Acqua alla spina.
Fanno il pieno
le casette nell'Isola
Fanno il pieno
le casette nell'Isola
Isola
Ben 3.377 litri al giorno di acqua naturale e gassata (5 centesimi al litro) sono stati erogati dalle ultime tre casette dell'acqua installate da aprile a giugno a Ponte San Pietro, Bonate Sotto e Mapello.
Sono dati che indicano un grande successo del servizio, che aiuta l'ambiente riducendo la produzione di plastica, i trasporti su gomma, il consumo di petrolio e le emissioni in atmosfera di anidride carbonica. I dati degli ultimi tre erogatori di acqua alla spina, collocati dalla società Hydrogest di Sotto il Monte tramite la ditta Imsa di Garlate (Lecco) che li gestisce, ha risultati positivi. La casetta a Ponte San Pietro, 11.661 abitanti, per il periodo dal 21 aprile (giorno dell'inaugurazione) all'11 ottobre ha erogato 184.414 litri, di cui 93.636 gassata e 90.778 naturale (1.060 litri al giorno). Quella di Bonate Sotto, 6.588 abitanti, dall'11 maggio al 17 ottobre ha erogato 207.282 litri, di cui 109.487 naturale e 97.795 gassata, per 1.296 litri al giorno. Da Mapello, 6.504 abitanti, dal 16 giugno al 19 ottobre sono stati erogati 128.619 litri di acqua, di cui 70.760 gassata e 57.859 naturale, per 1.021 litri al giorno. La maggiore erogazione di acqua alla spina è stata a Bonate Sotto; infatti in quest'estate si faceva la fila e molti venivano da Madone. Sommando l'acqua erogata nei tre comuni (520.375 litri in circa cinque mesi) si è avuto un grosso vantaggio ambientale: i chili di plastica in meno finiti nei rifiuti sono stati 12.141 chili, con risparmio di petrolio (27.750 chili) ed emissioni di CO2 per 31.913 chili. L'ultima casetta nell'Isola è stata aperta a Brembate Sopra il 20 ottobre.
L'Isola conta ora nove distributori di acqua alla spina a chilometro zero (Bottanuco aperta a luglio 2010, Suisio a luglio 2011, Terno d'Isola a ottobre 2011, Presezzo e Bonate Sopra a novembre 2011, Ponte San Pietro aprile 2012, Bonate Sotto maggio 2012 e Mapello giugno 2012). Previste altre casette a Brembate, Chignolo e Madone.
La collocazione delle casette è un'operazione a tre: il Comune, la società Hydrogest e la ditta Imsa per l'installazione e la manutenzione.
Angelo Monzani - L'ECO DI BERGAMO,Giovedì 15 Novembre 2012
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Chissà se il Comune di Villa d'Adda,sentite le ripetute richieste,non ha mai pensato di fare una proposta di installazione di almeno una casetta dell'acqua anche nel nostro ridente paesello?
Probabilmente gli attuali amministratori non hanno tempo da perdere per queste quisquiglie,sono troppo impegnati in opere faraoniche!
Probabilmente a loro non arriva acqua schifosa! Altrimenti si sarebbero mossi all'istante!
RispondiEliminaSicuramente stanno aspettando di completare la ristrutturazione della torre del Borgo,e metteranno lì la casetta dell'acqua.
RispondiEliminaCosì poi avranno qualcosa da metterci dentroin questa torre polifunzionale!
Liber1.
Per questi faraoni l'mportante è il mausoleo "torre" e la cementificazione VERGOGNA!
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