«Segnalate i casi, ma non c'è pericolo»
Il sindaco ai cittadini: chiamate Hidrogest quando notate la colorazione
anomala
La società idrica controlla: fenomeno occasionale dovuto al ferro,
non è nocivo
- da L'ECO DI BERGAMO,Mercoledì 09 Maggio 2012
Villa d'Adda
Claudia Esposito
«Chiamate Hidrogest non appena l'acqua perde la sua trasparenza». È l'invito rivolto dal sindaco di Villa d'Adda, Adelvalda Carsaniga, ai propri cittadini, chiamati a segnalare alla società che gestisce il ciclo integrato dell'acqua eventuali nuovi episodi d'acqua sporca che sgorga dai rubinetti delle case del paese. La decisione è stata presa a seguito dell'interrogazione presentata nell'ultimo Consiglio comunale da Fabio Villa del gruppo di minoranza «El@», in cui si chiedevano proprio spiegazioni sul fenomeno dell'«acqua rossa».
Per fare chiarezza è intervenuto il dirigente tecnico di Hidrogest Roberto Vetere: «A originare il problema è la consistenza dell'acqua attinta dai pozzi di Villa d'Adda, troppo ricca di ferro. Ne contiene 900 microgrammi al litro quando il limite sarebbe 200 – ha esordito –. Noi la deferriziamo, ma non basta, perché oltre a essere ferrosa è anche dura e quindi tende a creare incrostazioni nelle tubazioni che, in caso di perturbazioni in rete, si staccano e vengono trasportate dall'acqua nei rubinetti delle case».
Il tecnico: non è nocivo
È ferro geologico quindi a togliere trasparenza all'acqua, dandole un colore rossastro: «È un problema diffuso tra i gestori italiani della rete idrica – ha continuato Vetere –. Non è nocivo né velenoso per la salute umana, pur essendo un problema che crea inconvenienti agli utenti». «Soprattutto economici – ha sottolineato il consigliere Villa –. Rovina filtri e caldaie, oltre al fatto di non poter utilizzare l'acqua, se pur temporaneamente».
«Il fenomeno interessa comunque solo alcune vie, non contemporaneamente, in media si manifesta sei volte all'anno e non è di lunga durata – ha aggiunto il dirigente tecnico di Hidrogest –. Solitamente con il nostro intervento siamo in grado di ripristinare la normalità nel giro di due o tre ore».
L'ultimo caso segnalato si è verificato lo scorso 26 marzo in via Nosea. Hidrogest aveva immediatamente controllato la situazione degli impianti di produzione di Villa d'Adda per escludere problemi più gravi, ma la situazione era regolare. L'inconveniente potrebbe pertanto essere attribuito a una perturbazione in rete, come un aumento di velocità o di pressione dell'acqua nel tubo, che aveva mosso nel suo interno un deposito. Problema risolto, ma non in maniera definitiva.
Una soluzione per sempre sembra infatti non esistere: «Tutto quello che possiamo fare – ha sottolineato Vetere – è spurgare la rete idrica periodicamente, ma con oculatezza per non peggiorare la situazione, e garantire un intervento immediato in caso di segnalazione di acqua sporca. La stessa via Nosea è stata inserita all'interno del programma di spurghi periodici che comprende altre zone del paese. In alcune sono state inserite anche valvole per spurghi in automatico. Soluzioni definitive però non esistono: anche cambiando tutte le tubazioni, il problema nel tempo si ripresenterebbe». Il problema tra l'altro interessa non solo la rete gestita da Hidrogest, ma anche le tubazioni dopo i singoli contatori e pertanto a carico degli utenti. Spiegazioni che non sono comunque bastate ai consiglieri d'opposizione, in particolare ad Antonio Posa per il quale Hidrogest avrebbe fatto «solo il proprio dovere» e comunque «non abbastanza».
Eppure nell'ultimo anno nel ciclo integrato di Villa d'Adda sono stati investiti 2.660.000 euro. Sono stati perforati due nuovi pozzi in località Boschetto e per migliorare la qualità dell'acqua distribuita è stato portato a termine un importante lavoro di sostituzione, potenziamento e realizzazione di 3.530 metri di condotte di distribuzione.
«Segnalate le anomalie»
Ma allora cosa possono fare i singoli cittadini? «Chiamare Hidrogest appena l'acqua perde la sua trasparenza» ha ribadito Vetere. I villadaddesi riceveranno a questo proposito un avviso del sindaco, come proposto dal consigliere Posa che ha chiesto di monitorare la situazione, mentre Villa vorrebbe si pensasse anche a un'assicurazione per coprire i danni più gravi. Dal canto suo Hidrogest ha garantito massima disponibilità per tutto ciò che si può fare per monitorare al meglio il problema e risolvere i disagi degli utenti.
Se il gruppo el@ ed il suo Blog, non avessero evidenziato il problema dell'acqua rossa,i nostri amministratori cosa facevano? Forse che rilasciavano la concessione per uno stabilimento che la vendesse come aranciata? Non riescono proprio a risolvere tempestivamente i problemi.
RispondiEliminaQuindi la posso bere? chi si assume le responsabilita' se sto male?
RispondiElimina«Chiamate Hidrogest non appena l'acqua perde la sua trasparenza»: ennesimo invito inutile, finta politica pro-cittadino che suona tanto alle nostre orecchie come ennesima presa in giro. Da dieci anni abito qui, ho smesso di chiamare Hidrogest perchè l'unico risultato ottenuto è stato l'aumento della mia bolletta del telefono. Pare che nessuno di noi, dunque, debba più soffrire di mancanza di ferro nel sangue... ma come la mettiamo con l'insalata da lavare, per esempio? Quasi quasi me la mangio anche con la terra, così oltre che di ferro mi arricchisco di feldspati alcalini e potassici e non ho più bisogno di integratori: avete un'idea di che risparmio a livello farmaceutico? E perchè pensare di comprare scrub per il viso o per il corpo? L'acqua di Villa d'Adda è un toccasana, soprattutto quando è come stasera color ruggine scuro, bello denso,con tanta sabbiolina nera esfoliante sul fondo, ottima per un bagno ristoratore dopo una giornata di caldo a Milano. Che bello ritornare al paese! Non c'è nemmeno più bisogno di colluttorio: un risciacquo di quest'acqua potabile e i denti brillano di più. Cara Adevalda, da un sindaco attento alla cittadinanza, mi sarei aspettata un discorso migliore, per esempio che il comune, essendo questo un problema annoso e diffuso, sostenesse le numerose spese cui il cittadino da anni deve far fronte, tra depuratori domestici ed idraulici che ad ogni tre per due devono intervenire sui nostri impianti: si sa, se un servizio fa schifo,al contribuente brucia ancora di più doverci spendere sopra soldi. Ma se ti venisse, per esempio, riconosciuto il diritto di avere acqua PULITA e poichè questa amministrazione comunale non sa fornire, sia pur tramite Hidrogest, tale servizio basilare, ti riconoscesse in cambio uno sgravio fiscale o un sostegno, non sarebbe una brutta cosa! "Acqua potabile", mah... e tra i criteri di potabilità ricordiamo che esiste anche la gradevolezza!... Non ci credo,inoltre, che tale substrato ferroso pari a più di quattro volte il massimo valore (Le concentrazioni massime ammesse sono 200 mcg/l per il ferro e siamo a 900!!)non vada ad intaccare anche le caratteristiche organolettiche dell'acqua erogata. Insomma, caro sindaco, parliamoci chiaro: lei stasera alle ore 20 avrebbe cenato bevendo l'acqua che scendeva dai nostri rubinetti? Non oso chiederle se avrebbe fatto il bagno in una vasca piena di liquido marrone scuro, molto simile ad acqua con disciolti residui fecali... Io - no! Ho saltato il bagno e ho bevuto vino. Ma non credo che sia proprio così "salutare" come volete farci passare sia. Chissà se leggerà questi commenti. La cosa certa è che io sono stanca di sentire le cose che dice lei e che, purtoppo, sarò ancora costretta a leggere. Chiederei una presa di posizione più seria e consapevole del reale disagio che questa faccenda crea da anni ai cittadini del suo paese. C.B.
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