Se l'ente inutile viene soppresso solo nella teoria
L'Agenzia autonoma per la gestione dei segretari comunali e provinciali (Ages) è stata soppressa nel 2010. Ma ad oggi continua a pesare sulle casse dello Stato con spese e immobili abbandonati - Emanuele Bellano
L'Agenzia autonoma per la gestione dei segretari comunali e provinciali, in sigla Ages, è un ente pubblico che, sulla carta, non esiste più da due anni. Il suo compito è gestire l'albo dei segretari comunali e provinciali, i più importanti dirigenti di comuni e province.
Nel 2010 il governo ha deciso di sopprimerlo perché considerato un ente inutile e troppo costoso. Le funzioni dell'Agenzia dovevano essere assorbite dal Ministero dell'Interno ma oggi, a due anni dal provvedimento di soppressione, il Ministero degli Interni non ha ancora preso una decisione definitiva e la cancellazione dell'Agenzia si è arenata.
Nel 2010 il governo ha deciso di sopprimerlo perché considerato un ente inutile e troppo costoso. Le funzioni dell'Agenzia dovevano essere assorbite dal Ministero dell'Interno ma oggi, a due anni dal provvedimento di soppressione, il Ministero degli Interni non ha ancora preso una decisione definitiva e la cancellazione dell'Agenzia si è arenata.
LE SPESE - La situazione è stata stigmatizzata dalla Corte dei Conti che nel febbraio 2012 scrive: «Il processo di soppressione dell'Ages, tuttora non definito, si svolge in tempi assai lunghi e con modalità complesse che sembrano sottendere difficoltà nell'adozione di decisioni definitive in ordine alle sorti dell'ente». E poco più oltre osserva che in questo modo «si sono prodotte situazioni e circostanze che mostrano gravi criticità per i profili dell'economicità e di efficienza».
Così l'ente sebbene soppresso continua a spendere. E non poco.È sempre la Corte dei Conti a quantificarne le spese. Nel 2011, a un anno dalla sua formale chiusura, l'Agenzia per la gestione dei segretari comunali e provinciali ha speso 16.300 euro per ciascun segretario, in altre parole un totale di 57 milioni 600 mila euro.
Così l'ente sebbene soppresso continua a spendere. E non poco.È sempre la Corte dei Conti a quantificarne le spese. Nel 2011, a un anno dalla sua formale chiusura, l'Agenzia per la gestione dei segretari comunali e provinciali ha speso 16.300 euro per ciascun segretario, in altre parole un totale di 57 milioni 600 mila euro.
GLI IMMOBILI - All'emorragia di spese si aggiunge un altro problema. La destinazione del notevole patrimonio immobiliare accumulato negli anni dall'ente grazie anche ai fondi di comuni e province. Solo a Roma l'Agenzia possiede 133 unità immobiliari, in centro e di grande superficie.
E poi è proprietaria di un immobile a Fara Sabina in provincia di Rieti. È stato acquistato dall'Agenzia nel 2008 al costo di 6 milioni di euro. Doveva diventare la sede della scuola dei segretari comunali. Invece è rimasto inutilizzato e in stato di abbandono. Così abbandonato che nel 2010 è stato invaso dacentinaia di giovani che vi hanno organizzato un rave-party abusivo.
E poi è proprietaria di un immobile a Fara Sabina in provincia di Rieti. È stato acquistato dall'Agenzia nel 2008 al costo di 6 milioni di euro. Doveva diventare la sede della scuola dei segretari comunali. Invece è rimasto inutilizzato e in stato di abbandono. Così abbandonato che nel 2010 è stato invaso dacentinaia di giovani che vi hanno organizzato un rave-party abusivo.
15 ottobre 2012 (modifica il 16 ottobre 2012)LA STAMPA
Considerata l'inutilita' della presenza in un comune del segretario comunale che in troppi casi e' un membro aggiunto della maggioranza, considerati gli eccessivi costi di detta figura, andrebbe eliminata non solo l'agenzia, ma anche la figura dei segretari. Ci rendiamo conto di quanti soldi ci sono costati tutti sti personaggi ( politici,amministratori,burocrati e nullafacenti) che si dedicano con tanta dedizione a dissanguarci?
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