da l'ECO DI BERGAMO,6 febbr.2012
Per colpa del Toffo Villa d'Adda revoca
il Piano del territorio.
Necessario preparare uno studio sull'area protetta
L'assessore: non cambia nulla, pronto fra due mesi
La minoranza: alla fine pagheranno i cittadini.
Villa d'Adda
Franco Gambirasio
Il nuovo Piano di governo del territorio di Villa d'Adda è stato revocato. Durante il Consiglio comunale di venerdì scorso la maggioranza «Insieme per Villa d'Adda» ha preso questa drastica decisione.
Ma la giunta tranquillizza i cittadini assicurando che il piano di governo del territorio sarà riadottato entro breve, al massimo un paio di mesi e non cambierà di una virgola. Di parere opposto l'opposizione, la lista «Ela» è su tutte le furie e ritiene che alla fine a pagarne le spese saranno i cittadini, visto che secondo la minoranza ripresentare il Pgt comporterà ulteriori costi che graveranno sul bilancio comunale.
L'area naturalistica
Lo strumento urbanistico è stato revocato perché mancava la valutazione di incidenza della zona di protezione speciale «Il Toffo», un'area naturalistica vicina alla «palude di Brivio» e che si trova tra l'altro a poche centinaia di metri dall'ex cava San Martino, dove è prevista la realizzazione di capannoni industriali e di una stazione ecologica. La vicinanza di un'area importante da un punto di vista naturalistico ad una zona dove si andrà a costruire potrebbe creare problemi di impatto ambientale. Per questo serve uno studio da inserire nel Pgt.
«Il fatto è – ha spiegato l'assessore all'Urbanistica Roberto Paggi – che in un primo momento questa valutazione di incidenza del "Toffo" non era obbligatoria ai fini dell'approvazione del Pgt. Solo successivamente Provincia e Parco Adda Nord l'hanno richiesta». Così ora il Pgt è saltato.
Durante il Consiglio l'assessore Paggi ha ricostruito i passaggi: «Il 28 luglio 2011 il Pgt di Villa d'Adda è stato adottato correttamente in Consiglio comunale, la valutazione di incidenza sul Toffo non era necessaria. Il primo ottobre 2011 la documentazione della zona a protezione speciale Toffo viene trasmessa dal ministero dell'Ambiente alla Commissione europea. Solo da questa data scatta il periodo di salvaguardia che comporta l'obbligatorietà della valutazione di incidenza su quest'area. Il 6 dicembre 2011 la Provincia di Bergamo comunica la sospensione della verifica di compatibilità del Pgt di Villa d'Adda. La Provincia chiede la valutazione di incidenza e una nuova adozione del Pgt. Il 4 gennaio il Parco Adda Nord comunica la sospensione della verifica di conformità del Pgt. In assenza del subentrato obbligo di valutazione di incidenza, il Pgt di Villa d'Adda sarebbe rimasto approvato in via definitiva».
«Non potendo ottenere il parere della Provincia e del Parco Adda Nord – conclude – il Consiglio ha dovuto revocare il Pgt. Comunque lo riadotteremo nel più breve tempo possibile e non cambierà una virgola. Il nuovo Pgt rimarrà come prima».
«Non c'è stata trasparenza»
Ma di questo non è convinta la minoranza. «Come si fa a dire – ha dichiarato il consigliere di «Ela» Stefano Castelletti – che il Pgt non cambierà. Il fatto che ci sia da fare uno studio di incidenza ambientale vuol dire che potrebbero esserci dei cambiamenti nel nuovo strumento urbanistico. Inoltre la maggioranza non ha provveduto, come obbligo di legge, a pubblicare il Pgt sul Sivas, Sistema informativo di valutazione ambientale strategica della Regione Lombardia. Non è stata trasparente, non ha coinvolto le associazioni ambientaliste e non ha dato risposta su diverse irregolarità procedurali».
Gli ha fatto eco Antonio Posa, sempre della lista «Ela»: «Investiremo il nostro tempo per verificare quanto costerà in denaro all'Amministrazione e quindi ai cittadini il dover riadottare il Pgt».
Per colpa del Toffo Villa d'Adda revoca
il Piano del territorio.
Necessario preparare uno studio sull'area protetta
L'assessore: non cambia nulla, pronto fra due mesi
La minoranza: alla fine pagheranno i cittadini.
Villa d'Adda
Franco Gambirasio
Il nuovo Piano di governo del territorio di Villa d'Adda è stato revocato. Durante il Consiglio comunale di venerdì scorso la maggioranza «Insieme per Villa d'Adda» ha preso questa drastica decisione.
Ma la giunta tranquillizza i cittadini assicurando che il piano di governo del territorio sarà riadottato entro breve, al massimo un paio di mesi e non cambierà di una virgola. Di parere opposto l'opposizione, la lista «Ela» è su tutte le furie e ritiene che alla fine a pagarne le spese saranno i cittadini, visto che secondo la minoranza ripresentare il Pgt comporterà ulteriori costi che graveranno sul bilancio comunale.
L'area naturalistica
Lo strumento urbanistico è stato revocato perché mancava la valutazione di incidenza della zona di protezione speciale «Il Toffo», un'area naturalistica vicina alla «palude di Brivio» e che si trova tra l'altro a poche centinaia di metri dall'ex cava San Martino, dove è prevista la realizzazione di capannoni industriali e di una stazione ecologica. La vicinanza di un'area importante da un punto di vista naturalistico ad una zona dove si andrà a costruire potrebbe creare problemi di impatto ambientale. Per questo serve uno studio da inserire nel Pgt.
«Il fatto è – ha spiegato l'assessore all'Urbanistica Roberto Paggi – che in un primo momento questa valutazione di incidenza del "Toffo" non era obbligatoria ai fini dell'approvazione del Pgt. Solo successivamente Provincia e Parco Adda Nord l'hanno richiesta». Così ora il Pgt è saltato.
Durante il Consiglio l'assessore Paggi ha ricostruito i passaggi: «Il 28 luglio 2011 il Pgt di Villa d'Adda è stato adottato correttamente in Consiglio comunale, la valutazione di incidenza sul Toffo non era necessaria. Il primo ottobre 2011 la documentazione della zona a protezione speciale Toffo viene trasmessa dal ministero dell'Ambiente alla Commissione europea. Solo da questa data scatta il periodo di salvaguardia che comporta l'obbligatorietà della valutazione di incidenza su quest'area. Il 6 dicembre 2011 la Provincia di Bergamo comunica la sospensione della verifica di compatibilità del Pgt di Villa d'Adda. La Provincia chiede la valutazione di incidenza e una nuova adozione del Pgt. Il 4 gennaio il Parco Adda Nord comunica la sospensione della verifica di conformità del Pgt. In assenza del subentrato obbligo di valutazione di incidenza, il Pgt di Villa d'Adda sarebbe rimasto approvato in via definitiva».
«Non potendo ottenere il parere della Provincia e del Parco Adda Nord – conclude – il Consiglio ha dovuto revocare il Pgt. Comunque lo riadotteremo nel più breve tempo possibile e non cambierà una virgola. Il nuovo Pgt rimarrà come prima».
«Non c'è stata trasparenza»
Ma di questo non è convinta la minoranza. «Come si fa a dire – ha dichiarato il consigliere di «Ela» Stefano Castelletti – che il Pgt non cambierà. Il fatto che ci sia da fare uno studio di incidenza ambientale vuol dire che potrebbero esserci dei cambiamenti nel nuovo strumento urbanistico. Inoltre la maggioranza non ha provveduto, come obbligo di legge, a pubblicare il Pgt sul Sivas, Sistema informativo di valutazione ambientale strategica della Regione Lombardia. Non è stata trasparente, non ha coinvolto le associazioni ambientaliste e non ha dato risposta su diverse irregolarità procedurali».
Gli ha fatto eco Antonio Posa, sempre della lista «Ela»: «Investiremo il nostro tempo per verificare quanto costerà in denaro all'Amministrazione e quindi ai cittadini il dover riadottare il Pgt».
L´area dell´ex cava San Martino che confina con la zona protetta «Il Toffo» a Villa d´Adda
Ha ragione la minoranza:alla fine tutte queste gaffes di sindaco,tecnici ed assessore le dovremo pagare noi!
RispondiEliminaPossibile non ci sia qualche legge che obblighi in questi casi chi ha sbagliato a pagare di tasca propria?
Loro fanno i danni e poi se ne vanno tranquilli sbeffeggiando tutti.
E noi paghiamo!!!
E' ORA DI DI DIRGLI UN BEL "BASTAAAAAAA"!!!
Vorrei ricordare al gruppo di maggioranza che,ammesso e non concesso, che la valutazione di incidenza del 'TOFFO' non fosse obligatoria, per il bene del paese e per un minimo di buon senso che dovrebbe sempre ispirare un amministratore,andava fatta. Come puo' poi affermare che il P.G.T. non cambiera' di una virgola se non e' ancora stata fatta la valutazione? Meno arroganza e piu' serieta' nell'affrontare i problemi, altrimenti andate a casa.
RispondiEliminaMagari fosso solamente "arroganza" quella dell'assessore.
RispondiEliminaQuello è "infantilismo acuto",condito con un pizzico di ignoranza in materia....
Penso che il P.G.T. sia nato principalmente per difendere il territorio dalle speculazioni edilizie.Dobbiamo,se siamo lungimiranti,cancellare i Piani di Lottizzo che hanno rovinato il territorio e le tasche dei cittadini a vantaggio di qualche speculatore.Da quando sono iniziati i P.L., i prezzi dei terreni sono aumentati a dismisura e di conseguenza anche i prezzi degli appartamenti.Bisogna consentire,con giudizio, l'aumento delle cubature esistenti.Dobbiamo declassare l'edilizia e ridare spazio all'agricoltura altrimenti il futuro sara' piu' fosco del presente. Meditate gente,meditate.
RispondiEliminaUn pò di dignità non guasta mai: io assessore dò le dimissioni così faccio più bella figura, considerato che finora non ne ho centrata una. Che lo faccia prima che per forza di cose gli elettori alla prossima lo spediranno direttamente a casa. Un amico della lista del sindaco.
RispondiEliminaLa dignità, questi egregi signori, non la conoscono, così pure la sobrietà. Ricordiamoci!
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