Anticorruzione: il Pdl presenta 3
emendamenti per tutelare Berlusconi nel
processo Ruby
Le modifiche richieste prevederebbero la concussione solo nel caso in cui si ottiene una utilità patrimoniale
Silvio Berlusconi (Ansa)
Le polemiche intorno al ddl anticorruzione non finiscono mai. Ancora una volta al centro della mischia l'ex premier e leader del Pdl Silvio Berlusconi. Sono infatti in tutto tre gli emendamenti al ddl anticorruzione che potrebbero incidere sul processo Ruby in cui è coinvolto Berlusconi.
EMENDAMENTI - Sul tavolo della commissione Giustizia del Senato li hanno presentati i senatori del Pdl Montagna-Galloni. Il nodo, spiegano alcuni parlamentari, è la specificazione che il reato di concussione si determina nel momento in cui si ottiene una utilità patrimoniale, come previsto alla Camera dal deputato Paolo Francesco Sisto. Attualmente, l'articolo 317 del Codice penale prevede che, invece, sia punibile il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando delle sue qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro o altra utilità. La pena prevista è la reclusione da 4 a 12 anni.
PD - «Un nuovo emendamento del Pdl al ddl anticorruzione che farebbe saltare il processo Ruby? La risposta del governo dev'essere quella di porre sul provvedimento la questione di fiducia, insiste il Pd. Leggo - osserva la capogruppo democratica in Senato, Anna Finocchiaro - di un ulteriore emendamento al ddl anticorruzione che interverrebbe sui processi in corso sbucato tra le pieghe del fascicolo presentato dal Pdl. È evidente, a questo punto, che l'unico modo per approvare il ddl anticorruzione al Senato è di farlo nella versione uscita dalla Camera, attraverso il voto di fiducia». «»Se il governo, come io credo, vuol far approvare dal Parlamento il provvedimento contro la corruzione - aggiunge - segua questa strada. Non possiamo più perdere tempo in discussioni su emendamenti pericolosi scritti da solerti scudieri».
IDV - «Gli irriducibili del Pdl non mollano mai: l'Italia ha assoluto e urgente bisogno di una severa legge contro la corruzione, ma loro pensano solo a come salvare Berlusconi dai suoi processi» afferma invece il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario.
1 ottobre 2012 | 21:54
Altro che corruttore...
RispondiEliminaE' un vero demonio!
Ci vuole proprio una faccia come il ....., per voler proteggere nuovamente una persona tanto squallida! Con i problemi che attanagliano tutti gli Italiani, questi idioti e ladroni, pensano a difendere un indifendibile agli occhi di tutti. Nessuno pensa che sono stati eletti per governare l'Italia e non per fare i tirapiedi ad un puttaniere.
RispondiElimina