I bergamaschi scelgono la via dell'astensione
Ha votato il 14,77% in meno contro il 15,34 nazionale Record negativi a Mapello, Villa d'Adda e Calolzio
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Non tiene più neanche il campanile. Che sia stato il primo attesissimo sole a distrarre, rimandando il voto a oggi, prima di timbrare il cartellino o nella pausa pranzo? Che sia stato un gesto consapevole di rivolta contro la «casticella» del paesello, oppure una semplice rinuncia («Tanto non cambia niente»)? Di motivi per aver disertato i seggi potrebbero essercene una valanga, fatto sta che il primo vincitore della domenica di minitest elettorale (11 Comuni bergamaschi al voto più il lecchese Calolziocorte) - in attesa dei risultati definitivi di stasera, dopo la chiusura delle urne alle 15 - c'è già. Non è né di destra né di sinistra e riguarda tutti. Si chiama astensionismo. Il voto amministrativo di ieri, infatti, ha visto un crollo dell'affluenza, con il dato bergamasco (-14,77%) che è di poco migliore di quello nazionale (oltre il -15%). Ma alcuni Comuni – come Mapello (picco massimo con un -27%), Villa d'Adda e Paladina – schizzano addirittura sopra il 20% di elettori persi per strada, superando il record negativo della Capitale (-14%).
Crolla, quindi, anche il mito del bergamasco ligio al dovere (pure civile), anche se fa un un po' meglio della media lombarda (-18,77%). Secondo i dati del Viminale, infatti, alle 22 di ieri, dei 25 mila bergamaschi aventi diritto, aveva votato il 50,03% contro il 64,80% della precedente tornata elettorale omologa. Eccezioni positive L'antipolitica sembra quindi attecchire pure nei piccoli Comuni, anche se qualche (rarissimo) caso in controtendenza va segnalato. Proprio nel paese più grande (8 mila abitanti) e in quello più piccolo (84 residenti) si registrano infatti dei risultati parziali col segno più: +3,70% a Capriate (47,30% contro il precedente 43,60%) e +1,62% a Piazzolo (65,90% a 64,28%). Segni «meno» Per il resto è un elenco di segni «meno», con presenze al seggio in calo un po' ovunque, e non di poco. Si va dal -27,13% di Mapello (dal 72,96% al 45,83%) – non giova neanche l'aumento del numero dei votanti (5.129, con 357 unità in più rispetto alle amministrative 2008, che hanno richiesto l'apertura di due nuove sezioni, sette in tutto) – al -8,72% di Serina (dal 63,47% al 54,75%). Percentuali in picchiata anche a Villa d'Adda (-24,08%), Paladina (-23,98%), Casnigo (-18,97%), Aviatico (-17,11%), Pianico (-14%) e Cenate Sopra (-14,57%). Qui, alle 19, sembrava addirittura che ci fosse il 5% di votanti in più, poi il dato è crollato. Forse scontando anche la chiamata alle urne in anticipo (un anno prima), rispetto alla scadenza naturale del mandato (il governo locale è caduto anzitempo e poi c'è stato il commissariamento). Effetto inverso a Capriate (l'altro Comune commissariato), dove invece i cittadini sono tornati alle urne. Non va meglio neanche nel lecchese Calolziocorte, con un secco –23,61%. Le curiosità Il bergamasco alle urne latita, invece a Mapello sono 14 i cittadini europei che hanno chiesto di poter dire la loro sui candidati. «I cittadini della comunità europea presenti sul territorio di Mapello – spiegano dal servizio elettorale – sono una cinquantina. In 14 hanno chiesto di poter votare a queste amministrative. Fanno parte delle liste aggiunte della comunità europea e sono: nove romeni, due spagnoli, un francese, un ceco e un tedesco. Abbiamo consegnato loro il certificato elettorale che ha permesso loro di votare come qualsiasi altro cittadino». Mattinieri, a Villa d'Ogna, Alessandro Tasca, 42 anni, e la moglie Linda Scandella; così come Giuseppe Speranza che alle 8 in punto si è presentato al seggio. A dare il buon esempio, a Casnigo, invece, il decano del paese. L'alpino Battista Valenti, classe 1920, ex deportato in Germania durante la Seconda guerra mondiale, ieri, nel primo pomeriggio, ha votato al palazzo municipale. Non potevano mancare (almeno loro) i candidati sindaci (32 in totale), anche se all'appello, invece, nei diversi Comuni, non hanno ancora risposto alcuni concorrenti al posto di consigliere comunale (circa 200 in tutto). Magari sfrutteranno le ultime ore di oggi (si vota ancora dalle 7 alle 15). Riusciranno a fare da traino e a ribaltare anche il dato sull'astensionismo?
Crolla, quindi, anche il mito del bergamasco ligio al dovere (pure civile), anche se fa un un po' meglio della media lombarda (-18,77%). Secondo i dati del Viminale, infatti, alle 22 di ieri, dei 25 mila bergamaschi aventi diritto, aveva votato il 50,03% contro il 64,80% della precedente tornata elettorale omologa. Eccezioni positive L'antipolitica sembra quindi attecchire pure nei piccoli Comuni, anche se qualche (rarissimo) caso in controtendenza va segnalato. Proprio nel paese più grande (8 mila abitanti) e in quello più piccolo (84 residenti) si registrano infatti dei risultati parziali col segno più: +3,70% a Capriate (47,30% contro il precedente 43,60%) e +1,62% a Piazzolo (65,90% a 64,28%). Segni «meno» Per il resto è un elenco di segni «meno», con presenze al seggio in calo un po' ovunque, e non di poco. Si va dal -27,13% di Mapello (dal 72,96% al 45,83%) – non giova neanche l'aumento del numero dei votanti (5.129, con 357 unità in più rispetto alle amministrative 2008, che hanno richiesto l'apertura di due nuove sezioni, sette in tutto) – al -8,72% di Serina (dal 63,47% al 54,75%). Percentuali in picchiata anche a Villa d'Adda (-24,08%), Paladina (-23,98%), Casnigo (-18,97%), Aviatico (-17,11%), Pianico (-14%) e Cenate Sopra (-14,57%). Qui, alle 19, sembrava addirittura che ci fosse il 5% di votanti in più, poi il dato è crollato. Forse scontando anche la chiamata alle urne in anticipo (un anno prima), rispetto alla scadenza naturale del mandato (il governo locale è caduto anzitempo e poi c'è stato il commissariamento). Effetto inverso a Capriate (l'altro Comune commissariato), dove invece i cittadini sono tornati alle urne. Non va meglio neanche nel lecchese Calolziocorte, con un secco –23,61%. Le curiosità Il bergamasco alle urne latita, invece a Mapello sono 14 i cittadini europei che hanno chiesto di poter dire la loro sui candidati. «I cittadini della comunità europea presenti sul territorio di Mapello – spiegano dal servizio elettorale – sono una cinquantina. In 14 hanno chiesto di poter votare a queste amministrative. Fanno parte delle liste aggiunte della comunità europea e sono: nove romeni, due spagnoli, un francese, un ceco e un tedesco. Abbiamo consegnato loro il certificato elettorale che ha permesso loro di votare come qualsiasi altro cittadino». Mattinieri, a Villa d'Ogna, Alessandro Tasca, 42 anni, e la moglie Linda Scandella; così come Giuseppe Speranza che alle 8 in punto si è presentato al seggio. A dare il buon esempio, a Casnigo, invece, il decano del paese. L'alpino Battista Valenti, classe 1920, ex deportato in Germania durante la Seconda guerra mondiale, ieri, nel primo pomeriggio, ha votato al palazzo municipale. Non potevano mancare (almeno loro) i candidati sindaci (32 in totale), anche se all'appello, invece, nei diversi Comuni, non hanno ancora risposto alcuni concorrenti al posto di consigliere comunale (circa 200 in tutto). Magari sfrutteranno le ultime ore di oggi (si vota ancora dalle 7 alle 15). Riusciranno a fare da traino e a ribaltare anche il dato sull'astensionismo?
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