Appello anonimo agli onorevoli grillini: fuori Beppe Grillo e Casaleggio
La novità della rete di queste ore si chiama Deputati5stelle.com, ma non è frutto della strategia di Casaleggio e associati: si tratta di un sito anonimo che promuove l'indipendenza dei neo eletti del Movimento 5 Stelle dai guru Beppe Grillo e Casaleggio. "Liberiamo il Movimento 5 Stelle" è lo slogan che campeggia nella home del portale, quasi fosse una campagna salvavita dei grillini. Un lavoro puntiglioso e ineccepibile, che argomenta l'appello con cognizione di causa, specificando come e perché sarebbe arrivato il momento per i neo deputati e senatori di tagliare il cordone ombelicale. L'ammutinamento, secondo gli anonimi promotori, sarebbe auspicabile per "dare un messaggio molto forte al popolo italiano, agli elettori del Movimento 5 stelle e ai Signori Grillo e Casaleggio, rendendo i cittadini eletti indipendenti dalla loro influenza mediante l'adesione al gruppo misto". Proprio perché considerato "un grande esperimento politico di democrazia dal basso", le modalità di Grillo e Casaleggio sarebbero contrarie ai principi democratici e meritocratici del movimento stesso, visto che il potere è accentrato nelle mani di due sole persone.
In effetti, dall'esito sorprendente delle elezioni a
oggi (passi la campagna elettorale in cui da parte di Grillo è stato
imposto il silenzio stampa per ignote posizioni ostili nei confronti
della stampa) gli onorevoli hanno avuto ben poca voce in capitolo. Tutto passa tramite il blog del comico
e le dichiarazioni degli eletti - poche e brevi - sembrano
preconfenzionate, asettiche e retoriche, tanto che il movimento è già
stato accusato di mancanza di trasparenza. Cosa fare, dunque, per
riappropriarsi di un movimento democratico dal basso? Intanto
riprendersi gli spazi tramite i quali è stato promosso il progetto: "Il
partito prenderà quindi in gestione i sistemi informatici del
MoVimento, l'apparato di comunicazione (i siti internet) e le basi dati
degli iscritti e dei partecipanti al blog. Casaleggio Associati
Srl dovrà consegnare formalmente al partito il software sviluppato fino
ad oggi per il MoVimento in formato di codice sorgente e le basi dati
complete degli iscritti, dei forum e di qualunque altra attività
relativa al MoVimento. Creare quindi una struttura organizzativa
orizzontale, dove realmente uno vale uno, impiegando un modello
organizzativo collaborativo, basato sull'autorevolezza, e piattaforme
decisionali basate su metodi consolidati (es: Democrazia liquida con
Liquid Feedback)".
Non solo: a margine della questione etica e democratica, c'è quella - più spinosa - del denaro.
Perché se è vero che i grillini aborrano i rimborsi elettorali, è
altrettanto vero che il blog del comico ha un ritorno economico in
termini di pubblicità. Ecco allora la proposta degli anonimi detrattori
dei guru a cinque stelle: "Tutti i proventi della pubblicità e/o
dati dalle vendite di contenuti editoriali (libri, cd, etc) saranno
devoluti interamente al partito, senza possibilità di alcuna di
arricchimento per persone fisiche o giuridiche (ad esempio il Sig. Beppe
Grillo e la Casaleggio Associati Srl)". Difficile credere che
questo accorato appello possa diventare realtà, ma il link del sito sta
rimbalzando tra i social network e diffondendosi a macchia d'olio.
Chissà cosa ne penseranno i grillini (o sarebbe meglio dire: Beppe
Grillo e Casaleggio?).
alcune notizie sull web:
RispondiEliminaLo tsunami innescato da Beppe Grillo potrebbe costare molto caro agli italiani. Se il comico ormai diventato politico a tempo pieno realizzasse le promesse elettorali del M5S, il Paese dovrebbe sborsare 360 miliardi di euro. Oppure ancora, dichiarare il defaut. E' questo il calcolo fatto da "Panorama" in edicola da domani. Tgcom24 vi anticipa i numeri più preoccupanti.
Reddito di cittadinanza: 170 miliardi - Grillo vuole dare 800 euro al mese a tutti i cittadini inattivi in età lavorativa, cioè 18 milioni di persone. Questa manovra costerebbe 170 miliardi di euro.
Taglio dei tassi d'interesse sul debito: default - Grillo propone di allungare le scadenze dei tioli di stato di 7-8 anni e il taglio unilaterale dei tassi di interesse. Fare calcoli su questo punto è impossibile perché porterebbe alla rottura dell'euro e la perdita di decine di punti di pil. Probabilmente l'Italia andrebbe verso il default.
L'utopia delle 20 ore lavorative: 162 miliardi - Il M5S ha lanciato l'idea di ridurre l'orario lavorativo settimanale a 20 ore. Sembra che la proposta riguardi le azinede medio-grandi dove lavorano 10 milioni di addetti, retribuiti in media per almeno 37 ore. Se per portarle a 20 si abbassa lo stipendio in proporzione, milioni di persone finiranno in miseria. Altrimenti si devono fare carico di questa misura ogni singola azienda o lo Stato. Se un'ora di lavoro costa in media 18,41 euro e si sottraggono da ogni stipendio 884 ore, il costo totale dell'operazione sarebbe di 162 miliardi di euro per ogni anno.
Abolizione Irap e Imu: 28 miliardi - La tassa sugli immobili vale 4 miliardi di eruo, mentre l'Irap quasi 24 miliardi. L'abolizione di entrambe le imposte comporterebbe una perdita di 28 miliardi.
di sicuro i soldi se li danno devono prenderli da qualche parte magari e per forza togliendoli ai ricchi o sperpero denaro pubblico io darei il 100% il potere a grillo magari è il salvatore della patria ..?
libero
il predicatore lo fa bene ma sta ben razzolando visto che adesso gli fanno le pulci.. si scopre che a diverse società intestate a presta nomi nei paradisi fiscali cosi tanto per cambiare via fini& company dentro grillo... be anche ai tempi
RispondiEliminadi mussolini 1 comandava e si arricchiva gli altri poerec