Anziani e cantieri:
E dopo il nonno vigile
ecco il nonno
geometra
da L'ECO DI BERGAMO,Venerdì 23 Marzo 2012
Sono la segnaletica umana dei cantieri: dove c'è un crocchio di pensionati intento a discutere, stai sicuro che ci sono lavori in corso. Loro, i commissari tecnici dell'edilizia, il loggione della movimentazione terra, la critica militante che campa all'ombra delle gru. Li vedi confabulare, gesticolare con foga, forse tifano intimamente.
Vanno al cantiere come andrebbero allo stadio o a teatro: per poi dire la loro. Oscillano tra la curiosità del nuovo che avanza e la nostalgia ambientalista di quelli che qui una volta era tutta campagna. Qualche volta fanno amicizia coi muratori, che con tutto quel pubblico rischiano di montarsi la testa. In un racconto di Stefano Benni, quando uno della datata compagnia di osservatori finisce in ospedale, gli altri lo chiamano al cellulare dal cantiere e gli passano il geometra che lo aggiorna sui lavori.
Rischiavano di sparire negli anni '90 col boom delle Borse: avevano traslocato davanti alle filiali di banca a consultare i terminali che sputavano da un loro misterioso universo quotazioni, indici Mib e altra geroglifica finanziaria. Che loro avevano imparato a decifrare quel tanto che basta per innescare trepidazioni e sfide, riducendo il complesso meccanismo degli investimenti a pratica di sfottò sull'amico appena superato nel portafoglio azionistico: «Le mie Enimont vanno meglio delle tue Generali, tiè».
Intralciavano, ma venivano tollerati perché, in qualità di possibili testimoni, erano in fondo una sorta di deterrente per i rapinatori. E chissà che qualche guardia giurata non abbia perso il posto per colpa loro. Ma era come stare davanti al televideo, una noia mortale. E poi aveva cominciato a irrompere il Nasdaq e l'impressione che per stare al passo di quel mondo occorressero frequenti aggiornamenti. Così sono tornati al vecchio, caro scavo. Ma, ultimamente, con uno spirito che va oltre il mero cazzeggio. I nostri vecchi sono diventati sentinelle urbanistiche, dotate di un'arma micidiale: la curiosità. Nel 2009 a Como un pensionato cacciò il naso in una fessura e scoprì che si stava costruendo un muro tra il lago e la città: venne giù la barriera, e pure l'assessore che l'aveva avallata. A Treviolo sono stati gli attempati aficionados del cantiere del campus a segnalare al sindaco che lì arrivava materiale «troppo scuro», innescando così i primi controlli.
Ruolo determinante. Tanto che non è escluso che, dopo il nonno-vigile fuori dalle scuole, si arrivi al nonno-geometra. Per i più pigri o malandati potrebbe venir buona la trovata di Gene Gnocchi: «Sky Cantiere», con web-cam fisse sugli appalti e controlli direttamente dal divano di casa.
Stefano Serpellini
Vanno al cantiere come andrebbero allo stadio o a teatro: per poi dire la loro. Oscillano tra la curiosità del nuovo che avanza e la nostalgia ambientalista di quelli che qui una volta era tutta campagna. Qualche volta fanno amicizia coi muratori, che con tutto quel pubblico rischiano di montarsi la testa. In un racconto di Stefano Benni, quando uno della datata compagnia di osservatori finisce in ospedale, gli altri lo chiamano al cellulare dal cantiere e gli passano il geometra che lo aggiorna sui lavori.
Rischiavano di sparire negli anni '90 col boom delle Borse: avevano traslocato davanti alle filiali di banca a consultare i terminali che sputavano da un loro misterioso universo quotazioni, indici Mib e altra geroglifica finanziaria. Che loro avevano imparato a decifrare quel tanto che basta per innescare trepidazioni e sfide, riducendo il complesso meccanismo degli investimenti a pratica di sfottò sull'amico appena superato nel portafoglio azionistico: «Le mie Enimont vanno meglio delle tue Generali, tiè».
Intralciavano, ma venivano tollerati perché, in qualità di possibili testimoni, erano in fondo una sorta di deterrente per i rapinatori. E chissà che qualche guardia giurata non abbia perso il posto per colpa loro. Ma era come stare davanti al televideo, una noia mortale. E poi aveva cominciato a irrompere il Nasdaq e l'impressione che per stare al passo di quel mondo occorressero frequenti aggiornamenti. Così sono tornati al vecchio, caro scavo. Ma, ultimamente, con uno spirito che va oltre il mero cazzeggio. I nostri vecchi sono diventati sentinelle urbanistiche, dotate di un'arma micidiale: la curiosità. Nel 2009 a Como un pensionato cacciò il naso in una fessura e scoprì che si stava costruendo un muro tra il lago e la città: venne giù la barriera, e pure l'assessore che l'aveva avallata. A Treviolo sono stati gli attempati aficionados del cantiere del campus a segnalare al sindaco che lì arrivava materiale «troppo scuro», innescando così i primi controlli.
Ruolo determinante. Tanto che non è escluso che, dopo il nonno-vigile fuori dalle scuole, si arrivi al nonno-geometra. Per i più pigri o malandati potrebbe venir buona la trovata di Gene Gnocchi: «Sky Cantiere», con web-cam fisse sugli appalti e controlli direttamente dal divano di casa.
Stefano Serpellini
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