«Aiutino di più in famiglia»
L'ECO DI BERGAMO,Domenica 13 Maggio 2012
ROMA
All'alba dei tempi ci si era organizzati così: i maschi andavano a caccia e difendevano la caverna dagli intrusi, le femmine cucinavano e accudivano i «cuccioli».Il sistema, con varianti e ammodernamenti, ha tenuto per diversi millenni, poi qualcosa è cambiato. Oggi le donne devono andare al lavoro, e nel frattempo continuano ad accudire i figli, cucinano, puliscono e si occupano della manutenzione della casa. Gli uomini, quando va bene, continuano ad andare «a caccia», ma sono renitenti ad assolvere tutto il resto.Questo non può durare. Lo ha ribadito ieri il ministro del Lavoro, Elsa Fornero: «Gli uomini dovranno fare di più in famiglia». Conciliare il lavoro e la casa non deve più essere solo un affare di donne, ha ammonito il ministro intervenendo a Milano a un dibattito su donne e welfare. Anche il segretario della Cgil, Susanna Camusso, parlando al «Tgcom24», ha ricordato che «le donne sono penalizzate» dalla riforma del lavoro perché non è stato previsto nessun intervento «che renda possibile conciliare lavoro e famiglia».Il tema della conciliazione, ha detto ancora Fornero quasi in un ideale botta e risposta, «è molto delicato e importante, considerando che oggi tutto il compito di cura di genitori, anziani e figli è sulle spalle delle donne. Bisogna alleggerire questo peso e servono servizi per i disabili e per gli anziani. Il problema – ha però evidenziato – è che poco può essere fatto tramite il sistema pubblico, perché occorre contenere la spesa pubblica».
Si stava meglio quando si stava peggio.
RispondiEliminaNelle organizzazioni di qualsiasi genere, perché funzionino, è necessaria una chiara distribuzione dei ruoli. La commistione (es. la direzione a due nelle aziende) crea solo confusione e fa si che nulla funzioni come dovrebbe.
Il problema non si risolve facendo fare alle donne ciò che è più congeniale agli uomini e, soprattutto, viceversa almeno per ovvi limiti fisici e naturali (leggi gestazione e parto).
Piuttosto sarebbe utile riconoscere anche economicamente l'attività lavorativa della donna casalinga che, al bisogno, deve essere aiutata dal partner che vive in coppia, così come avviene ad esempio in Francia e piantarla con le contrapposizioni maschilismo/femminismo, primazia di un sesso rispetto all'altro con reale onestà intellettuale e morale. Molti animali ci possono dare lezioni in proposito, ma questi sono "bestie" non umani.
Siamo diversi (e mi pare evidente) e complementari, riconosciamo a ciascuno i propri pregi e difetti e viviamo felicemente la famiglia come nucleo primo (e spesso unico) di mutuo soccorso materiale e morale.
Questi tecnici-politici-sindacalisti imperatori dell'ovvio, si riempiono la bocca di "sociale" per subito sputazzarlo con ribrezzo. Mi ricordano il mio Comandante di battaglione al CAR quando assaggiava il rancio, sempre ottimo ed abbondante.
Quando appoggiano le natiche sul cadreghino diventano miracolosmente dei tuttologhi, io personalmente sono sposato da 40 anni ed in casa ho sempre subito io dalla moglie; mi sa tanto che siano le donne ad essere delle madri-padrone, per cui e' giusto che l'uomo si faccia da fare e le lasci fare come vogliono.Per cui la Fornero incominci a far bene cio' per cui e' tanto osannata ed a fare in modo che le famiglie riescano a sopravvivere .
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