,
sono un frequentatore del monte Canto, bella collina tra la valle San Martino a nord e la pianura padana a sud.
Da anni non c'è più acqua, decine di «fontanì» sono stati prosciugati, la linfa vitale che permette la vita è sparita.
Chissà quale sofferenza per la fauna, mentre per i viandanti sono scomparsi gli storici punti di ristoro dopo una passeggiata nella calura estiva.
Sarebbe bello che in cima al Canto in prossimità della chiesetta di Santa Barbara ci si potesse rinfrescare, basterebbe una piccola fontana.
Sarebbero felici le decine di ciclisti che vi passano ogni giorno nella bella stagione, come le centinaia di escursionisti, famiglie con bambini, insomma si potrebbe festeggiare simbolicamente con una cerimonia il ritorno dell'acqua sul monte Canto.
Faccio appello alle autorità, ai comitati del Canto, perché si attivino per questa iniziativa, sollecitando chi ha causato il disastro a riparare almeno in parte al danno. Cordiali saluti.
Un escursionista
Gentile escursionista,
per lontani ricordi d'infanzia e tante camminate in altre stagioni, il Canto è uno dei luoghi del cuore. E una passeggiata partendo dall'abbazia di Fontanella per salire fin lassù, tra i ruderi dell'antico borgo e la ancora intatta chiesetta di Santa Barbara, la consiglierei a chiunque voglia conoscere uno dei luoghi più tipici della nostre Prealpi, con le vedute del Linzone da un lato e della pianura dall'altro. Ho chiesto ad un amico geologo il motivo del progressivo inaridimento di tante piccole sorgenti, un fenomeno che non riguarda solo il Canto ma che ho notato anche altrove. «Fontanì» e «corne marce», caratteristici ambienti dove scorrevano stille d'acqua fino a riempire minuscoli bacini, sono quasi del tutto scomparsi. La causa principale è da ricercarsi nel calo delle precipitazioni, un tempo scandite con una certa regolarità nell'arco delle stagioni. Adesso, a un periodo di siccità seguono pochi giorni di forti scrosci che probabilmente non riescono a rimpinguare gli strati sotterranei. Non so se e come sia possibile far attivare una fontanella vicino alla chiesetta, che sarebbe veramente benvenuta per chi sale fin lassù per trascorrervi ore di quiete nel verde e all'ombra degli alberi. A dir il vero, la sommità del Canto ha sempre sofferto di penuria d'acqua, tanto che il «Prét del Cat», figura di sacerdote che per decenni condivise la vita e la povertà dei contadini che vivevano lassù, ricorse anche ad un rabdomante alla ricerca di una vena del prezioso liquido. Che io sappia, mai trovata.
Pino Capellini
volete l acqua semplice basta collegarsi alla rete idrica
RispondiEliminachi paga il consumo e le spese messa in opera ? il plis?
libero