Buongiorno | | |
Massimo Gramellini
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Da oggi ho uno slogan nel cuore che vale più di tutti gli «Yes we
can» del mondo. L’ho sentito fiorire sulle labbra di una ragazza
napoletana, prostrata dall’assurdità di una sofferenza insostenibile. Si
chiama Rosanna Ferrigno, fa la segretaria in uno studio medico e
l’altra sera ha dovuto raccogliere sotto casa il cadavere del promesso
sposo, crivellato dalla camorra con quattordici proiettili. I camorristi
hanno confuso il suo Lino, che stava andando a giocare a calcetto, con
uno di loro. La gratuità del crimine e l’estraneità della vittima hanno
scosso l’abulia di una città che da troppi secoli sopporta la malavita
organizzata come una forma endemica di malaria. Poi è arrivata Rosanna.
Non ha pianto in pubblico, non ha insultato le istituzioni, non ha
elargito finti e precoci perdoni. Ma l’amore e il dolore le hanno
dettato parole decisive: «Non bisogna avere paura dei camorristi. Sono
loro che devono avere paura di noi. Noi dobbiamo continuare a uscire per
la strada a testa alta. Sono loro che si devono nascondere. Noi siamo
di più».
Noi siamo di più. Non ci avevo mai pensato. Con tutti i nostri
difetti - perché ne abbiamo a iosa, sia chiaro - noi siamo di più. Siamo
di più dei mafiosi, dei corrotti, dei finanzieri senza scrupoli. Siamo
più numerosi di qualunque minoranza coesa che cerchi di dominarci con le
armi del potere e della paura. Averne consapevolezza, lo so bene, non
basta. Ma è la premessa per svegliarsi dall’incubo e provare a
trasformarlo in un sogno. Grazie, Rosanna, per avercelo ricordato.
Fortunatamente noi siamo molti di piu', ma non facciamo notizia e quindi non procuriamo ne' scoop, ne' audience, ergo per i media non esistiamo. I nostri diritti vengono quotidianamente calpestati e le nostre tasche sistematicamente svuotate e le nostre lamentele sempre ignorate (tranne in periodo elettorale); nonostante cio' rimaniamo sempre buoni (non coglioni), perche' a differenza di chi uccide, di chi stupra o di chi ruba, abbiamo piu' valori e forse piu' coraggio nell'affrontare la vita.
RispondiEliminaDa sempre i vessati sono molti di più dei vessatori, non è una novità. Ciò peraltro non impedisce loro di reiterare i loro delitti.
RispondiEliminaPurtroppo solo raramente l'ira degli sfruttati si abbatte sugli sfruttatori e questi ultimi lo sanno benissimo, infatti i tiranni più democratici ti rubano fino a "lasciarti vivere", anche solo "sopravvivere" e sovente ciò accontenta il mite.
Ma oggi siamo in presenza di una delinquenza dei (pre)potenti mai vista prima perché non solo hanno sottratto con ingordigia indescrivibile l'inimmaginabile a noi ma hanno fatto di peggio: Hanno rubato il futuro ai nostri figli e questo non è tollerabile.
Non meritano nulla, non hanno alcuna attenuante, vanno assolutamente eliminati! Se possibile in modo democratico come fanno le persone per bene, altrimenti....