E la guida dell'Adda resta bergamasca:
Agostinelli fa il bis.
da LECO DI BERRGAMO,9 febbr.2012
Il bergamasco Agostino Agostinelli è stato riconfermato presidente del Parco Adda Nord, che guida dall'agosto del 2007.
La decisione è arrivata lunedì, nel corso dell'ultima seduta della Comunità del Parco che ha eletto i nuovi organi per il quinquennio 2012-2017.
Agostinelli ha ottenuto il voto di 26 enti che fanno parte del Parco, per un totale di 52,53 quote. «Ringrazio gli amministratori per il voto espresso – ha dichiarato Agostinelli, che da maggio 2011 è anche coordinatore nazionale dei Parchi fluviali aderenti a Federparchi – ma soprattutto per la collaborazione negli anni precedenti. Da parte mia garantisco l'impegno a rafforzare la cooperazione fra tutti i Comuni e le Province per la valorizzazione del territorio dell'Adda».
Gli altri quattro componenti eletti nel consiglio di gestione sono Renzo Di Biase, Giuseppe Tentori, Giulio Manenti e Paolo Mauri. Renzo Di Biase, membro designato dalla Regione, è stato consigliere del Comune di Milano durante l'amministrazione Moratti. Giuseppe Tentori risiede a Calolziocorte (Lecco) ed è stato membro del Cda uscente come consigliere delegato al Turismo sostenibile e al Distretto bio-culturale. Giulio Manenti, di Pontirolo Nuovo, già consigliere della Provincia di Bergamo, è dal 1999 membro della commissione elettorale circondariale di Bergamo. Paolo Mauri abita a Calco (Lecco) ed è impiegato nel settore bancario. Nella stessa seduta è stato eletto il revisore dei conti dell'ente, il dottore commercialista Michele Peccati con studio a Lecco.
Nuove regole
Con la legge 12 del 4 agosto la Regione ha riorganizzato gli enti gestori delle aree protette, che da Consorzi sono divenuti enti regionali di diritto pubblico: la vecchia Assemblea consortile, composta dai 34 sindaci facenti parte del Parco e dai rappresentanti delle Province di Bergamo, Lecco e Milano-Monza Brianza, è diventata la «Comunità del Parco», e il Consiglio di amministrazione è divenuto «Consiglio di gestione», passando da 9 a 5 membri.
Agostinelli fa il bis.
da LECO DI BERRGAMO,9 febbr.2012
A.Agostinelli
Trezzo sull'AddaIl bergamasco Agostino Agostinelli è stato riconfermato presidente del Parco Adda Nord, che guida dall'agosto del 2007.
La decisione è arrivata lunedì, nel corso dell'ultima seduta della Comunità del Parco che ha eletto i nuovi organi per il quinquennio 2012-2017.
Agostinelli ha ottenuto il voto di 26 enti che fanno parte del Parco, per un totale di 52,53 quote. «Ringrazio gli amministratori per il voto espresso – ha dichiarato Agostinelli, che da maggio 2011 è anche coordinatore nazionale dei Parchi fluviali aderenti a Federparchi – ma soprattutto per la collaborazione negli anni precedenti. Da parte mia garantisco l'impegno a rafforzare la cooperazione fra tutti i Comuni e le Province per la valorizzazione del territorio dell'Adda».
Gli altri quattro componenti eletti nel consiglio di gestione sono Renzo Di Biase, Giuseppe Tentori, Giulio Manenti e Paolo Mauri. Renzo Di Biase, membro designato dalla Regione, è stato consigliere del Comune di Milano durante l'amministrazione Moratti. Giuseppe Tentori risiede a Calolziocorte (Lecco) ed è stato membro del Cda uscente come consigliere delegato al Turismo sostenibile e al Distretto bio-culturale. Giulio Manenti, di Pontirolo Nuovo, già consigliere della Provincia di Bergamo, è dal 1999 membro della commissione elettorale circondariale di Bergamo. Paolo Mauri abita a Calco (Lecco) ed è impiegato nel settore bancario. Nella stessa seduta è stato eletto il revisore dei conti dell'ente, il dottore commercialista Michele Peccati con studio a Lecco.
Nuove regole
Con la legge 12 del 4 agosto la Regione ha riorganizzato gli enti gestori delle aree protette, che da Consorzi sono divenuti enti regionali di diritto pubblico: la vecchia Assemblea consortile, composta dai 34 sindaci facenti parte del Parco e dai rappresentanti delle Province di Bergamo, Lecco e Milano-Monza Brianza, è diventata la «Comunità del Parco», e il Consiglio di amministrazione è divenuto «Consiglio di gestione», passando da 9 a 5 membri.
Che il presidente del Parco sia bergamasco o milanese poco importa.Conta che la struttura funzioni.Per quanto capitato a Villa d'Adda negli ultimi anni,non ha funzionato. Il Parco non ha "visto" i 4800 mc.abusivi della comunita' shaloon (il fine non giustifica i mezzi),non ha notato la trasformazione di un capanno di campaagna in villa con vista stile dimora di don Rodrigo,ma ha visto solo degli asini e dei cani che se ne stavano tranquilli in due recinti abusivi e giustamente(!) li ha fatti emigrare dalla zona parco.Abbiamo quindi un Presidente del Parco miope o dopo tangentopoli,parentopoli,calciopoli,e' arrivata anche amicopoli?
RispondiEliminaHai ragione.
RispondiEliminaMa di fronte a tutte queste "piccole" sviste da parte di chi DOVREBBE far rispettare un regolamento che dovrebbe essere UGUALE PER TUTTI,c'è la soluzione.
DENUNCIARE,DENUNCIARE e..DENUNCIARE!!!
La segnalazione e' stata fatta,ma sara' ancora valida ora che il misfatto dei 4800 viene sanato sia dal Parco che dal P.G.T?Tutte le cariche pubbliche devono essere,per legge,e soprattutto per volere della gente,limitate nel tempo,controllate continuamente,pungolate e se non trasparenti,sostituite.Non dobbiamo quindi gioire se il Presidente del Parco e' stato riconfermato,ma vigilare perche' le norme siano valide per tutti.
RispondiEliminavergognaaaaaaaaaaaaaaaaa!
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