ANCORA IN MERITO AL PROBLEMA DEL CINIPEDE DEL CASTAGNO.
Il lettore S...scrive:
"Piantine di castagno messe a dimora sul lato caluschese dell'Adda.
Come a Villa d'Adda si nota il cinipede galligeno che, non ancora debellato per mezzo dell'insetto antagonista, causa la morte del castagno.
Mi chiedo come sia possibile che questo annoso problema, più' volte evidenziato, non venga risolto.
Provo rammarico e nostalgia al ricordo di Francesco, Arrigoni, che per primo sollevo' il problema..
Sono passati più' di due anni e i nostri castagni lentamente muoiono, nell'indifferenza di chi si finge premuroso/a per apparire su qualche giornale, senza far seguire i fatti alle parole.
Ma come tutti sappiamo, in questa epoca conta più' l'apparenza che la sostanza.."
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La lettrice M... scrive:
"Questo e' il castagno messo meglio a casa mia, e' ancora verde, ma il resto delle piante e' quasi morto.
Saluti
Piu' che l'insensibilita' ambientale, regna la totale ignoranza. In questa provincia di muratori, si continua a distruggere impunemente il territorio, anzi piu' si lascia costruire e piu' si e' bravi amministratori.Temo che presto ci dovremo pentire amaramente di tanto oltraggio all'ambiente.Franco
RispondiEliminaFrancesco Arrigoni aveva sollevato il problema, perche' amava la natura e la vita ma per gli Zulu' era solo un..... rompiballe.Questi amministratori si sveglieranno solo quando saremo senza castani ed allora saranno contenti perche' potranno rendere fabbricabili quelle aree.
RispondiEliminaRagazzi facciamoci avanti alle prossime elezioni, mandiamo a casa questi zulù del ventennio.
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