«Molla» superstar
Su internet spopola il video con le coccole
al rapace allevato dai Falconieri delle Orobie
Vive a Villa d'Adda: «È la nostra mascotte»
da L'ECO DI BERGAMO del 28.11.2011
Villa d'Adda
Datele ancora qualche giorno, e in quanto ad audience surclasserà anche Fiorello. Lui fa dodici milioni d'ascolto il lunedì? Lei, in meno di due settimane, è arrivata a sei, e pure da oltre confine. D'altra parte, che sia portata per la telecamera lo vede chiunque dia un'occhiata al minuto e 47 di video che l'ha incoronata regina di Youtube: «Molla», l'allure della star, ce l'ha eccome.
Nel caso siate ancora all'oscuro del fenomeno, trattasi di civetta di otto mesi d'età, nata in cattività in un allevamento specializzato e cresciuta a Villa d'Adda da Massimo, Franca e Martina Jona, famigliola che è il cuore del gruppo dei Falconieri delle Orobie. Di rapaci, nelle loro voliere, ne hanno una ventina, con cui, accompagnati in alcuni casi anche da altri amici e dalla figlia maggiore, Ramona, partecipano a manifestazioni, fiere e feste pure fuori provincia (ieri erano dalle parti di Alessandria). L'ultima arrivata è proprio Molla. La vip.
Il recentissimo successo planetario della piccoletta nasce quasi per caso: «Eravamo a una manifestazione a Biassono (Monza e Brianza), un paio di settimane fa – spiega Franca Gambirasio, per la quale questa passione è diventata anche un lavoro –. Un nostro amico, Giuseppe Pantano Arnone, in arte Nura-T, ha girato questo breve video dei rapaci in esposizione, cogliendo anche un momento particolarissimo in cui Martina, nostra figlia di 12 anni, coccolava Molla». Il filmato, caricato su Youtube col titolo «Lovely Owl» («adorabile civetta»), in pochi giorni è diventato un must: a ieri, lo avevano visto in quasi 6,5 milioni, con tanto di commenti in varie lingue, segno che le immagini della civetta che si lascia accarezzare soddisfatta, socchiudendo gli occhioni, hanno fatto davvero il giro del mondo. E ora la tenerissima «star» ha pure una sua pagina su Facebook.
Basta uno sguardo
«Molla è la nostra mascotte – sorride Massimo Jona –. Vive in casa con noi: da piccolissima ne ha combinate di tutti i colori, ma adesso è diventata la padrona di casa». E sembra di vedersela, zampettare qua e là per il salotto.
Ma perché il nome «Molla»? «Da piccola, per mettere bene a fuoco la visione (si tratta di un rapace notturno), si alzava e abbassava continuamente sulle zampette, in un modo curioso – spiegano i Falconieri –. Da qui, per scherzo, l'abbiamo chiamata Molla».
Oggi, Molla segue i padroni in varie manifestazioni, insieme agli altri rapaci, «tutti nati in cattività, addestrati da noi e seguiti con la massima cura», puntualizzano i Falconieri. Se già vi immaginate pure voi ad accarezzare Molla, però, sappiate che non è possibile. «I rapaci vanno toccati il meno possibile – spiega Jona – perché sulla pelle hanno un grasso che li protegge. Quello ripreso nel video è stato un momento di affetto particolare, ma la vera comunicazione tra il falconiere e il suo animale avviene con lo sguardo: con pazienza e contatto quotidiano si crea un legame inscindibile». Tanto da riuscire persino a coccolare, come un peluche, un animale particolarmente schivo quale è un rapace notturno. «Questa docilità è un imprinting che caratterizza gli animali cresciuti con l'uomo – conclude il signor Massimo –. Una caratteristica che rende possibili portarli alle manifestazioni, facendo conoscere a tante persone questi animali e l'arte, antichissima, della falconeria».
Fausta Morandi
Su internet spopola il video con le coccole
al rapace allevato dai Falconieri delle Orobie
Vive a Villa d'Adda: «È la nostra mascotte»
da L'ECO DI BERGAMO del 28.11.2011
Villa d'Adda
Datele ancora qualche giorno, e in quanto ad audience surclasserà anche Fiorello. Lui fa dodici milioni d'ascolto il lunedì? Lei, in meno di due settimane, è arrivata a sei, e pure da oltre confine. D'altra parte, che sia portata per la telecamera lo vede chiunque dia un'occhiata al minuto e 47 di video che l'ha incoronata regina di Youtube: «Molla», l'allure della star, ce l'ha eccome.
Nel caso siate ancora all'oscuro del fenomeno, trattasi di civetta di otto mesi d'età, nata in cattività in un allevamento specializzato e cresciuta a Villa d'Adda da Massimo, Franca e Martina Jona, famigliola che è il cuore del gruppo dei Falconieri delle Orobie. Di rapaci, nelle loro voliere, ne hanno una ventina, con cui, accompagnati in alcuni casi anche da altri amici e dalla figlia maggiore, Ramona, partecipano a manifestazioni, fiere e feste pure fuori provincia (ieri erano dalle parti di Alessandria). L'ultima arrivata è proprio Molla. La vip.
Il recentissimo successo planetario della piccoletta nasce quasi per caso: «Eravamo a una manifestazione a Biassono (Monza e Brianza), un paio di settimane fa – spiega Franca Gambirasio, per la quale questa passione è diventata anche un lavoro –. Un nostro amico, Giuseppe Pantano Arnone, in arte Nura-T, ha girato questo breve video dei rapaci in esposizione, cogliendo anche un momento particolarissimo in cui Martina, nostra figlia di 12 anni, coccolava Molla». Il filmato, caricato su Youtube col titolo «Lovely Owl» («adorabile civetta»), in pochi giorni è diventato un must: a ieri, lo avevano visto in quasi 6,5 milioni, con tanto di commenti in varie lingue, segno che le immagini della civetta che si lascia accarezzare soddisfatta, socchiudendo gli occhioni, hanno fatto davvero il giro del mondo. E ora la tenerissima «star» ha pure una sua pagina su Facebook.
Basta uno sguardo
«Molla è la nostra mascotte – sorride Massimo Jona –. Vive in casa con noi: da piccolissima ne ha combinate di tutti i colori, ma adesso è diventata la padrona di casa». E sembra di vedersela, zampettare qua e là per il salotto.
Ma perché il nome «Molla»? «Da piccola, per mettere bene a fuoco la visione (si tratta di un rapace notturno), si alzava e abbassava continuamente sulle zampette, in un modo curioso – spiegano i Falconieri –. Da qui, per scherzo, l'abbiamo chiamata Molla».
Oggi, Molla segue i padroni in varie manifestazioni, insieme agli altri rapaci, «tutti nati in cattività, addestrati da noi e seguiti con la massima cura», puntualizzano i Falconieri. Se già vi immaginate pure voi ad accarezzare Molla, però, sappiate che non è possibile. «I rapaci vanno toccati il meno possibile – spiega Jona – perché sulla pelle hanno un grasso che li protegge. Quello ripreso nel video è stato un momento di affetto particolare, ma la vera comunicazione tra il falconiere e il suo animale avviene con lo sguardo: con pazienza e contatto quotidiano si crea un legame inscindibile». Tanto da riuscire persino a coccolare, come un peluche, un animale particolarmente schivo quale è un rapace notturno. «Questa docilità è un imprinting che caratterizza gli animali cresciuti con l'uomo – conclude il signor Massimo –. Una caratteristica che rende possibili portarli alle manifestazioni, facendo conoscere a tante persone questi animali e l'arte, antichissima, della falconeria».
Fausta Morandi
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