Allarme:
Bimbi e sportivi a rischio!
La Regione mette in guardia.
L'assessore Raimondi: livelli al limite.
Meglio non esporsi al sole nelle ore calde.
Evitare attività all'aperto
L'ECO DI BERGAMO,Giovedì 12 Luglio 2012
Caldo e afa: e le concentrazioni di ozono nell´aria sono da allarme. A rischio soprattutto i bambini
Fabio Florindi
Una doppia soglia di informazione e di allarme nel caso le concentrazioni di ozono nell'aria superassero i livelli di guardia. A stabilirlo è il nuovo Piano di azione per l'ozono, approvato dalla giunta regionale su proposta dell'assessore all'Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi. Il testo recepisce una direttiva europea che istituisce un quadro unitario e prevede una doppia soglia di «informazione» e di «allarme», nel caso in cui le concentrazioni di ozono superino rispettivamente i 180 e i 240 microgrammi per metro cubo. Inoltre il documento suggerisce comportamenti virtuosi ai singoli cittadini, sia nell'ottica di una riduzione dell'esposizione nelle ore più critiche che per la diminuzione del rischio di inquinamento da ozono.
L'intensità degli effetti dell'ozono cresce con la durata dell'esposizione, quindi la regola principale è quella di limitare l'esposizione e le attività all'aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle 12 alle 16. Le principali azioni per ridurre l'inquinamento da ozono, poi, possono essere la riduzione dell'uso degli autoveicoli privati; l'utilizzo in modo condiviso dell'automobile; il mantenimento di una velocità costante, con una velocità compresa tra i 70 km/h e i 90 km/h in ambito extraurbano e in autostrada; prediligere l'impiego di vernici all'acqua ed evitare l'accensione di fuochi e barbecue.
I soggetti più a rischio sono i bambini perché trascorrono gran parte del periodo estivo all'aperto e sono spesso impegnati in attività fisiche intense. Ma devono stare attenti anche i soggetti sani che fanno attività fisica all'aperto perché sono più esposti all'ozono rispetto alla popolazione meno attiva. L'esercizio fisico, infatti, può aumentare la frequenza respiratoria e quindi l'introduzione di sostanze inquinanti nei polmoni fino a 10 volte rispetto alla situazione di riposo. Infine particolarmente vulnerabili sono le persone con malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche) che rendono i polmoni più vulnerabili agli effetti dell'ozono. Le condizioni climatiche degli ultimi giorni, ha spiegato Raimondi, «hanno fatto registrare valori che vanno avvicinandosi ai limiti stabiliti». Pertanto, in collaborazione con Arpa, «abbiamo attivato le procedure di informazione alla popolazione».
L'assessore invita a tenere presente che «l'ozono è un gas naturale, impossibile da eliminare. Quello che possiamo fare, dunque, è dare una corretta e tempestiva informazione e suggerire comportamenti virtuosi volontari». In ogni caso, Raimondi sottolinea che ci sarà occasione «anche per un confronto ampio sulle misure per la qualità dell'aria nel percorso di condivisione sul Piano regionale di interventi sull'aria».
Il problema dei diesel
Altro tema tornato prepotentemente alla ribalta, dopo l'esposto del Codacons alla Procura di Milano, è quello sulla pericolosità dei diesel per la salute umana. Nelle scorse settimane Raimondi aveva incontrato, durante una tavola rotonda a Bruxelles, il commissario europeo all'Ambiente, Janez Potocnick. In quell'occasione l'assessore ha ricordato come «la Lombardia abbia fatto da apripista nella lotta al diesel, quando l'Ue non aveva ancora assunto alcuna posizione in merito, arrivando, ad esempio, a bloccare per sei mesi all'anno i veicoli diesel fino all'Euro2». Raimondi ha quindi rivelato: «Stiamo studiando una serie di provvedimenti ancora più restrittivi, che andranno valutati apertamente, ma con un occhio molto vigile sulla situazione economica che stiamo attraversando».
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